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    Acquisto casa da ente mediante acquisto diritto di prelazione

    Buonasera a tutti, ho fatto un'offerta di acquisto all'attuale inquilino di in immobile titolare del diritto di prelazione all'acquisto dell'appartamento di proprietà di un ente il quale girerebbr a me tale prelazione dietro corresponsione di una buonuscita.
    Tra gli incartamenti ricevuti c'era una comunicazione della cooperativa nata per gestire la vendita di urgenti lavori di ristrutturazione degli esterni con quota gravante sul mio futuro appartamento di 6.300 euro. Il socio della cooperativa al momento della comunicazione (e ancora oggi visto che sono ancora in attesa di accettazione della proposta) era ovviamente colui che sta vendendo a me la sua quota, quindi non io. L'agenzia mi ha assicurato che quella cifra, laddove dovuta visto che nessun prelatario ha intenzione di pagarla) rimane a carico della persona alla quale la comunicazione è stata fatta e, secondo loro, non tocca me. Il mio dubbio, però, nasce dal fatto che il mio primo passaggio sarà quello della cessione della prelazione con la quale io divento non proprietario ma inquilino fino al momento del roggito dell'immobile. Ovviamente anche a me è richiesta l'iscrizione obbligatoria alla cooperativa. Chiedo a questo forum se c'è rischio che tale cifra ricada poi su di me dato che non sto comprando ancora a titolo di proprietà, nel qual caso la legge starebbe dalla mia parte dato che tutto ciò che veniva deliberato col vecchio proprietario rimaneva a carico suo, ma che stia comprando per diventare inquilino con diritto di prelazione. Grazie per gli eventuali chiarimenti.


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    Quella dei 6.300 euro è stata risolta.
    Ora però è spuntata un'altra rogna e spero che qualcuno stavolta mi sappia dare una risposta...
    Ho fatto la proposta di acquisto offrendo esattamente quanto il proprietario chiedeva.
    Ancora non ho ricevuto risposta perchè la casa è abitata dalla figlia del proprietario che ora si è svegliata (nonostante abbiano messo in vendita la casa da luglio) e si è accorta che non avrebbe dove andare, non vuole tornare temporaneamente con i genitori e non ha tempo per trovare un'altra casa da acquistare dove più le aggrada....
    Siccome il roggito è previsto per il 15/12 essendo la casa di un ente ed io sto comprando ad un prezzo maggiorato comprensivo della buon'uscita per l'inquilino, avendo proposto esattamente quanto lui chiedeva e non potendo venire in possesso della casa per il 15/12, avrei diritto a ricevere il doppio della caparra?
    Mi è stato proposto di modificare i termini dell'acquisto nel senso che l'inquilino rogiterebbe direttamente dall'ente per poi rivendere a me dopo due mesi al prezzo pattuito oggi ma io perderei due mesi di tempo.
    Cosa posso fare per far pagare al proprietario i capricci della figlia e non a me che ho offerto esattamente quanto lui chiedeva?