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Dubbi su atto di transazione
Salve a tutti.
Ho una domanda in merito ad un atto di transazione: due eredi (nello specifico sorella e figlia) concordano un risarcimento in via stragiudiziale per la morte del congiunto.
Nell'asse ereditario ci sarebbe un altro figlio (irreperibile e con il quale non si hanno e non si vogliono avere contatti) che non partecipa alla trattativa (e, per inciso, non sa nemmeno ve ne sia una in corso): nell'atto di transazione viene indicato, oltre ai due nomi e le rispettive somme, che i due eredi che hanno richiesto il risarcimento, oltre all'altro figlio, sono le uniche legittimate a pretendere le somme concordate (ma le somme sono concordate solo per la figlia e la sorella).
Ovviamente con la firma dell'atto (fatta dalle due eredi che percepiscono l'indennizzo) si rinuncia ad ogni azione legale e si tiene indenne il danneggiante da azioni legali di terzi.
Se un giorno l'altro figlio decide di chiedere un risarcimento per la morte del padre, chi viene chiamato a rispondergli?
Con la firma di questo atto non ricadrebbe sulle due eredi l'onere di liquidare l'altro figlio?
Grazie a chi mi risponderà.
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c'è un vecchio detto latino che recita: "res inter alios acta tertio neque nocet neque prodest" : il terzo è estraneo agli accordi stipulati tra altre persone.