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Intervista a Gabriella Ventavoli per mostra "Spoleto Arte"
Gabriella Ventavoli, medico e pittrice, nella sua arte coniuga lirismo e realtà rendendo le proprie opere drammatiche ed estremamente delicate. Ogni quadro segue una sua logica e racconta, come in sequenza cinematografica, una vita fatta di emozioni e segnata da lievi tracce. Tutto ciò che viene rappresentato da Gabriella Ventavoli sembra danzare leggiadro ben descrivendo ciò che l?artista cova nel proprio intimo. Questa pittrice surrealista, in occasione della mostra Spoleto Arte, espone le propie opere a Palazzo Leti Sansi. Curata da Vittorio Sgarbi e organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, la mostra è stata prorogata fino al giorno 27 agosto 2015. Di seguito l?intervista tenuta all?artista:
- Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?
È la prima volta che espongo a Spoleto. - Tra i partecipanti all'esposizione c'è anche la vulcanica e carismatica Amanda Lear, personaggio di fama internazionale; cosa pensa della sua arte pittorica? Ritiene che abbia delle affinità con lo stile espressivo del suo mentore Salvador Dalì?
L'arte pittorica di Amanda Lear è interessante come il personaggio stesso e talvolta risente delle suggestioni di Dalì temperate da uno stile molto personale. - Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?
Le opere esposte sono sette, delle quali cinque formano un polittico dal titolo "L'Ultima cena", a significare come le risorse naturali siano tanto gravemente compromesse da non garantire la continuità della vita sul pianeta.
Le altre due opere rappresentano la bellezza di Madre Natura e il suo sacrificio mortale.
La tecnica usata è l?acrilico su tela e le opere si ispirano ai temi attuali che riguardano la compromissione delle risorse ambientali. - Ci racconta quali sono i suoi progetti futuri e a cosa sta lavorando attualmente?
Continuo a lavorare su temi riguardanti l'ambiente. Prossimamente esporrò a Firenze numerose opere dedicate ai temi del mare e della luce. - Sgarbi è ambasciatore ufficiale dell'Expo e ha creato un padiglione molto interessante dedicato all'arte; tra le importanti opere esposte quale preferisce?
Più che una sola opera apprezzo, in generale, la passione e la dedizione del Prof. Sgarbi all'arte come mezzo universale da diffondere ovunque possa parlare del bene e del bello. - In concomitanza con l'Expo c'è anche la prestigiosa Biennale Venezia; come considera questa vetrina internazionale e quale sinergia può esserci con l'Expo?
Expo sarà tanto più importante se riuscirà a suscitare interesse per ciò che di più bello abbiamo in Italia, non solo per il nostro straordinario cibo, ma anche per il primato in campo artistico, di cui la Biennale di Venezia vuole essere testimone.
- Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?