• Moderatore

    esatto Lkv qui si vuole ( e in questo si comprende quanto il Legislatore sia ignorante in materia di web ) equiparare google video o google news o qualsiasi altro sito o community ad una testata giornalistica

    il punto è che i giornali li scrivono i giornalisti, le community le fanno i membri....quindi la responsabilità di chi è? ovviamente di chi pubblica materiale illecito.....

    è come se io di notte andassi in giro ad attaccare manifesti diffamatori contro questo o quel politico e per tale reato fosse incriminato il Comune perchè non ha vigilato sull'affissione dei manifesti.....

    le community non sono dei magazine ma delle strade più o meno pubbliche e come tali vanno considerate......

    accusare Google di diffamare i down è assurdo, non mi pare che il video sia stato prodotto da Google Inc. o no !?!

    poi c'è il problema e lo ripeto: "che diavolo c'entra la guardia di finanza con un reato penale?"......a questo punto si capisce che si vuole colpire Google e tutto il web.....

    caro Everfluxxx tu non c'eri all'epoca delle prime BBS e quindi non sai lo Stato italiano come si è sempre comportato nei confronti della comunità online.....per loro Internet è un covo di terroristi, pedofili, assassini, capelloni fumati e sovversivi di ogni genere......

    francamente dalla metà degli anni '80 se ne sono viste di tutti i colori, operazioni spessissimo portate a termine con brutalità estrema e metodi la cui legalità è decisamente opinabile.....

    tanto per fare un esempio, quando si sequestra un supporto informatico, e qui la legge già parla chiaro e dice che solo i supporti atti a contenere informazioni si possono sequestrare e quindi sequestrare un intero PC è già una violazione.....

    cmq tali sequestri non sono legittimi e la legge prescrive che il supporto venga clonato in presenza del sospettato e venga resa dichiarazione autentica del contenuto di tali supporti....

    invece in Italia come funziona? arriva la guardia di finanza, si piglia i tuoi computer e se ne vanno.....a questo punto qualunque idiota potrebbe inserire sul tuo hard disk qualsiasi file ( foto pedofile, documenti vari ).....

    quindi caro Everfluxxx smettila di dire che stiamo esagerando, perchè se la metti così è evidente che non hai cognizione di quale sia il valore della libertà....in uno Stato di diritto tutti sono innocenti fino a prova contraria, purtroppo in Italia questo principio spessissimo passa in secondo piano e per quanto riguarda il Web in particolare, la magistratura pensa di poter condurre indisturbata i propri raid ritenendo di trovarsi di fronte a pesci piccoli senza alcun potere e quindi estremamente vulnerabili


  • Super User

    @paolino said:

    esatto Lkv qui si vuole ( e in questo si comprende quanto il Legislatore sia ignorante in materia di web ) equiparare google video o google news o qualsiasi altro sito o community ad una testata giornalistica

    il punto è che i giornali li scrivono i giornalisti, le community le fanno i membri....quindi la responsabilità di chi è? ovviamente di chi pubblica materiale illecito.....

    è come se io di notte andassi in giro ad attaccare manifesti diffamatori contro questo o quel politico e per tale reato fosse incriminato il Comune perchè non ha vigilato sull'affissione dei manifesti.....

    le community non sono dei magazine ma delle strade più o meno pubbliche e come tali vanno considerate......
    Attento pero', la legge secondo la quale della pubblicazione di un articolo diffamatorio ne risponde il direttore e non chi l'ha scritta e' stata fatta per tutelare la liberta' di stampa e tutelare il diritto a non essere diffamati e in caso di diffamazione ad essere risarciti.

    Se della pubblicazione di un articolo sul web non e' responsabile chi lo pubblica o ne permette la pubblicazione allora deve esserne responsabile chi lo scrive!

    Oppure in questo caso il diritto al risarcimento e la tutela contro la diffamazione non si attua tramite denuncia al pubblicatore o allo scrittore, ma tramite il fatto che chi e' stato diffamato puo' opporre eguale azione per ripristinare il suo buon nome, tramite la sostituzione dello scritto con un suo scritto che spiega la verita', o simile iniziativa. Deve pero' esserci una equita' tra le parti che permetta una uguaglianza di forza.
    E' un argomento delicato e non lo si puo' affrontare difendendo un diritto e calpestando l'altro.


  • Bannato Super User

    @paolino said:

    tanto per fare un esempio, quando si sequestra un supporto informatico, e qui la legge già parla chiaro e dice che solo i supporti atti a contenere informazioni si possono sequestrare e quindi sequestrare un intero PC è già una violazione.....

    forse vado un po' OT, però ti ringrazio per questa informazione!
    non si sa mai, ma in caso di controlli da parte della guardia di finanza, ora so come comportarmi...
    🙂


  • Moderatore

    per carità sono d'accordo che bisogna proteggere il diffamato, tuttavia è assurdo ritenere colpevole chi predispone un mezzo di comunicazione sul cui contenuto non può avere per forza di cose il controllo totale....

    del resto c'è una direttiva UE che parla chiaro e dichiara la non responsabilità degli operatori rispetto ai contenuti che transitano.....

    il punto è che dichiarando invece che il responsabile è l'operatore, il passo successivo affinchè l'operatore possa effettivamente vigilare sarà quello di imporre l'utilizzo degli sniffer con pesantissime conseguenze sulla confidenzialità delle comunicazioni....

    in pratica se passerà il principio che Telecom o Infostrada sono responsabili per i contenuti che transitano sulle loro reti, il Legislatore predisporrà ovviamente sistemi di monitoraggio e censura......

    a questo punto tutti gli strumenti per il controllo totale delle comunicazioni saranno pronti all'uso, bisognerà solo utilizzarli

    il Web non può essere trattato alla pari della TV o della carta stampata per l'unico motivo che sul Web i contenuti vengono prodotti e diffusi da tutti, nel caso degli altri due media, invece, i contenuti vengono veicolati in maniera centralizzata da un'unica autorità.....

    ripeto vale il discorso del tizio che attacca manifesti sui muri e il Comune viene denunciato.....


  • User Attivo

    Di certo non vorrei che si arrivasse, per tutelare tutti questi bei diritti validi solo sulla carta, che per potersi esprimere si debba divenire giornalisti. Cioè distinguiamo tra informazione giornalista e comunity (forum, blog, siti personali non a carattere giornalistico o periodico...). Tra l'altro quella dei giornalisti, da quello che con il loro operato quotidiano mettono in rilievo, mi sembra una casta chiusa asservita al potere.

    Detto questo mi rendo conto di come ci sia una volonta trasversale negli schieramenti politici italiani di castrare la libertà di espressione garantita dalla costituzione, con dei bei sottorifugi populistici.

    Che c'entra google? E come prendersela con l'edicolante per un articolo diffamatorio scritto su repubblica!


  • User Attivo

    Di certo la mia libertà di scrivere e pubblicare i miei fatti personali non verrà limitata da una legge becera: se dio vuole, il mondo è pieno di stati in cui la libertà di espressione è più sacrosanta di qualsiasi altra cosa e di server per mettere on line siti web ci saranno sempre.

    Quel ministro ha operato male:

    1. È responsabile oggettivo per il torto subito da quel ragazzo, non avendo messo in atto contromisure a debellare il fenomeno
    2. Non ha saputo cogliere la palla al balzo per fare una volta tanto gli interessi della collettività, che potendo guardare liberamente il fatto si sarebbe potuta esorcizzare verso certe azioni: insegnamento!

    In questo paese si permette ai tg, per il solo principio del diritto di cronanca, di far trasmettere nelle fasce protette, immagini cruente dei campi di battaglia. Vedere bombardamenti, fucilazioni, decapitazioni ...


  • Super User

    caro Paolino ancora una volta mi vedo "costretto" a quotarti in toto! 😉


  • Super User

    @cibino said:

    forse vado un po' OT, però ti ringrazio per questa informazione!
    non si sa mai, ma in caso di controlli da parte della guardia di finanza, ora so come comportarmi...
    🙂
    non credo che ti chiedano il permesso si pendono il pc e se ne vanno ... almenoché tu non abbia un avvocatone a portata di mano e di ... portafoglio! 😄


  • Super User

    @Paolino said:

    poi c'è il problema e lo ripeto: "che diavolo c'entra la guardia di finanza con un reato penale?"......a questo punto si capisce che si vuole colpire Google e tutto il web..... Mi fa ridere sentir parlare di "attacco al Web" semplicemente perché la GdF ha fatto visita alla sede di Google Italia. Non me ne intendo, ma probabilmente si trattava di un atto dovuto, dopo la denuncia che è stata presentata. In ogni caso, Google Italia non ha assolutamente nulla da temere se --come sono convinto-- non ha nulla da nascondere. Sarò malizioso, ma sono molto più propenso a pensare che siano le persone che gridano a sproposito alla censura quelle che hanno qualcosa da nascondere, o da temere, da una visita della GdF a Google Italia. Ma guarda un po', improvvisamente tutti si scoprono paladini della libertà di espressione, anche quelli che fino al giorno prima sembravano interessati solo al rendimento del loro account AdSense. Allora mi chiedo perché queste stesse persone, anziché restarsene in Italia ad inveire contro lo stato e i magistrati, non portano definitivamente il loro ricco culo ai Caraibi, dove probabilmente hanno già il conto in banca. E' solo una questione di decenza, ripeto.

    caro Everfluxxx tu non c'eri all'epoca delle prime BBS
    No, infatti non ho acquistato il mio primo modem nel 1987, e non sono stato CoSysOp di uno dei più importanti nodi FidoNet del Nord Italia per circa tre anni, a cavallo fra '80 e '90... Facile parlare a sproposito di chi non si conosce.

    e quindi non sai lo Stato italiano come si è sempre comportato nei confronti della comunità online.....per loro Internet è un covo di terroristi, pedofili, assassini, capelloni fumati e sovversivi di ogni genere...... Che alcuni gruppi di potere in Italia siano fondamentalmente ignoranti e abbiano un approccio inquisitorio/oscurantista (atteggiamento che gli deriva, in parte, dalla loro stessa ignoranza) nei confronti di Internet e della comunicazione online, è cosa risaputa. Ma non parliamo per favore del "caso Google", compresi gli articoli come sempre approssimativi usciti su alcuni giornali, e i commenti come sempre demenziali arrivati da alcuni esponenti politici, come dell'ennesimo "attacco alla Rete". Si rischia solo di far diventare questo polverone ancora più grande di quello che è.


  • User Attivo

    Dovrebbero ringraziare internet se quel rgazo ora non subisce piu'! Se il video non l' avrebbero mandato in onda, ancora erano li a divertirsi.