• User

    Disdetta contratto di locazione abitativo e pagamento dei canoni

    Il locatario (non quello dell'altro topic, purtroppo) mi ha inviato regolare disdetta con cui comunica la volontà di lasciare l'immobile tra 6 mesi. L'affitto, posto che ci sia l'usanza di trattenere le ultime due mensilità a "garanzia" della caparra, è tenuto a corrisponderlo fino alla scadenza del contratto? E se gli ultimi due canoni non venissero pagati e il locatario lasciasse l'immobile con qualche danno, come dovrei comportarmi non avendo più in mano il deposito cauzionale?


  • Super User

    C'è poco da fare, un contratto ben fatto rende possibile, al proprietario, l'ispezione mensile.
    Se questo non è stato fatto, bisognerà vedere poi.


  • User

    L'ispezione è prevista, non è quello il problema. A prescindere da questo, come dovrei comportarmi se il locatario avesse arrecato un danno e io non avessi più il deposito cauzionale in mano? E poi, è veramente consentito dalla legge che il conduttore possa trattenersi preventivamente il deposito non pagando le ultime due mensilità nonostante stia ancora nell'immobile?


  • Super User

    La cauzione a fine affitto bisognerà restituirla.
    Se non paga le quote per un valore pari o inferiore, non si farebbe nemmeno in tempo ad iniziare un procedimento ingiuntivo, che poi matematicamente si perderebbe con tutti i rischi penali.

    Se ci sono danni si può citare in giudizio.


  • User

    In sostanza sono alla mercé dell'inquilino che può fare e disfare a proprio piacimento. Grazie.


  • User

    Sul contratto è scritto che il conduttore si obbliga a corrispondere a mezzo bonifico bancario il canone dell'affitto. Sono passati 8 giorni ma del bonifico non c'è traccia e l'inquilino non si è degnato nemmeno di farsi vivo.

    Premesso che visti i precedenti non ho la voglia né la pazienza di stargli dietro come se stessi elemosinando quello che è un mio diritto e un suo dovere, posso procedere direttamente con la messa in mora?

    Accetto obtorto collo la possibilità che possa trattenersi le ultime due mensilità, ma alla scadenza del contratto mancano ancora 4 mesi.


  • Super User

    Torna ai miei ultimi 2 passaggi.

    In tal caso corri dal legale.


  • User

    Ecco, io non so se tutti gli avvocati necessitano di tempi biblici che definire indecenti è riduttivo o se sono io a non avere nemmeno la fortuna di trovarne uno che si faccia carico dei miei problemi a 360°, fatto sta che ora sono con le mani legate perché il legale è in degenza - si spera - per qualche giorno.
    Mi vedo costretto ad aspettare, non posso fare altrimenti.

    Credimi, te lo dico come se fossi un amico o confidente di vecchia data, l'accavallarsi di queste situazioni mi sta portando letteralmente all'esaurimento, ancor di più considerando il fatto che è ormai un anno e mezzo che parlo e parlo senza risolvere alcunché come se mi stessi confrontando con un muro.


  • Super User

    In precedenza mi pare di averti detto che nei processi, civile a parte. Ci sono tempi ben distinti.

    Solitamente è l'avvocato che determina i tempi, nel civile quando si cita pico pallino, si definisce la data del processo. Ci sono modi per ravvicinare le date, tra cui l'art 700 c.p.c. ed altri trucchi che si dovrebbero utilizzare.
    All'avvocato non interessano i tempi, anzi più sedute ci saranno, più onorario.

    Il fatto è proprio questo: l'avvocato serve di fiducia, altrimenti è suo interesse tenere i procedimenti, fare chiacchiere, corrispondenza inutile, tentare accordi e perdere tempo, in generale.
    Tanto a lui 10 anni e 40 anni vanno più che bene, sono il suo lavoro; poi a fine del procedimento, chiedendo Pinto secondo la nuova direttiva, si fa pure un altro processo vinto a tavolino.


  • User

    Sì, ricordo.

    Questo avvocato è di fiducia e ha voluto tentare una strada "soft" con la diffida (ti parlo dell'altra situazione) per evitare le lungaggini di un processo così da poter riavere le chiavi dell'immobile quanto prima evitando di farmi perdere altro tempo e anche soldi che una causa civile o penale comporterebbe. Diciamo che almeno in questo caso non c'è l'intenzione di tirarla per le lunghe per far ingrassare la parcella.

    Il problema più banalmente è la mancanza di volontà e determinazione di accellerare i tempi. Ci sono voluti altri 4 mesi solo per esaminare tutta la documentazione che oltretutto ho richiesto io provvedendo in prima persona, altrimenti staremo ancora a ricordare i bei tempi andati. Se la diffida non dovesse produrre gli effetti auspicati, la mia paura è che, visto anche l'avvicinarsi del periodo estivo, si arrivi alla fine dell'anno con un nulla di fatto, nemmeno con la richiesta di sfratto depositata in Tribunale, il che vorrebbe dire aver buttato all'aria 2 anni.

    Tornando a questo altro inquilino modello, non voglio sentire ragioni e procedere direttamente con la messa in mora. Il problema è che l'avvocato non è al momento disponibile.

    Una tiritera davvero svilente. Evito di usare un linguaggio volgare solo perché verrebbe censurato, ma il mio stato d'animo è chiaro.


  • Super User

    Tecnicamente il tribunale è aperto, praticamente i legali si danno alla macchia nel periodo estivo.

    Se fosse di fiducia si sarebbe dato una mossa! Quando un personaggio abituato a giocare sui tempi e sulle lungaggini, vede che il legale di parte sta al gioco, ne trae vantaggio e si finisce sempre col sprecare solo soldi.

    Un esempi che faccio sempre è quello del cliente che per dare retta ai bisogni del legale, resta in giudizio, quando ci arriva, decenni. Farebbe prima a conseguire una magistrale in giurisprudenza, fare una specialistica nel diritto preferito ed abilitarsi al ruolo.


  • User

    L'ultima volta hai avuto ragione, spero per me che stavolta non sia così.