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    Le Regioni chiamano la Green Economy. Ecoplen risponde con le sue taniche in plastica

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    Le Regioni chiamano la Green Economy. Ecoplen risponde con le sue taniche in plastica riciclata.

    “Giocando d’anticipo sugli obblighi appena introdotti, la giunta della Regione Veneto ha approvato il “Piano d’Azione per l’attuazione del Green Public Procurement (GPP) per il triennio 2016-2018” con l’obiettivo di incrementare l’inserimento di criteri di sostenibilità ambientale in tutte le procedure di acquisizione di beni e servizi, di sensibilizzare e diffondere un nuovo approccio di “acquisto pubblico” che tenga conto dell’intero ciclo di vita dei prodotti al fine di garantire il migliore rapporto qualità-prezzo, di promuovere l’uso razionale delle risorse, di incentivare la sostenibilità ambientale e la pratica del GPP su tutto il territorio regionale attraverso la formazione, l’informazione e la comunicazione. Ne dà notizia il vicepresidente Gianluca Forcolin, facendo rilevare che l’adozione di questo piano ha preceduto l’entrata in vigore dal 2 febbraio delle nuove norme a favore della “green economy” previste dal Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità 2016 e destinate ad incidere in modo significativo su vari aspetti della normativa ambientale e dell’economia verde, nella direzione della semplificazione e della promozione dei riutilizzo delle risorse e della sostenibilità ambientale, con la previsione di incentivi per premiare i comportamenti virtuosi di consumatori, produttori e istituzioni.”“La Regione del Veneto – sottolinea Forcolin – non si è trovata quindi impreparata e questo è importante perché il Collegato Ambientale prevede – nella sostanza – che il GPP diventi obbligatorio. Infatti dal 2 febbraio 2016 dovranno essere adottati in modo obbligatorio i criteri ambientali minimi previsti dal Piano d’Azione Nazionale per il 100% degli acquisti di beni e servizi impattanti sui consumi energetici e le emissioni di CO2 (attrezzature elettroniche, servizi energetici, illuminazione pubblica, IT, materie plastiche, ecc.) e per il 50% degli altri acquisti nelle categorie merceologiche per i quali i criteri minimi ambientali sono stati approvati o verranno in futuro approvati o aggiornati”.Le taniche in plastica riciclata di Ecoplen

    In questo contesto Ecoplen, grazie alla produzione di prodotti in plastica (taniche, imballaggi, contenitori, flaconi) con polietilene riciclato nel settore del soffiaggio di materie plastiche, diventa l’unica azienda in Italia a dare vita ad un ciclo virtuoso. Dal rifiiuto post-consumo, l’azienda realizza nuovi prodotti e materiali in plastica dall’anima green e dal design innovativo e attraente.La gamma di taniche in plastica (di capacità 5,10,20 e 25 lt) ad elevata resistenza grazie alla coestrusione in tre strati di polietilene con non meno del 70% di Rilene® (polietilene rigenerato) contenuto fra due stratificazioni di polimero vergine, si presenta in una varietà di colori sorprendente tali da rendere il prodotto attraente sotto il profilo del design.Il non far ricorso necessariamente a polimeri generati dal petrolio e quindi non essendo soggetti agli andamenti del mercato petrolifero e delle multinazionali, garantisce all’azienda la possibilità di inserirsi nel ciclo virtuoso dell’economia circolare, chiudendo un percorso che dall’utilizzo di materie plastiche passa per il rifiuto-riciclo e quindi a nuova vita.Innovazione e sostenibilità, così, diventano per Ecoplen il motore che alimenta tutto il processo produttivo contribuendo, così, a rendere più vivibile l’ambiente e mettendo in pratica il concetto fondamentale della green economy: la natura, fonte primaria di vita, va tutela sempre e comunque.