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Psicologa Cuneo, Dottoressa Silvia Parisi: Quando lo shopping diventa un'ossessione
La Dottoressa Silvia Parisi, psicologa a cuneo, ci parla di quando lo shopping diventa un'ossessione.
Cogito ergo sum”, penso quindi sono, affermava Cartesio.
A distanza di pochi secoli il leitmotiv della nostra società stravolge il pensiero cartesiano adattandolo alle moderne esigenze: “Compro, quindi sono”.
Spendere, consumare, usare, gettare per poter nuovamente comprare in una spirale infinita.
Stiamo parlando dello shopping compulsivo, ben descritto nel celebre romanzo di Sophie Kinsella che racconta le vicende di Rebecca Bloomwood, una briosa giornalista alle prese con il conto in rosso e un fidanzato ignaro dei suoi innumerevoli acquisti.
Quando le piccole manie si trasformano in dipendenze?
Se è vero che nella società dei consumi il richiamo verso gli acquisti e il bisogno di possedere l’ultima borsa alla moda, il cappotto firmato, l’orologio griffato o un’intera libreria colma di manuali che poi non vengono letti è alquanto diffuso, è anche vero che talvolta lo shopping può degenerare trasformandosi in una vera e propria ossessione.
Ecco allora che la gonna all’ultimo grido o gli attrezzi da palestra diventano un palliativo, una felicità destinata a durare solo per qualche minuto, il tempo di strisciare il bancomat e rendersi conto che i sacchetti sono pieni, ma il cuore è ancora vuoto.
Comprendere che si ha un problema non è mai facile, a nessun livello, e lo è ancor meno nel caso della dipendenza da acquisto compulsivo.
Rendersi conto che è arrivato il momento di chiedere aiuto e imparare ad amare se stessi prima delle vetrine colme dei negozi è il primo passo.Articolo scritto da : Psicologa Cuneo, Dottoressa Silvia Parisi.