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Autoproduzione di fumetti: come gestirsi?
Buongiorno, vi spiego il mio problema cercando di essere più chiara possibile (la faccenda è un po' complicata):
Allora, io e il mio compagno vorremmo aprire una ditta individuale a mio nome e registrarla come casa editrice (codice ateco "edizione di libri" 58.11.00), questo perché stiamo sviluppando insieme un fumetto (lui in quanto fumettista e io come sceneggiatrice) che è già un webcomic seguito online da decine di migliaia di persone; un fumetto di cui vogliamo fare la versione cartacea e distribuirla tramite sito nostro e partecipando alle relative fiere del fumetto.
Avendo un budget iniziale limitato vorremmo utilizzare il sistema del crowdfunding (che di fatto sarebbe una sorta di "prevendita" del fumetto)... questo dovrebbe permetterci di non rischiare troppo in fase di start-up e di decidere quante copie stampare in base ai fondi ricevuti dai sostenitori.
Crediamo molto nel crowdfunding perché alcuni nostri colleghi, anch'essi con casa editrice loro, in completa autoproduzione hanno tirato su circa 60.000 ? col crowdfunding e il loro fumetto (che è meno seguito del nostro) ha venduto bene... ovviamente tra costi di stampa, distribuzione, tasse, percentuali trattenute dalla piattaforma di crowdfunding, ecc. gli sarà entrato molto di meno in tasca, ma il loro è comunque stato un successo, considerato che parliamo sempre di autoproduzione.Ecco, questa è più o meno l'attività che vorrei far partire. Ma a riguardo ho alcune domande, e spero che voi possiate aiutarmi a chiarirmi le idee:
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come dovrebbe muoversi, fiscalmente parlando,** il mio compagno** all'interno di questo progetto? La ditta sarebbe a mio nome, ma lui è il disegnatore del fumetto. Dovrebbe aprire partita IVA e io assumerlo come dipendente della ditta? Fargli un contratto di collaborazione a tempo determinato? Pagarlo coi voucher? Considerato che ci sarà il suo nome sul fumetto e che lui viaggerà sempre con me durante le fiere vorrei che la sua posizione fosse chiara al 100%;
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se** registro la ditta individuale presso la mia residenza**, che attualmente è presso casa dei miei genitori, questo potrà creare dei problemi in caso di debiti? Mi converrebbe andare a vivere da sola e solo poi aprire la ditta, in modo da non coinvolgere, in caso di crisi, la mia famiglia? O verrebbe coinvolta comunque?
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Crea problemi aprire una casa editrice che poi, di fatto, **non **è una "vera" casa editrice? Noi non avremmo magazzino, personale, contratti coi distributori... a noi interessa solo vendere i nostri lavori (che poi di fatto è la stessa cosa che fanno i nostro colleghi di cui ho accennato poco prima, loro pubblicano SOLO i loro fumetti, con una cadenza di uno all'anno)... quindi teoricamente è una cosa che si può fare legalmente, anche se mi sembra strano...
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Qual è la vostra opinione su questo progetto che ho in mente? Vi sembra una cosa fattibile o secondo voi ci andiamo a infognare? Come già detto non avremmo tanto da investire in quanto a materiali (computer, tavoletta grafica, ecc.) e tutte le spese relative all'attività (stampa dei fumetti, spedizione, partecipazione alle fiere, ecc.) dovrei poterle detrarre... personalmente io lo vedo come un progetto a basso rischio però quello che mi fa paura sono le tasse, i contributi INPS, e via dicendo... Ovviamente so che sarebbe molto più semplice firmare un contratto con un editore e "affidargli" il nostro fumetto (tra l'altro abbiamo già ricevuto delle proposte da più di una casa editrice) però le percentuali offerte sono bassissime, massimo l'8% (normale per autori esordienti, ci mancherebbe, ma è una percentuale con la quale non ci vivi) e questo ci ha fatto propendere per il crowdfunding e l'indipendenza totale come autori... voi che impressione avete a riguardo?
Vi ringrazio tantissimo dell'attenzione, attendo le vostre risposte!
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