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    Mancato saldo di debito da prestito personale di danaro

    A tutti gli utenti e i moderatori, salve.

    Mi chiamo Yuri e vivo a Roma. La chiusura dell'anno 2016 è stata, per me, un inferno a tutti gli effetti!
    In quel periodo, ero a stretto contatto con una mia amica statunitense, di cui non menzionerò né nome e cognome, né esatta provenienza per privacy.
    La ragazza ha studiato Architettura a Roma, presso la American University of Rome. Abitava presso un appartamento universitario, sito nei pressi dell'Ateneo.
    Dopo essersi laureata nel 2015, è stata sfrattata «per questioni razziali e per il fatto che fosse nera».
    Fortunatamente, grazie a qualche sua amica, è riuscita a trovare dove stare temporaneamente (arrancando persino, per qualche giorno, in mezzo alla strada).
    Tagliando breve e arrivando direttamente a novembre 2016, dopo aver ottenuto la laurea l'ho invitata alle mie celebrazioni di questa, per poi arrivare a farla alloggiare da me. Questa soluzione derivava da una comune decisione della moglie di mio padre (proprietaria della casa) e me, perché la mia amica era stata nuovamente sfrattata «perché la padrona non ne ha voluto sapere di avere un posticipo sul pagamento dell'affitto».
    Durante il periodo dell'alloggio presso di me e la moglie di mio padre, ho provveduto personalmente alle spese, prestandole del denaro e accumulando più di 300 euro per il suo sostentamento. L'ho tranquillizzata, dicendole che una volta che avesse trovato lavoro - era disoccupata in quel periodo ed ogni giorno diceva che «ricercava, trovava ma riceveva solo dei "forse" o "le faremo sapere"».
    Così, ha alloggiato in casa per quasi un mese, fino al giorno 15 dicembre 2016, data in cui si è deciso di invitarla a cercarsi un'altra location, per ragioni personali della moglie di mio padre.
    Così, ha preso alloggio ad un hotel vicino la Stazione Termini, ultima tappa prima di partire per la Germania il giorno 22 dicembre 2017.
    Prima di partire, mi aveva chiesto di recuperare le sue valige (chiuse in un armadio di un altro appartamento dal quale è stata sfrattata «per ragioni razziali», per dividere le cose da portarsi da quelle da affidarmi. Ha pensato, così, di lasciarmi tutti i suoi effetti personali (es. attestato di laurea, copie di scontrini fiscali, documenti degli Stati Uniti, ecc...) affinché non li perdesse durante il viaggio. Ecco che dai miei risparmi vedo andarsene via più di 200 euro, compresi fra taxi e prenotazione dell'albergo in Germania attraverso il software Booking. Così, lei è partita per la Germania ed io avevo conservato (e tuttora conservo) i restanti bagagli pieni di effetti personali al sicuro, nell'appartamento di mio nonno (ovviamente, a sua insaputa. Non volevo metterlo in mezzo a tutto questo "traffico").
    Durante il suo periodo in Germania, mi raccontava di aver trovato lavori temporanei generici, assicurandomi che mi avrebbe restituito tutto il danaro e che mi avrebbe fatto anche un regalo. Tuttavia, tutte le volte che mi diceva di apprestarsi a pagare, qualcosa di improvviso accadeva. «Complicazioni» di varia natura, a detta della mia amica.
    Insomma, è andata avanti così per la bellezza di quasi sette mesi a partire dal 1 gennaio 2017, considerando che per quattro-cinque mesi era completamente sparita, senza darmi spiegazioni sul perché.
    Il 22 giugno 2017, mio nonno ha trovato le valige e, dopo avermi chiesto e avergli dato spiegazioni, si voleva assicurare che quelle valige fossero sbarazzate al più presto. Al che, ho avvertito la mia amica, scusandomi per la complicazione. Le sue risposte erano così aggressive, piene di rabbia e di paura al punto di aver portato anche me ad arrabbiarmi.
    In quel momento, io le avevo fatto il terzo grado. Le avevo chiesto la somma prestata durante il suo sostentamento indietro, che avrebbe potuto darmi benissimo in qualche modo perché ero sempre sicuro che avesse avuto modo, poiché sapevo che lavorasse e che avesse messo da parte qualche risparmio.
    Inoltre, le avevo fatto presente che fosse sparita, dandomi l'idea che se ne stesse approfittando della sua permanenza all'estero per rifarsi una vita e dimenticandosi per sempre dei suoi debiti.
    La conversazione ha degenerato in pseudo-ricatti da parte mia, dove le dicevo che, finché non mi avrebbe restituito il danaro, non avrei fatto in modo che riavesse i suoi effetti personali. Lei mi aveva minacciato che avrebbe chiamato i Carabinieri o la polizia, ma io avevo comunque premuto sullo "pseudo-ricatto", fino ad arrivare ad un accordo, da lei fissato, che non avrebbe chiamato nessuno e che mi avrebbe restituito il danaro non appena sarebbe venuta a Roma nel luglio 2017 (come mi aveva annunciato), a conclusione della trattativa.
    Luglio era giunto e lei mi aveva dato buca. Si era giustificata dicendo che «fosse stata derubata», sicché io (anche per venirle incontro) le avevo detto di volere indietro non più 500 euro, ma solo 300 euro di questi (anche rateizzati).
    Lei diceva di volermi pagare un fondo di deposito per i suoi effetti personali, ma io ho rifiutato perché pensavo fosse una sua "trovata" per procrastinare il pagamento (se non per declinarlo). Avevo, così, inciso sulla forma di pagamento, suggerendo il bonifico bancario.
    Nel frattempo, una mia amica mi riferisce che lei si trova (ancora oggi) negli Stati Uniti e che ha subito un lutto in famiglia. Ovviamente, questo lei non me l'aveva riferito.
    Lei mi aveva chiesto i dettagli, da affidare al suo avvocato per il pagamento, ma non avevo ben capito le sue intenzioni. Così, ho dato i dettagli del conto Postepay, piuttosto che il conto corrente bancario.
    Attualmente, siamo rimasti con questi accordi ed io aspetto sue notizie.
    Per concludere questa "bellissima storia", lei durante la sua ipotetica permanenza negli Stati Uniti non ha perso tempo a diffamarmi sui social, dandomi del criminale, raccontando cose false e modificate a favore suo.

    Gentili utenti, come potete leggere la situazione è più che complicata e contorta! Come dovrei comportarmi dinanzi tutto questo? Dovrei agire legalmente o, semplicemente, ridarle i suoi effetti personali rimettendoci altri soldi, noncurante del suo debito verso di me?