• User Newbie

    decreto ingiuntivo

    buongiorno
    ho ricevuto un decreto ingiuntivo come funziona?, e mi posso gestire da sola o devo farmi seguire da un legale? l'avviso è arrivato 2 giorni prima di pasqua e l'ho ritirato oggi.
    spiego un pò la storia ma è assai complessa.
    nel giugno 2012 è terminata una causa (sentenza) con il risarcimento e presentazione della nota spese dell'avvocato (X) che mi ha seguito, ho emesso un assegno per il pagamento della parcella senza battere ciglio (altina devo dire). Ero talmente arrabbiata per la poca umanità nel seguirmi che ho mandato un messaggio di sfogo lamentandomi, anche perchè come procuratore agli atti nella pratica era avvocato Y . e la storia per me era finita lì, cercando di dimenticare tutta la vicenda in generale.
    nell'agosto 2015 mi arriva una lettera dall'avvocato Y che mi chiede il pagamento della parcella, gli rispondo che avevo già fatto l'assegno all'avvocato X nel 2012.
    mi invia un'altra raccomandata con la copia dell'assegno strappato che l'avvocato X mi aveva rispedito nel settembre 2012 (penso dopo il mio sfogo) che io però non ho mai ricevuto.
    ho fatto denuncia ai carabinieri dello "smarrimento" dell'assegno e ho chiesto con una lettera all'avvocato Y di farmi sapere tutti i dettagli del risarcimento, e come risposta ho ricevuto un decreto ingiuntivo con la richiesta di pagare la parcella e interessi e quant'altro. io volevo semplicemente sapere quanto il giudice aveva stabilito come rimborso per le spese legali, non volevo trattenere i soldi non dovuti.
    la mia domanda è: ora cosa posso fare per pagare tutto il dovuto senza troppi interessi e penali?
    posso andare in tribunale a visionare i documenti consegnati nel decreto?
    attendo e spero mi qualcuno mi possa aiutare
    ringrazio anticipatamente:x


  • Premettendo che "cane non mangia cane", senza offesa per i simpatici quadrupedi e tanto meno per i (a volte meno simpatici) bipedi ed ammettendo di trovare chi voglia occuparsi della questione, l'aver stracciato l'assegno e il non averlo più in mano potrebbe inguaiare il creditore ... leggere quì: http://iusletter.com/lefficacia-solutoria-del-pagamento-effettuato-mediante-assegni-bancari/
    Ora sarebbe interessante sentire il parere di qualche legale del forum ... attendiamo con trepidazione ringraziando in anticipo.

    Notare bene che:

    1. l'invio della copia che visualizza "un assegno" stracciato e non necessariamente "QUELL'ASSEGNO" attesta che l'assegno in questione é stato regolarmente emesso.
    2. per ottenere il pagamento sarebbe necessario produrre l'originale
    3. secondo me ci sono tutti i presupposti per una opposizione al decreto (parere personale di un comune sorcetto si intende, ribadisco di non appartenere alla categoria dei principi del foro e quindi tale parere vale per quello che può valere ... cioé molto poco).

  • User Attivo

    Complimenti Criceto, non sarai un principe, ma nobile di sicuro...


  • User Attivo

    vorrei avvisare la signora che adesso il processo civile , anche per il deposito il ricorso per decreto ingiuntivo, è telematico, per cui si può accedere al fascicolo del decreto soltanto per via telematica con istanza di visibilità temporanea , che potrà essere inoltrata alla Cancelleria soltanto da avvocato munito di procura.


  • Rinnovo l'appello ...
    Ora sarebbe interessante sentire il parere di qualche legale del forum ... attendiamo con trepidazione ringraziando in anticipo.


  • OK ragazzi ... penso proprio che Patri sarà fregata a prescindere ... non troverà mai chi vorrà prendere in carico il suo problema ...
    Mi stupisce però che tra i tanti legali che scrivono su questo forum nessuno si sia sentito di esprimere almeno un velato parere ... salvo Cesarini con cui mi congratulo per la "finezza" con cui lo ha espresso :D.


  • User Attivo

    Forte del complimento di Criceto faccio un passo avanti nella questione , domandando a Patri se possa essere come il caso che la interessa. Uno dei due avvocati, l'avvocato Y, era domiciliatario?

    Secondo la Corte di Cassazione Civile, sez.II, con sentenza n. 25816 del 12.12.2011, il rapporto tra i due legali si configura come mandato – e non come contratto a favore del terzo – essendo il domiciliatario “mero esecutore delle direttive impartite”, e non codifensore, e, pertanto, spetta al domiciliante, e non al cliente, pagare gli onorari del domiciliatario.

    La sentenza in nota afferma che «obbligato a corrispondere il compenso professionale al difensore per l'opera professionale richiesta, se ed in quanto la stessa sia stata svolta, non è necessariamente colui che ha rilasciato la procura alla lite». Infatti, «l’obbligato può anche essere colui che abbia affidato al legale il mandato di patrocinio, anche se questo sia stato richiesto e si sia svolto nell'interesse di un terzo, instaurandosi in tale ipotesi, collateralmente al rapporto con la parte che abbia rilasciato la procura ad litem, un altro distinto rapporto interno ed extraprocessuale»; rapporto regolato dalle norme di un ordinario mandato, in virtù del quale la posizione del cliente viene assunta non dal patrocinato ma da chi ha richiesto per lui l'opera professionale.

    Pertanto, «fermo il rapporto contrattuale tra il cliente e l’avvocato, quest’ultimo può dare mandato ad un altro avvocato affinché svolga attività nell’interesse del suo cliente. E in questo caso l’avvocato mandante diventa cliente dell’avvocato mandatario, nel senso che è l’avvocato mandante ad essere obbligato al pagamento dell’avvocato mandatario e non il cliente in senso stretto che, per contro, resta legato al rapporto contrattuale con l’avvocato mandante».


  • User Newbie

    buonasera......sono andata a guardare il ricorso e risulta come difensore l'avvocato Y anche se era solo scritto sulla carta....tutta la causa l'ha fatta l'avvocato X, io l'ho scoperto molto tardi che non avrebbe potuto risultare lui come difensore in quanto fiduciante dell'assicurazione.....
    purtroppo quando mi è stata fatta firmare al 1° agosto 2012 l'atto di quietanza e consegnato l'assegno del risarcimento, non ho chiesto la fotocopia e sono sicura che non c'erano note aggiunte a mano......ora nel decreto ingiuntivo ho visto lo stesso documento in cui c'è una nota scritta a mano, in cui dice che l'importo dell'assegno è comprensivo degli onorari dell'avvocato Y, con la sua firma e vicino alla mia firma la scritta "è autentica"....non so cosa voglia dire??......io sono sicurissima che la nota non c'era quando ho firmato, ma purtroppo non lo posso provare..........
    potrei far valere la prescrizione del credito???, riassumo la vicenda....sentenza a giugno 2012, emissione dell'assegno all'avvocato X in data 1 agosto 2012, (mi ha poi rispedito l'assegno secondo me perchè mi sono lamentata dei comportamenti di entrambi, e in quell'occasione che mi avrà rispedito l'assegno invitandomi ad accreditarlo all'avvocato Y ma la raccomandata non l'ho mai ricevuta........ si sono accorti che non hanno incassato i soldi solo 3 anni dopo??..... il 6 agosto 2015. il 23 ottobre 2015 l'avvocato Y mi invia la copia della lettera che l'avvocato X mi aveva spedito a settembre 2012 con la copia dell'assegno strappato e con la copia della spedizione della raccomandata con quella sono andata a fare la denuncia dai carabinieri dello smarrimento dell'assegno.........
    io non mi sono sottratta al pagamento della parcella .....anzi l'ho fatto senza battere ciglio......ma scoprono solo tre anni dopo che non hanno incassato???
    so che la vicenda è complicata.......ma vorrei sapere se ho vale la pena fare un opposizione????
    ringrazio e saluto


  • User Attivo

    "sono andata a guardare il ricorso e risulta come difensore l'avvocato Y anche se era solo scritto sulla carta....tutta la causa l'ha fatta l'avvocato X, io l'ho scoperto molto tardi che non avrebbe potuto risultare lui come difensore in quanto fiduciante dell'assicurazione....." Cosa vuol dire? Perchè l'avvocato X non poteva seguire la causa? Bisognerebbe capire bene i rapporti tra i due legali e dei due verso di Lei e leggere gli atti e la quietanza di pagamento-


  • User Newbie

    buonasera.....mi spiego meglio....si parte da molto lontano....mi ero informata attraverso un associazione per un problema nel condominio e ho conosciuto l'avvocato X, e nel discorso abbiamo parlato anche del mio problema per un risarcimento da incidente.....lui si è proposto di seguirmi nella causa dicendomi che comunque avrei avuto il rimborso per le spese legali dall'assicurazione.......e così mi sono rivolta a lui....
    al momento della firma sui documenti per iniziare il ricorso mi ha informato che ha segnalato un altro collaboratore dell'ufficio l'avvocato Y....(non ho dato molta importanza).
    dopo alcune udienze mi sono rivolta all'avvocato Y per chiedere informazioni e mi ha riferito che la causa la trattava l'avvocato X lei era solo formalmente procuratore agli atti. l'avvocato X non avrebbe potuto sostenere la mia difesa in quanto credo sia stato nell'elenco dei difensori della stessa assicurazione e non avrebbe potuto prendere in carico la mia causa, ma questo l'ho saputo e capito solo alla fine della causa.
    in effetti il giorno della sentenza c'erano un sacco di persone nella stanza che non conoscevo, io, l'avvocato X, l'avvocato della controparte e altre due o tre persone, ad un certo punto l'avvocato X si è allontanato a fare delle fotocopie o qualcos'altro, il giudice stava iniziando a leggere la sentenza io mi sono guardata intorno e con educazione ho avvisato che mancava il mio avvocato, allora si è fermato e ha atteso che arrivasse, poi ha proseguito, con la sentenza. ho capito solo con il tempo che l'avvocato X si era assentato di proposito in quanto tra le persone presenti che non conoscevo c'era presente l'avvocato Y che risultava procuratore agli atti.
    fra di loro legali erano d'accordo, sono io che non sapevo questo miscuglio....negli atti c'è sempre il nome dell'avvocato Y e anche nella sentenza che finisce con il risarcimento a mio favore e il rimborso anche delle spese legali.
    io in effetti alla presentazione della nota spese dell'avvocato X ho fatto subito l'assegno per la parcella. è successo tutto successivamente quando ho scritto a entrambi segnalando il mio disappunto nella modo di trattare la mia causa dicendo che se non poteva prendere la mia causa avrebbe potuto dirmelo e mi rivolgevo a qualcun'altro.
    è da quel momento che credo per evitare conseguenze l'avvocato X mi ha rimandato l'assegno strappato con una raccomandata invitandomi a bonificare la cifra all'avvocato Y LETTERA CHE NON HO MAI RICEVUTO.
    solo dopo tre anni (dal 1 agosto 2012 al 6 agosto 2015) l'avvocato Y mi chiede il pagamento della parcella, inviandomi le fotocopie della lettera e dell'assegno strappato.
    dopo tre anni non c'è prescrizione???? dopo tutto io l'assegno alla consegna della nota spese ho pagato immediatamente, non è colpa mia se l'assegno restituito non l'ho ricevuto.
    cosa suggerite?