• User Newbie

    consiglio su ripartizioni quote di una società

    Ciao a tutti,

    sono abbastanza ignorante in materia, quindi chiedo consiglio a riguardo:

    vogliamo creare una società in 3 persone mettendo tutti la stessa quota di soldi,

    ma due soci saranno attivi nella produzione e commercializzazione del prodotto, mentre il terzo non parteciperà,

    se non molto marginalmente.

    Considerate che il capitale nel nostro investimento non è molto importante, in quanto acquisteremo dei prodotti ad un prezzo basso

    per rivenderli ad un prezzo molto maggiorato, non avremo bisogno di altri investimenti particolari, se non un po di marketing e non

    abbiamo necessariamente bisogno di un socio di capitale, lo facciamo più che altro per coinvolgere un amico.

    Inoltre, il rischio di rimetterci il capitale o parte di esso e veramente minimo, in quanto se le cose non andassero bene, potremmo

    tranquillamente svendere il prodotto e avere ancora margine di guadagno, perdendo eventualmente in nostro tempo, ma non il capitale

    Quindi il grosso del lavoro sarà la commercializzazione del prodotto, che vedrà impegnati solo due dei soci.

    Mi chiedevo quale potrebbe essere la quota di utile da dare al terzo socio o eventualmente quale quota societaria , considerando che

    metterà il 33% del capitale necessario per l'investimento.

    Grazie


  • User Attivo

    @alessandro1977 said:

    Ciao a tutti,

    sono abbastanza ignorante in materia, quindi chiedo consiglio a riguardo:

    vogliamo creare una società in 3 persone mettendo tutti la stessa quota di soldi,

    ma due soci saranno attivi nella produzione e commercializzazione del prodotto, mentre il terzo non parteciperà,

    se non molto marginalmente.

    Considerate che il capitale nel nostro investimento non è molto importante, in quanto acquisteremo dei prodotti ad un prezzo basso

    per rivenderli ad un prezzo molto maggiorato, non avremo bisogno di altri investimenti particolari, se non un po di marketing e non

    abbiamo necessariamente bisogno di un socio di capitale, lo facciamo più che altro per coinvolgere un amico.

    Inoltre, il rischio di rimetterci il capitale o parte di esso e veramente minimo, in quanto se le cose non andassero bene, potremmo

    tranquillamente svendere il prodotto e avere ancora margine di guadagno, perdendo eventualmente in nostro tempo, ma non il capitale

    Quindi il grosso del lavoro sarà la commercializzazione del prodotto, che vedrà impegnati solo due dei soci.

    Mi chiedevo quale potrebbe essere la quota di utile da dare al terzo socio o eventualmente quale quota societaria , considerando che

    metterà il 33% del capitale necessario per l'investimento.

    Grazie
    ciao Alessandro 🙂 🙂
    ti dico cio che penso io
    Dal tuo ragionamento ti suggerisco di costituire con atto notarile una Srl ordinaria con capitale al di sotto dei 10,000 con agevolazioni fiscale e previdenziali,
    Unico obbligo é quello di creare una riserva legale pari a1/5 degli utili annuali formatisi durante l'anno.
    I 2 soci che saranno attivi nella produzione e commercializzazione del prodotto saranno 2 soci d' opera : si applica per analogia l'art in tema di spa sulle prestazioni accessorie art 3245 c.c.
    Il notaio vi modulera'l'atto costitutivo e il relativo Statuto a regola d'arte.
    Nelle sr, in altre parole, il legislatore estende l'area delle entità conferibili a capitale, includendovi tra l'altro anche le prestazioni d'opera o di servizi, mantenendo ferma la tutela della relazione giurata di stima, ma aggiungendo (per tali ultimi conferimenti) la garanzia data mediante la polizza assicurativa o la fideiussione bancaria.Ulteriore vincolo è che alle prestazioni d'opera o di servizi oggetto di conferimento venga attribuito un valore complessivo, rapportato all'intera prestazione. Il che implica, a sua volta, la necessità che la prestazione sia per sua natura circoscritta (come avviene ad es. negli obblighi aventi ad oggetto l'esecuzione di una determinata opera) oppure che venga stabilito un termine di durata dell'obbligazione del socio conferente, essendo altrimenti impossibile attribuire un valore complessivo - potrebbe dirsi "capitalizzato" - dell'intera prestazione dovuta dal socio.
    Quanto alla ripartizione delle quote, se come hai detto tu le quote conferite saranno uguali anche la ripartizione degli utili si deve presumere proporrzionale ai conferimenti.
    mich


  • User Newbie

    ciao,

    grazie per la risposta, pero forse mi sono spiegato male,

    al di la della forma societaria, che al momento non ci interessa in quanto abbiamo gia una società a cui appoggiarci per il nostro investimento,

    quello che mi chiedo è come ripartire gli utili. Faccio un esempio pratico, investiamo 3000 euro a testa e ne guadagniamo 10000 netti, non abbiamo conferito nessuna quota

    a nessuno, due soci lavorano uno non fa niente,

    non vedo nessuna logica nel dividere i profitti in parti uguali e quindi mi chiedo come potrebbe essere una divisione onesta degli utili.

    grazie


  • User Attivo

    @alessandro1977 said:

    ciao,

    grazie per la risposta, pero forse mi sono spiegato male,

    al di la della forma societaria, che al momento non ci interessa in quanto abbiamo gia una società a cui appoggiarci per il nostro investimento,

    quello che mi chiedo è come ripartire gli utili. Faccio un esempio pratico, investiamo 3000 euro a testa e ne guadagniamo 10000 netti, non abbiamo conferito nessuna quota

    a nessuno, due soci lavorano uno non fa niente,

    non vedo nessuna logica nel dividere i profitti in parti uguali e quindi mi chiedo come potrebbe essere una divisione onesta degli utili.

    grazie
    ciao Ale
    ok
    il ragionamento é molto astratto allora..
    Vige la piu ampia liberta' di comportamento anche in materia societaria
    Ad es potete stabilire vincoli alla distribuzione degli utili, . Possono infatti essere previsti:

    • diritti di partecipazione agli utili per soci promotori, soci fondatori, amministratori o dipendenti come per i 2 soci che si danno da fare..quindi potete stabilire un plus di utili a loro favore ad es su 10000 di guadagni 8000 potete assegnarli ai 2 soci e i restanti 2000 al socio nullafacente l'unico limite é il divieto di patto leonino cioé non escludere del tutto il socio marginale da una seppur minima partecipazione ai profitti
    • Per il resto é tutto lecito e tutto possibile 🙂
    • mich