• User Newbie

    Denuncia per appropriazione indebita

    Buonasera a tutti,

    ho scoperto che la mia convivente, nel 2008, ha prelevato oltre 40 mila euro dal mio conto corrente bancario, senza dirmi nulla.
    Non me ne ero mai accorto perchè, purtroppo, non sono solito controllare il mio conto, il quale è cointestato anche alla mia convivente.
    Sebbene il conto sia cointestato non v'è dubbio che la provenienza dei fondi sia frutto del mio lavoro.
    A riprova del fatto posso rimostrare che la mia convivente non ha mai operato alcun versamento su tale conto.

    Ho scoperto il fatto circa un mese fa, quando ci siamo lasciati e ho deciso di chiudere detto conto (a firme disgiunte) per aprirne uno nuovo ad esclusivo mio nome sul quale ho trasferito tutta la liquidità.

    Vorrei provare a risolvere bonariamente la controversia (che mi lascia basito, attesa la fiducia che riponevo in lei) per riavere il maltolto, promettendo in cambio di non procedere a sporgere formale denuncia/querela presso l'autorità competente.

    Volevo però capire quanto questa mia promessa potesse avere efficacia, non essendo un esperto in diritto.
    In particolare sono perplesso da queste domande:

    1. Il reato è estinto o prescritto e quindi la mia denuncia non sarebbe fattibile?
    2. Quanto tempo ho ancora per concludere la trattativa prima che intervenga l'impossibilità a sporgere denuncia? (ho letto tre mesi, ma non ne sono sicuro)
    3. Qualora lei concordi a restituirmi il maltolto, quale atto formale di accordo sarebbe opportuno stipulare per evitare problemi futuri?

    Spero di non essere stato pedante e ringrazio con franco anticipo.

    Giovanni


  • User Newbie

    Idee?


  • Moderatore

    Ciao Spadaflex e benvenuto nel Forum,
    Se il conto era cointestato è davvero difficile poter pensare a una rilevanza penale di quanto da te riportato. Mi focalizzerei su di un'azione civile per far valere il tuo credito, ma l'onere probatorio da assolvere sarà quello relativo alla tua esclusiva titolarità delle somme depositate sul conto.


  • User Newbie

    Grazie xpx, per il benvenuto e per la risposta nel merito alla mia richiesta.

    Ho capito il tuo punto di vista e quindi credo che mi concentrerò, a questo punto, sulla azione civile.
    Posso chiederle informalmente di restituirmi il "malloppo" e minacciarla di procedere con l'azione civile, qualora non sia disposta a restituirmi l'indebito prelevato oppure commetto io qualche tipo di irregolarità?
    Purtroppo non sono molto esperto di legge, quindi prima di muovermi vorrei ponderare bene la cosa.
    Se possibile (lo ammetto, per risparmiare qualche denaro) vorrei evitare di rivolgermi subito ad un legale, nel tentativo di farla ragionare.

    Una pura curiosità, a questo punto, però mi è sorta.
    Qualora fosse ravvisabile una azione penale, che abbiamo visto comunque non essere possibile, la prescrizione del reato decorre da quando è stato commesso il fatto (quindi, in questo caso nel 2008) oppure da quando mi sono accorto dell'indebito prelievo (quindi un mese fa)?
    Credo che nel primo caso il reato (che non c'è :1: sarebbe prescritto, nel secondo no.

    Grazie molte
    Giovanni


  • Moderatore

    Il termine decorrerebbe dal giorno della commissione (158c.p.). Chiedere la restituzione delle somme indebitamente prelevate prima di adire il giudizio è legittimo.


  • User Newbie

    Grazie per l'aiuto!