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    Riconoscenza di accordo privato

    Salve a tutti avrei bisogno di un chiarimento
    Anni fa con il proprietario di un terreno avevamo raggiunto un accordo privato sottoscritto da mio padre (che era il diretto intestatario del contratto di affitto) il proprietario del terreno dai rispettivi avvocati e da un geometra che doveva fare il frazionamento.
    Praticamente si diceva che in cambio delle migliorie fatte ci veniva ceduto un pezzetto di terreno e che il proprietario, cito testuali parole, "*si impegnava a riconoscere, in atto di transazione, l'esistenza sul terreno oggetto di cessione di un vetusto e non accatastato fabbricato rurale".
    *Ora siamo dovuti andare ad aprire una causa perchè il proprietario non voleva più riconoscere l'accordo. Il giudice ci ha fatto osservare che si parla di cessione di terreno e che il proprietario si impegna ha "riconoscere" la presenza del rudere ma non a fare l'accatastamento di quest'ultimo.
    Il mio avvocato ci fa osservare che se sul terreno esiste un rudere non accatastato l'atto di transazione è nullo, ora ci chiedevamo se il rudere viene riconosciuto dai proprietari durante l'udienza possiamo farlo noi l'accatastamento o la domanda deve eseguirla il proprietario.
    Praticamente ci viene detto che è meglio arrivare ad un nuovo accordo perchè il proprietario anche se riconoscesse la presenza de rudere si può rifiutare di fare la richiesta di accatastamento e quindi tutti andrebbe a rotoli. E vero o se il rudere viene riconosciuto davanti ad una corte può essere accatastamento in un secondo momento da noi.
    Quali leggi regolamentano questi fatti da me descritti.
    Saluti Ettore