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    lettera di richiamo oggetto contestazione di infrazione

    Buongiorno, il mio datore di lavoro in seguito ad una visita in negozio, scopre che nel registratore di cassa c'è un foglietto con scritto che io devo rimaste 7?. Quindi avevo preso dei soldi lasciando in cambio un bigliettino. Il motivo era dato da un ammasso per errato resto della Sera precedente. Prima di rimetterli volevo fare delle verifiche rimandando il tutto al giorno dopo. Il giorno seguente, un incaricata aziendale ci fa visita e viene a conoscenza dell'ammanco. Io rispondo che era stata un urgenza, avevo fame... non avevo contanti (solo bancomat) e mi stavo sentendo male. Spesso mi capita di avere giramenti di testa soprattutto a fine turno serale delle 21.30 per fame. Ho pensato che fosse una scusa migliore invece di raccontare come realmente erano andate le cose. E cioè un errore nel dare il resto. Ora mi accusano di aver violato l'articolo 225 del CNR terziario. Vi prego aiutatemi. Non so rispondere alla lettera. Vi ringrazio C.


  • Non penso che tu rischi molto ... presumibilmente una piccola multa ed un richiamo scritto.
    **Sezione IV (Disciplina del rapporto di lavoro), Titolo V (Svolgimento del rapporto di lavoro), Capo XXI (Doveri del personale e norme disciplinari): Provvedimenti disciplinari

    **La inosservanza dei doveri da parte del personale dipendente comporta i seguenti provvedimenti, che saranno presi dal datore di lavoro in relazione alla entità delle mancanze e alle circostanze che le accompagnano:

    1. biasimo inflitto verbalmente per le mancanze lievi;
    2. biasimo inflitto per iscritto nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1);
    3. multa in misura non eccedente l'importo di 4 ore della normale retribuzione di cui all'art. 193;
    4. sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di giorni 10;
    5. licenziamento disciplinare senza preavviso e con le altre conseguenze di ragione e di legge.

    Il provvedimento della multa si applica nei confronti del lavoratore che:

    • ritardi nell'inizio del lavoro senza giustificazione, per un importo pari all'ammontare della trattenuta;
    • esegua con negligenza il lavoro affidatogli;
    • si assenti dal lavoro fino a tre giorni nell'anno solare senza comprovata giustificazione;
    • non dia immediata notizia all'azienda di ogni mutamento della propria dimora, sia durante il servizio che durante i congedi.

    Il provvedimento della sospensione dalla retribuzione e dal servizio si applica nei confronti del lavoratore che:

    • arrechi danno alle cose ricevute in dotazione ed uso, con dimostrata responsabilità;
    • si presenti in servizio in stato di manifesta ubriachezza;
    • commetta recidiva, oltre la terza volta nell'anno solare, in qualunque delle mancanze che prevedono la multa, salvo il caso dell'assenza ingiustificata.

    Salva ogni altra azione legale, il provvedimento di cui al punto 5) (licenziamento disciplinare) si applica esclusivamente per le seguenti mancanze:

    • assenza ingiustificata oltre tre giorni nell'anno solare;
    • recidiva nei ritardi ingiustificati oltre la quinta volta nell'anno solare, dopo formale diffida per iscritto;
    • grave violazione degli obblighi di cui all'art. 220, 1° e 2° comma;
    • infrazione alle norme di legge circa la sicurezza per la lavorazione, deposito, vendita e trasporto;
    • l'abuso di fiducia, la concorrenza, la violazione del segreto d'ufficio; l'esecuzione, in concorrenza con l'attività dell'azienda, di lavoro per conto proprio o di terzi, fuori dell'orario di lavoro;
    • la recidiva, oltre la terza volta nell'anno solare in qualunque delle mancanze che prevedono la sospensione, fatto salvo quanto previsto per la recidiva nei ritardi.

  • User Attivo

    dice bene Criceto, in più consiglierei di rispondere nei termini di legge alla contestazione spiegando l'accaduto ( art. 7 L. 300/70).
    Poi un domani in caso di sanzione irrogata ingiustamente si potrà fare ricorso alla D.T.L.