• User

    x criceto: 150? mensili, programmatore.
    x lokken: cosa intendi per "qui si parla di cifre esatte con cui si può dar valutazione in base al curriculum (non ritoccato)"? Io non ho interesse a lavorare per la concorrenza, volevo capire se dato che la cifra era inferiore al 15% se c'erano leggi scritte che mi potessero permettere di poter chiedere l'adeguamento. grazie a tutti e due!!


  • Super User

    Il patto di non concorrenza è un patto privato, La legge vieta la pratica, è un contratto tra privati. Per cui si richiede la limitazione di un diritto costituzionale previo pagamento. 150€ mensili per il patto, lo rendono nullo a priori. Nemmeno un manovale può essere vincolato con quella cifra.

    La percentuale senza una cifra espressa non ha valore! il 15% di 400 è minore del 15% di 1200.
    Il patto viene valutato sulla tua istruzione e la tua professionalità. Un programmatore di base ha una professionalità minima garantita, quindi appena assunto il più scadente dei programmatori con tale patto dovrebbe ricevere almeno 600€ di indennizzo.


  • User

    Questo ok, ma quindi alla fine posso ottenere piu facilmente l'annullamento che la restituzione di compensi mancanti?


  • Super User

    No.


  • Super User

    Il patto è nullo, significa che non è applicabile.
    Non è che vai dal giudice a decidere se ti hanno pagato il giusto o meno su un "obbligazione" tra privati, il patto è un "Patto tra privati" proprio perché non è perfettamente legale. (non ricordi che avevo già detto che la limitazione della libertà è anticostituzionale?)
    In questo caso e in molti altri, se il patto è mal pagato è semplicemente nullo d'ufficio e non perseguibile in alcun modo.

    Non puoi chiedere l'integrazione, ne il giudice può imporre nulla. Devi firmare un nuovo "Patto" e deve essere accettato, se non è accettato, semplicemente non esiste e non puoi imporlo.

    Se un patto viene violato "secondo una delle parti" , solitamente compare il datore di lavoro o il consocio non soddisfatto. Si compare dal giudice che decide se si è stati pagati adeguatamente, in base alle competenze:
    Se si, non si perde nulla oltre le somme ricevute;
    se no, si è stati mal pagati, viene dichiarata la nullità, nulla dato e culla tolto.

    Il quel caso ci potrà essere il risarcimento da lite temeraria, sopratutto sottolineando 150€; se fossero un compenso pari allo stipendio, la cosa sarebbe diversa!

    Quindi le vie prospettate sono entrambi fuori luogo, poi se si hanno soldi da buttare, si può anche interpellare il giudice per farlo annullare da parte dell'attore. Ma non vi saranno risarcimenti, solo spese.


  • Super User

    Il patto è nullo, significa che non è applicabile.
    Non è che vai dal giudice a decidere se ti hanno pagato il giusto o meno su un "obbligazione" tra privati, il patto è un "Patto tra privati" proprio perché non è perfettamente legale. (non ricordi che avevo già detto che la limitazione della libertà è anticostituzionale?)
    In questo caso e in molti altri, se il patto è mal pagato è semplicemente nullo d'ufficio e non perseguibile in alcun modo.

    Non puoi chiedere l'integrazione, ne il giudice può imporre nulla. Devi firmare un nuovo "Patto" e deve essere accettato, se non è accettato, semplicemente non esiste e non puoi imporlo.

    Se un patto viene violato "secondo una delle parti" , solitamente compare il datore di lavoro o il consocio non soddisfatto. Si compare dal giudice che decide se si è stati pagati adeguatamente, in base alle competenze:
    Se si, non si perde nulla oltre le somme ricevute;
    se no, si è stati mal pagati, viene dichiarata la nullità, nulla dato e culla tolto.

    Il quel caso ci potrà essere il risarcimento da lite temeraria, sopratutto sottolineando 150?; se fossero un compenso pari allo stipendio, la cosa sarebbe diversa!

    Quindi le vie prospettate sono entrambi fuori luogo, poi se si hanno soldi da buttare, si può anche interpellare il giudice per farlo annullare da parte dell'attore. Ma non vi saranno risarcimenti, solo spese.


  • User

    Riassumendo,
    quindi se volessi andare alla concorrenza dovrei per forza sborsare dei soldi per mettere in pista l'avvocato?
    e in fine un altro caso, nel caso lavorassi con partita iva per un azienda che in parte fa il lavoro per cui ho il patto e in parte altri lavori slegati dal patto, avrei ripercussioni?
    Quale potrebbe essere la strada migliore da seguire per evitare sanzioni e pagare avvocati ? sempre che esista?
    grazie di tutto


  • Super User

    No esiste alcuna strada. Chi non vuole correre in pista, non firma le carte!


  • User

    va beh questo mi sembra chiaro. E le prime due domande?
    grazie per la disponibilità


  • Super User

    Non esistono risposte corrette a domande generiche, bisogna vedere caso specifico per caso specifico, secondo il contratto tra privati che si è stipulato.