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    Mandato Sindacale

    Buongiorno,

    ad aprile 2016 ho firmato con diversi colleghi un mandato sindacale per poter intraprendere diverse azioni legali verso l'azienda di cui ero dipendente. Le azioni legali richieste al sindacato, e non riportate ne nel mandato firmato (mandato generico che riguarda esclusivamente un reciproco rapporto economico) ne in nessun altro documento, riguardavano una richiesta di vertenza per il livello con rimborso del regresso se riconosciuto e buoni pasto non retribuiti dalla società da oltre un anno. Ad agosto del 2016 attraverso una procedura di mobilità richiesta a Febbraio 2016 la società ha licenziato il 90% del personale. Nel trimestre successivo abbiamo sollecitato l'organizzazione sindacale ad agire con le vertenze richieste, mai partite. Abbiamo inoltre chiesto di poter intervenire anche per le 5 mensilità non retribuite dalla società, il TFR e le relative spettanze e di stabilire una percentuale per quello che riguarda il rapporto economico per le ingiunzioni di pagamento in quanto non è mai stata stabilita e, nel mandato viene soltanto riportato che : ?Il limite massimo del contributo dovuto alla organizzazione sindacale non potrà essere superiore al 10% degli importi recuperati?, tutto ciò è avvenuto verbalmente attraverso riunioni sindacali. La società nel frattempo era aperta con il 10% dei dipendenti e diverse attività che generavano alti profitti. A novembre del 2017 veniamo a conoscenza che la società stava dichiarando fallimento grazie ad un intervento legale di un nostro collega che tramite un avvocato privato ha presentato una vertenza alla società per i punti sopraelencati e relativa richiesta delle spettanze del TFR. Sollecitando il sindacato siamo stati poi invitati a presentare i soldi per le marche da bollo per poter procedere con le ingiunzioni di pagamento dei relativi TFR, e a Gennaio 2018, successivamente alla data di udienza dove la società è stata dichiarata dal giudice in procedimento fallimentare, siamo stati convocati dagli avvocati solo per firmare una procura generica per l'ingiunzione del TFR. Da allora non abbiamo più avuto nessun tipo di assistenza dal sindacato e dai vari studi legali associati, nonostante gli innumerevoli solleciti per discutere in merito ad un eventuale richiesta di percentuale per le ingiunzioni e per avere informazioni in merito all?evolversi dell?ingiunzione in corso. A Maggio 2018 siamo riusciti ad avere la procura fallimentare della società dal curatore fallimentare per conto nostro e abbiamo fatto richiesta alle varie INPS per accedere al fondo di tesoreria, ovviamente abbiamo prima scritto ai vari studi legali ma non abbiamo avuto nessuna risposta/assistenza. Ad oggi la società è stata dichiarata fallita e i colleghi che hanno presentato le varie richieste di ingiunzione tramite studi legali privati sono entrati in possesso anche dell'importo rimanente del TFR tramite il fondo di garanzia e le tre mensilità riconosciute dall'INPS. Dopo innumerevoli chiamate fatte ai vari studi legali e al sindacato e ci è stato chiesto di procedere con il pagamento del 10% dell'importo recuperato con il fondo di tesoreria altrimenti non ci rilasciano i certificati per procedere con la richiesta del fondo di garanzia, abbiamo fatto presente agli studi legali che la percentuale sul dovuto delle ingiunzioni del TFR non è mai stata stabilita e che è da oltre un anno che abbiamo innumerevoli volte sollecitato il sindacato per determinare la percentuale e che ci hanno comunicato che in corso una ?trattativa? per stabilire il dovuto.
    La mia richiesta è la seguente; nel mandato firmato ad Aprile 2016 viene riportata soltanto la seguente dicitura :"Il limite massimo del contributo dovuto all'organizzazione sindacale non potrà essere superiore al 10% degli importi netti recuperati. Tale contributo verrà versato indipendentemente dalle modalità legali con le quali il predetto importo venga recuperato, in seguito ad un intervento sindacale, sia per via giudiziaria sia per accordo raggiunto dal sottoscritto?.
    E? lecito che la richiesta del dovuto deve essere automaticamente del 10% ossia il limite massimo? Ed è possibile che questa richiesta venga fatta sulle basi di un mandato firmato precedentemente al licenziamento dove le richieste erano altre?
    La percentuale richiesta dagli studi e non dall'ufficio vertenze del sindacalo, a cui abbiamo dato il mandato, è quindi del 10% da dividere a metà tra il sindacato e lo studio legale, nel mandato viene riportato che "il lavoratore non deve sostenere spese legali di parte sindacale salvo esito negativo determinato dal comportamento scorretto tenuto durante la causa dal lavoratore", possono quindi chiedere un 5% da dare al sindacato oltre il tesseramento? Il fondo di tesoriera e il fondo di garanzia INPS sono fondi di tutela per il lavoratore, è giusto quindi chiedere una percentuale sul TFR facendola passare come importi recuperati o forse possiamo definire recuperato solo le tre mensilità e no un fondo versato? Unico riferimento alle ingiunzioni di pagamento nel mandato è il seguente : ?Nel caso di procedura legale finalizzata al recupero del del credito del lavoratore iscritto, anche in caso di subentro di procedura consorsuale, che non vada a buon fine, saranno richieste le spese vive sostenute dal legale del sindacato?, è possibile dedurre quindi le ingiunzioni vengono pagate esclusivamente se hanno esito negativo? Ultimo argomento riguarda un punto presente nel mandato, "In caso di azioni aventi valore di principio, gli eventuali costi sono a carico della struttura sindacale", il TFR viene definito come un valore di principio del lavoratore?
    Il supporto richiesto, anche se riportato in modo non molto chiaro, è dovuto a una richiesta di importo a mio parare esagerata (viene richiesto un importo superiore ai 2000 euro per un ingiunzione, altre strutture sindacali hanno chiesto soltanto 123 euro).

    Resto in attesa in un vostro riscontro/parere in merito e Vi ringrazio per la disponibilità.