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Partita IVA per servizi traduzione: conviene?
Buongiorno a tutti,
ho meno di 35 anni e ho iniziato a esercitare la professione di traduttrice: un cliente finale mi chiede il mio numero di partita IVA prima di iniziare a lavorare con lui.
L'introito previsto da quest'attività si aggira sui 1.000 euro/mese al massimo, e ora come ora non so stimare se si tratterà di un'attività un minimo continuativa.
Mi conviene aprire partita IVA? Adesso a dicembre o aspettando il 2016? Per ora questo cliente è quasi l'unico, e ho poche o nulle spese da portare in detrazione.
Grazie per il vostro aiuto.
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Buongiorno
Puo aprire entro il 2015 partita iva in regime dei minimi e pagare il 5% a titolo di imposta, potra rimanerci fino al compimento del 35 esimo anno di eta o in alternativa massimo 5 anni consecutivi.
Dal 2016 invece potra aderire al regime forfettario che non ha limiti di tempo (se mantiene i requisiti puo rimarci sempre).
La differenza sostanziale tra il regime dei minimi e il forfettario è che nel forfettario non puo dedurre (scaricare) spese ad eccezione dell'inps dunque se ha poche spese puo essere un buon regime.
Un'attivita da 1000 euro al mese non credo proprio che sia occasionale e dunque andrebbe quanto prima regolarizzata aprendo partita iva.
Ad occhio e croce il regime dei minimi in linea di massima è piu conveniente perche puo dedurre i costi aziendali (auto, benzina, attrezzature per ufficio, utente telefoniche etc..) ed ha una imposta sostitutiva del 5% e limite massimo di ricavi incassabili in 30.000 euro annuali (ragguagliati ai mesi di apertura) tuttavia ha il limite di tempo per permanerci, una volta fuoriusciti potra aderire al regime forfettario.
Si senta col suo commercialista per farsi spiegare eventuali dettagli dei regimi.
Un Saluto