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    Cosa mettere nel carrello della spesa al tempo del #coronavirus

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    ?Nutrirsi bene per dare vita agli anni e non solo anni alla vita?.
    I consigli per fare una spesa corretta, possibilmente una volta alla settimana, in rispetto delle direttive anti-covid19

    Tempo di Lettura : 2 minuti
    In questo periodo di emergenza sanitaria, la spesa al supermercato rientra tra i motivi consentiti dai decreti governativi per uscire di casa.
    Tutte le strutture alimentari stanno soffrendo di sovraffollamento e insufficienza di risorse, in questo stato di cose, diventa fondamentale sapersi muovere tra gli scaffali del supermercato, per cercare di comprare le cose giuste e soprattutto quelle tipologie di alimenti che ci possano aiutare a mantenere un equilibrio fisico in un periodo in cui tenersi in forma è molto complicato. Inoltre è importante cercare di comprare quei prodotti che vadano a rafforzare il nostro sistema immunitario, con l?obiettivo di renderlo più resistente agli attacchi provenienti da patogeni esterni.
    Sulla base di recenti evidenze scientifiche, il suggerimento che ci sentiamo di dare in questo articolo è quello di calibrare la propria spesa su tutta la gamma di alimenti che contengono Vitamina D. Gli studi hanno evidenziato come, bassi livelli di Vitamina D favoriscano i processi infiammatori e predispongano maggiormente ad infezioni respiratorie delle basse vie aeree ed in particolare a forme di polmoniti; al contrario adeguati livelli di Vitamina D proteggono da infezioni alle vie respiratorie.
    Quando parliamo di Vitamina D, tutti la associamo alla mineralizzazione delle ossa. Tuttavia, la Vitamina D esplica altre funzioni altrettanto importanti per l?organismo, essendo alla base di funzioni biochimiche, che regolano in modo simile a un ormone, vari organi e sistemi. Infatti oggi conosciamo l?azione che ha come cardioprotettore, di modulazione del metabolismo glucidico, come neuroprotettore e come regolatore dei processi dell?infiammazione e del sistema immunitario.

    Il fabbisogno di Vitamina D è da zero (grazie all?esposizione al Sole) a 15 ng al giorno. Ovviamente è maggiore in caso di gravidanza e intensa attività sportiva
    Questa vitamina ha la caratteristica di essere liposolubile, oltre alla sua presenza negli alimenti, il nostro corpo è in grado di produrla in determinate condizioni.
    In realtà, non è presente un?unica molecola, ma se ne trovano forme diverse. In particolare, quelle di valore metabolico sono due:

    1. l?ergocalciferolo (D2) prodotta da alcuni lieviti e piante;
    2. il colecalciferolo (D3) di origine animale.
      Purtroppo, la vitamina D2 è velocemente degradata dal fegato, dunque la più importante è la Vitamina D3.
      Sebbene con il temine di vitamina si intenda ?una sostanza necessaria che il nostro organismo non è in grado di produrre?, la Vitamina D può essere prodotta dalla pelle grazie all?esposizione al Sole (raggi UvB) da cui ricaviamo circa l?80% del fabbisogno. Tuttavia è bene tener presente che la produzione della vitamina diminuisce con l?invecchiamento ciò è dovuto ad una ridotta disponibilità della provitamina D3 che è fisiologicamente inferiore rispetto ai giovani; la restante quota, circa il 20%, può essere assunta direttamente dagli alimenti.
      In una condizione di ridotta esposizione al sole, in una fase di quarantena che stiamo vivendo in questi giorni, gli alimenti rappresentano per noi la principale fonte, un partner essenziale al fine di garantire la quantità adeguata giornaliera di questa importantissima vitamina.
      Dopo questa illustrazione relativa all?importanza della Vitamina D, i principali cibi che consigliamo di mettere nel carrello, in periodo di CoronaVirus, sono essenzialmente cibi di origine animale, tendenzialmente ricchi di lipidi, come, pesci grassi dei mari del Nord (pesce azzurro: salmone, aringhe, sgombro, tonno, sardine, ecc.), ma anche pesce spada, cernia, molluschi, bottarga e caviale, meglio se provenienti da pescato libero.
      Un ulteriore ottimo integratore alimentare di Vitamina D3 è l?olio di fegato di merluzzo. Quantità minori di Vitamina D3 sono contenute nelle frattaglie (soprattutto fegato manzo o maiale),nelle uova (tuorlo), nei formaggi, nel latte e nei suoi derivati (in particolare nel burro e nello yogurt).
      Nel mondo vegetale, invece, la Vitamina D scarseggia ed è sempre presente nella forma D2. L?unica fonte vegetale apprezzabile di Vitamina D è rappresentata da alcuni funghi coltivati in condizioni controllate sotto irraggiamento UvB, in particolare porcini, ma anche spugnole, ovuli, finferli e chiodini; nei prataioli il contenuto di Vitamina D è minore, in alter tipologie addirittura nullo.
      Altre fonti sono: la frutta secca (mandorle, noci etc.),fagioli e le verdure a foglia verde (spinaci, bietola, cicoria, cavolo nero etc.).
      Infine è molto importante anche il modo in cui i cibi vengono cotti, infatti la Vitamina D è molto sensibile alla luce e al calore; è importante quindi conservare bene gli alimenti, consumare, se possibile, alimenti freschi e quando si va ai fornelli, usare metodi di cottura delicati.
      Per maggiori informazioni in merito alla Vitamina D vi invitiamo a visitare il BLOG all?interno del sito : www.arnutrisano.it oppure ad entrare direttamente in contatto con noi ai riferimenti qui sotto.

    NUTRISANO - www.arnutrisano.it
    Dott.ssa Alessandra Romagnoli
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    Dott. Giovanni Salvatori
    [email][email protected][/email] Skype: Giovanni Salvatori

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