• User

    Non so risponderti per la parte tecnica del plugin, ma per quanto riguarda il funzionamento pratico, si: il tuo fornitore deve ricevere una copia dell'ordine del tuo cliente, in modo da spedire direttamente a quest'ultimo il prodotto acquistato.

    Non solo, dovrà fornire a te il codice di spedizione, in modo che tu possa girarlo al tuo cliente.

    Ho lavorato molto con il drop shipping qualche anno fà, ed era una pratica molto piacevole dato che permetteva di vendere senza rischi di magazzino. Ovviamente il guadagno sulla singola vendita cala, ma sono sicuro che sono cose che hai già valutato.

    Spero di esserti stato utile.


  • Super User

    Ciao FedericoC,
    i tuoi consigli sono molto utili. Quando parli di codice di spedizione parli di codice di tracking che viene dato per tenere sotto controllo il percorso effettuato dal pacco dal luogo della spedizione alla consegna?

    Per il resto, invece, hai ragione. Sto facendo tutte le mie valutazioni economiche. Peraltro, dopo il mio post ho continuato le ricerche ed ho trovato dei plugin per woocommerce che consentono di lavorare con più referenti per il drop shipping. In prima battuta credevo che si potesse avere un solo referente.

    Qui sul forum ho anche trovato un post relativo alla parte fiscale che temo possa essere cambiata. Si tratta di parametri che dovrò verificare con attenzione anche perché a partire dall'anno prossimo non sarò più azienda ma consulente.

    Chi vivrà vedrà 🙂

    Ancora mille grazie,
    Danilo.


  • User

    Buonasera Danilo,

    si, esattamente, mi riferisco a quel codice. Anche se spedita da altri, il cliente è pur sempre il tuo e devo preoccuparti tu di fornirgli gli strumenti per controllare lo stato del suo acquisto.

    Posso parlarti della mia esperienza: l' ecommerce di giocattoli che gestivo fino a due anni fa aveva una sezione molto frequentata di parchi gonfiabili da giardino e, tramite il drop shipping, riuscivamo a commerciare anche parchi di prezzo importante, come 4.000, 5.000 euro. I vantaggi erano molti: intercettavo un' utenza che prima non avrei potuto convogliare sul mio sito, proponevo un prodotto che pochi altri avevano, riuscivo ad aumentare il fatturato annuo con la ditta che li produceva e quindi riuscivo ad ottenere sconti su tutta la merce che acquistavo da loro, guadagnavo una tipologia di clientela (professionale, come gestori di hotel, ristoranti, terme, etc) che spesso acquistava ancora buone quantità di prodotti. Tutto questo senza avere il rischio delle giacenze di magazzino, il che sarebbe stato impensabile fare con quei prodotti per la società per la quale lavoravo.

    Ovviamente, il rovescio della medaglia è che su transazioni di quel tipo in fondo rimaneva ben poco: se non ricordo male, era circa il 10%, e capisci benissimo che era poca cosa in confronto all' ammontare della transazione. Pensandoci bene, però, quando ricevevo un ordine, tutto quello che dovevo fare era girare la mail con la nota d'ordine alla ditta fornitrice, quindi anche se la percentuale era bassa, il mio impegno era talmente povero che a conti fatti era sicuramente vantaggioso. A dirla tutta, non solo il mio: la merce non essendo mai passata dal magazzino, non aveva avuto bisogno di essere sistemata dai magazzinieri, non c erano stati problemi per la consegna da parte del corriere, non occupava spazio, non costava rispedirla.

    In ultima battuta, in bocca al lupo per il tuo cambiamento societario!

    Se hai qualche altro dubbio chiedi pure.

    Buona serata

    Federico


  • Super User

    In effetti un dubbio c'è....

    Ora sono ditta individuale. Potrei avere problemi diventando libero professionista?

    I problemi sono sempre fiscali 🙂


  • User Attivo

    da libero professionista non puoi avere un commerce. Saresti un commerciante quindi ditta individuale iscritta alla camera di commercio.


  • Super User

    ... un bel problema allora!
    Il mio commercialista consiglia di passare da ditta individuale a libero professionista per poter versare i contributi INPS anche se a me sembra un po' strano che da ditta individuale non posso versare contributi INPS. Inoltre, essere libero professionista mi sembra un po' limitante viste le opportunità del web (non parlo solo di drop shipping ora).

    Buon fine settimana,
    Danilo.


  • User Attivo

    come libero professionista senza albo, devi versare i contributi in % sul tuo reddito dichiarato (quasi il 28%), mentre se sei iscritto alla camera di commercio come ditta individuale pagherai il fisso minimale (anche se hai reddito = 0) obbligatorio di circa 3500 € annui.


  • Super User

    mille grazie,
    Danilo.


  • Bannato Super User

    Onestamente ti sconsiglio il dropshipping...i guadagni sono nulli e il lavoro è doppio. I plugin per il dropshipping curano tutto, dall'aggiornamento quantità, all'ordine all'evasione.


  • Super User

    Ciao,
    io ho letto che i guadagni vanno dal 10% al 30%. Inoltre, credo che i problemi possano essere dovuti al fatto molti puntano a caricare solo le descrizioni prodotto fornite dal fornitore e non contenuto aggiuntivo per rendere unico il sito.

    A parte questi aspetti, tu che plugin mi consiglieresti? Qualcosa da integrare con woocommerce anche a pagamento?

    Grazie mille,
    Danilo.

    @Provatoo said:

    Onestamente ti sconsiglio il dropshipping...i guadagni sono nulli e il lavoro è doppio. I plugin per il dropshipping curano tutto, dall'aggiornamento quantità, all'ordine all'evasione.


  • Bannato Super User

    Dipende dal dropshipper...ma se arrivi al 5% sei fortunato. Ho visto molti dropshipping cn guadagni bassi.

    Dipende dal tuo dropshipper cosa ti fornisce e come...di solito hanno plugin ad hoc che ti danno loro stessi.

    Per i Piu diffusi io ho visto bindcommerce è il migliore è gestisce anche eventuali marketPlace.


  • Super User

    In base alle informazioni che ho recuperato sinora i guadagni oscillano dal 10% al 30%. Probabilmente il 5% cui fai riferimento prende in considerazione il caso di chi utilizza canali a pagamento per la promozione (Google Adwords, comparatori di prezzo ecc.).

    @Provatoo said:

    Dipende dal dropshipper...ma se arrivi al 5% sei fortunato. Ho visto molti dropshipping cn guadagni bassi.


  • Bannato Super User

    No no..ne ho visti diversi e togli spese e altro..poi considera che se vendi pc tu è come se fatturi 500e.

    Meglio fare il rappresentante.

    Io ne ho visti e seguiti 15 ecommerce in dropshipping hanno chiesto dopo due anni di diversi settori. Il dropshipping andava bene 5 anni fa..dove pochi sapevano...


  • Super User

    da quel che ho letto molti scelgono la nicchia sbagliata (la maggior parte elettronica) e poi fanno flop.


  • Bannato Super User

    Si è la più diffiusa perchè è quella che hanno più dropshipper...il resto non c'è un granchè. Anche perchè per sfondare in qualsiasi settore...non puoi avere il guadagno del 10% non guadagni niente perchè hai sempre spese: tasse, matenimento sito, etc...e tu è come se guadagnasssi il 100%.

    Ho seguito alimentare, bigiotteria, roba per animali, sconti, elettronica, meccanica, robotica, beauty..ma onestamente chiudono tutti perchè non c'è guadagno e diventi schiavo di tasse e pagamenti.

    Ti auguro un grosso in bocca al lupo, perchè ne hai veramente bisogno.


  • Super User

    L'augurio ha già funzionato. Non ho beccato nessuno dei settori che hai indicato.

    Battute a parte, sono ancora in fase di analisi di fattibilità e test vari. Vedremo 😉

    Buon fine settimana,
    Danilo.


  • User Attivo

    Anche io ti sconsiglio vivamente il dropshipping. Io lavoro nel mondo ecommerce di alcuni anni nel , sviluppo piattaforme ecommerce e lavoro sulle integrazioni con gestionali. Ho lavorato in aziende importanti e attualmente ho deciso di fare il consulente.

    Le problematiche dell'ecommerce sono tante e diverse. E' difficile improvvisarsi venditori sopratutto in un paese, come l'italia, che ti prosciuga con le tasse. Avere il magazzino è un plus importante perchè ti permette di acquistare la merce ad un buon prezzo e di avere la marginalità necessaria per vivere. Quando acquisti in dropshipping, chi ti vende, si fa pagare per darti quel tipo di servizio di logistica. Non è gratuito.

    Devi considerare che l'ecommerce è una azienda vera e propria, con i suoi costi. Non sperare di vendere appena apri, se fosse così facile lo farebbero tutti. Per vendere e avere successo non basta avere il prodotto giusto, ma è necessario un buon servizio e un buon marketing. Anche se il marketing lo fai con il content marketing si sarà necessario tempo per scrivere articoli ben fatti.

    Inoltre per vendere è necessario individuare il prodotto giusto, quello di nicchia, quello che hanno in pochi. Se attorno al prodotto riuscirai a crearti una tua comunità avrai svoltato. Calcola che i soldi non si fanno con una vendita spot, ma con vendite ripetute. Amazon fa i numeri (anche se è ancora in perdita) perchè punta sulla qualità del servizio e su un magazzino sempre pieno.

    Non voglio smontarti, ma di opportunità sul web ce ne sono parecchie senza pensare troppo in grande. Però ci vuole tenacia. Bisogna individuare i canali giusti ed i trend futuri.


  • Bannato Super User

    come ogni novità va presa a tempo debito. 10% su un prodotto di 100€ sono 10€ di cui ci devi pagare le tasse. e per lo stato tu hai incassato 100€ non 10€..motivo per cui poi ti ritrovi a pagare un sacco di tasse di soldi che tu non hai mai visto.
    Inoltre il tuo commercialista, svalvola un po. Per fare ecommerce, dropshipping o no...è commercio a tutti gli effetti.


  • Super User

    Grazie a tutti per gli spunti di riflessione che mi avete fornito.

    Buon inizio settimana,
    Danilo.


  • Bannato Super User

    facci sapere come va 😉