• User Newbie

    Richiesta rimborso dopo rottura relazione

    Ciao a tutti, e grazie per aver aperto il mio messaggio.
    Ho avuto una lunga relazione col mio ex, più di 10 anni. Abbiamo convissuto sin da quando eravamo studenti, essendo entrambi lontani da casa. Per 5 anni abbiamo condiviso una casa in affitto e i nostri genitori si dividevano le spese, poi ci siamo trasferiti in una nuova casa. Io lavoravo di già e pur non avendo un gran reddito ho potuto avere l'intestazione del contratto. I genitori di lui mi mandavano dei soldi mensilmente per coprire la sua metà dell'affitto. Era il 2007. Dopo pochi mesi, lui ha avuto la possibilità di uno stage in Germania e è partito. L'accordo era che avrebbe continuato a versare la metà dell'affitto in quanto c'era una stanza piena della sua roba e io non avrei potuto subaffittare o prendere una nuova casa, essendo vincolata da un contratto. Inoltre non sapeva quanto sarebbe stato via, si parlava solo di pochi mesi, al massimo un anno. La relazione comunque continuava. Nel 2008, grazie anche a una donazione fattami da mio padre per pagare il notaio e altre spese, ho avuto la possibilità di fare un mutuo e acquistarla. Il mutuo è superiore all'affitto che si versava. Lui non era d'accordo o contrario, semplicemente poco interessato perché si stava lanciando nella sua carriera in Germania, decise comunque di continuare a versarmi quella stessa cifra (meno di metà del mutuo, nessun contributo spese bollette o altro, diciamo che era per tenere il posto visto che tutte le sue cose erano in quella casa e che quando tornava in Italia, anche per mesi, stavamo in quella casa). La sua carriera all'estero continuava, le possibilità di rientrare diminuivano di mese in mese, e da un giorno all'altro i suoi genitori hanno smesso di mandarmi l'aiuto, senza preavviso e lui si arrabbiò molto per la situazione che s'era creata. Io non ho voluto storie o guerre, per me andava bene così. Era l'inizio del 2010. Ho chiesto aiuto ai miei e sono comunque riuscita a sopravvivere, restando in casa sola e tenendo tutte le sue cose (un camioncino intero!) in casa. Nel 2012 la relazione s'è interrotta bruscamente (da parte mia, non reggevo più una relazione a distanza in cui io ero l'ospite tra i suoi amici e le sue amiche nonché l'ultima ruota del carro), ho continuato a tenere le sue cose (diciamo nostre, erano quasi tutte cose comuni), in casa ancora per circa un anno per poi trasferirle a casa dei miei nonni (causa mio trasloco, e ben impacchettate e catalogate) per farle restituire. La restituzione è avvenuta circa un anno fa (dietro sua richiesta, prima non aveva spazio per riprenderle) e mi ha ringraziato in quanto ho messo dentro delle cose che pensava non avrei dato, nonché alcune cose mie (che mi ricordavano lui, per cui sapendo che ci teneva ho preferito disfarmene e darle a lui). Poche settimane dopo mi ha iniziato a chiedere di alcune cose mancanti (prive di valore tipo una scatola di scarpe, un bicchiere di vetro della nutella) e ho ammesso che qualcosa in effetti poteva essere rimasto in giro e avrei restituito il prima possibile, nel giro di qualche mese. Ammetto di non averlo ancora fatto, non per mancanza di voglia ma di possibilità. Comunque adesso mi ha fatto recapitare una lettera di un avvocato che chiede tassativamente entro 15 giorni un elenco di cose (alcune delle quali non sono in mio possesso, probabilmente andate perdute nel trasloco precedente) e la restituzione di una grossa somma di denaro legata alla casa che ho venduto e da cui secondo lui avrei dunque tratto profitto. Dalla vendita della casa ho avuto perdita, non guadagno (crisi) e comunque da nessuna parte si è mai convenuto che la somma che mi veniva versata (fino a inizio 2010) fosse un "contributo per l'acquisto".
    Scusate la lunghezza, ma non so che fare. Vorrei evitare una citazione per degli oggetti non in mio possesso e non credo sia giusto chiedermi dei soldi per delle spese che ho affrontato da sola e molto tempo fa di comune accordo. Inutile dire che nel rogito, così come nel documento di affitto e tutti gli altri, sono sempre e solo risultata io.
    Come dovrei comportarmi, secondo voi?
    Grazie!


  • Moderatore

    Ciao Laurettapollini,
    Il fatto che il tuo ex abbia continuato a pagare la sua parte di canone della locazione a te non implica che debba essere restituito alcunchè in considerazione del fatto che ha continuato ad avere il godimento della parte di immobile sublocata da te prima, e successivamente da te locata essendone diventata proprietaria. Consiglio di farti assistere da un legale al fine di prevenire l'insorgere di una controversia giudiziale.


  • User Newbie

    Grazie mille! Mi sento rincuorata, immaginavo non potesse chiedermi nulla. Ma davvero un avvocato sarebbe capace di intentare una controversia per una cosa così palesemente fuori di testa? Comunque sia sublocazione (prima) e locazione (poi) non sono ovviamente mai state regolate da un vero e proprio contratto.
    Spero che la faccenda si sgonfi senza problemi. Non voglio questioni o problemi, voglio solo che lui viva sereno la sua vita come io sto vivendo, finalmente, la mia.