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							Help! Avvocato! Contratto di locazione canone concordatoBuongiorno, scrivo per avere una informazione. Nell'anno 2014 ho 
 stipulato un contratto di locazione agevolato 3+2 per una porzione di
 appartamento. Si trattava di un appartamento che condividevo con altre
 ragazze. Io pagavo ? 500 per una camera matrimoniale uso bagno cucina
 ecc...il padrone mi fece questo contratto agevolato facendomi però
 pagare ? 500 perchè a suo dire la porzione di appartamento che usavo
 "valeva tanto". all'epoca non sapevo che per i contratti di locazione
 agevolata ( a canone concordato) i proprietari si dovevano attenere a
 certi parametri variabili da città a città, da zona della città e
 superficie di godimento dell'appartamento. Mi fu fatto presente questo
 particolare dal sindacato degli inquilini dal quale mi recai per avere
 un conteggio corretto della mensilità che teoricamente avrei dovuto
 corrispondere. Ne emerse che era nettamente inferiore a quanto in realtà
 io pagavo. Dal momento in cui la soluzione abitativa non era più
 soddisfacente decisi di dare disdetta del contratto di locazione facendo
 presente al proprietario che me ne sarei andata di li a 30 giorni con
 regolare raccomandata con ricevuta di ritorno, e che non avrei rivoluto
 indietro la mensilità di caparra versata a inizio contratto anche se io
 nei mesi avevo pagato molto di più rispetto a quanto in realtà avrei
 dovuto per il mio contratto di locazione agevolato. In pratica mi fu
 detto dal sindacato inquilini che per avere quella cifra lui avrebbe
 dovuto sottoscrivere un contratto di locazione libero 4+4 ma non con
 canone concordato. Aggiungo che il contratto diceva che la disdetta era
 possibile solo dopo un anno di locazione e prima solo per gravi motivi.
 nella lettera di recesso io recedevo prima dell'anno adducendo come
 motivazione il fatto che mi era stato fatto un contratto concordato
 facendomi però pagare di più. lasciato l'appartamento in buono stato,
 consegnate le chiavi il proprietario si rivolge a un avvocato e mi
 richiede 4000 euro di cui un anno di locazione perchè ho presentato
 recesso prima dell'anno anche se per gravi motivi, adducendo la
 motivazione che la cifra richiesta era corretta nonostante non lo fosse,
 presentandomi il conto della imbiancatura della stanza in cui avevo
 dormito nonostante prima del mio arrivo non fosse stata imbiancata. Io
 la avevo lasciata esattamente nello stato in cui l'avevo trovata. Ora il
 proprietario mi richiede tale cifra, ha presentato un decreto ingiuntivo
 del quale io non ho ricevuto comunicazione alcuna ma sono venuta a
 conoscenza solo accendendo al cassetto fiscale dell'agenzia delle
 entrate. sempre sullo stesso sito risulta che la disdetta della
 locazione è stata presentata un anno dopo a quando io ho fatto
 recapitare la raccomandata di recesso. a questo punto non so come
 muovermi. a chi mi rivolgo? sono costretta a pagare nonostante abbia dato disdetta, lasciato l'appartamento e mi sia ritrovata a pagare il doppio di quanto mi era dovuto?
 
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Ciao satoshitomi, 
 Il recensso appare ingiustificato, non potendosi considerare grave motivo la circostanza che il canone pattuito fosse eccessivo. Per quanto attiene alla ricezione della raccomandata, per comunicare il recesso di solito ci si avvale della ricevuta di ritorno. Forse la somma di 4000 euro a titolo di risarcimento appare eccessiva ma è una questione di merito; per fare opposizione al decreto ingiuntivo è necessario coinvolgere un avvocato, ma il modo migliore di regolarsi in una circostanza come questa è senza dubbio quella di addivenire ad una transazione con la controparte.
 
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							@xpx said: Ciao satoshitomi, 
 Il recensso appare ingiustificato, non potendosi considerare grave motivo la circostanza che il canone pattuito fosse eccessivo. Per quanto attiene alla ricezione della raccomandata, per comunicare il recesso di solito ci si avvale della ricevuta di ritorno. Forse la somma di 4000 euro a titolo di risarcimento appare eccessiva ma è una questione di merito; per fare opposizione al decreto ingiuntivo è necessario coinvolgere un avvocato, ma il modo migliore di regolarsi in una circostanza come questa è senza dubbio quella di addivenire ad una transazione con la controparte. ringraziandola per la risposta le chiedo: se gli accordi territoriali prevedono dei parametri di riferimento per il calcolo del canone di locazione dei contratti concordati ha ragione di esistere la cifra forfettaria richiesta mi dal proprietario? Ci sono modi per appellarsi?ovviamente ho la ricevuta di ritorno della raccomandata quindi ho la prova di aver mandato disdetta in quella data e il verbale di riconsegna delle chiavi. Posso dimostrare di aver dato recesso prima della data comunicata dal locatore alla agenzia delle entrate?mi consiglia di trovare un accordo con l'avvocato della controparte stabilendo una cifra ?
 
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Sulla base degli elementi forniti posso ritenere sia più sensato trovare un accordo con l'avvocato della controparte.