• User Attivo

    Di norma, il conduttore deve provvedere all'ordinaria manutenzione dei locali affidategli salvo diversi accordi.
    E altresì vero che il proprietario deve fornire locali idonei alla vita umana ed a norma come, di solito, è riportato sui contratti.

    E' una canna di nuova costruzione? Mai usata?


  • User Newbie

    La canna furmaria non è di nuova costruzione ed in passato non è stata mai utilizzata dai precedenti inquilini, che hanno abitato l'immobile per 9 anni. Grazie a entrambi.


  • Super User

    Le spese delle parti non a consumo, spettano al proprietario, salvo sentenza del tribunale.

    Non credo sia il caso di fare un processo per un danno minimo.


  • User Newbie

    La spesa sostenuta per rifare il comignolo non è irrisoria, tutt'altro. La colpa non è imputabile all'inquilino neanche se è stato materialmente lui ad accendere il fuoco? Sarei anche disposto a dividere le spese.


  • Super User

    Serve una perizia tecnica per valutare di chi sia la colpa, serve quindi un processo e le spese si compenseranno al 99%, ergo su 3000€ di processo, mi dica lei se le spese di rifacimento non sono irrisorie.


  • User Newbie

    Gli oneri sostenuti per la ricostruzione corrispondono ad euro 2.100. Devo fare un'aggiunta. Circa due settimane fa il conduttore ha firmato una scrittura privata con la quale si impegna a rimborsarmi la metà delle spese. Ora ha cambiato idea e pretende che io (privato) gli faccia una fattura, senza lui non paga nonostante alla scrittura privata sia stata allegata la fattura della ditta che ha eseguito i lavori. Ciò che posso fare è una semplice ricevuta simile a quella d'affitto ma lui si rifiuta di accettarla. L'accordo che ha firmato può essere utile ai fini del processo?
    Ora sono costretto a chiamare un avvocato perché io non ho intenzione di sobbarcarmi per intero le spese (spese che ovviamente ho già anticipato). Quale legale mi consigliate? Civilista, amministrativista o penalista?


  • Super User

    Bisogna vedere la scrittura privata.

    La faccenda è sempre la stessa, la spesa di per se non è dovuta, quindi serve la sentenza, che potrebbe facilmente dar ragione all'inquilino, bisogna valutare la scrittura privata che potrebbe non valere nulla dal punto di vista legale.


  • User Attivo

    Quello che è strano è che una canna fumaria si incendi al primo utilizzo.

    Di norma, le canne andrebbero collaudate e certificate prima della messa in funzione (anche se nessuno o quasi lo fa per le stufe legna). Se qualcuno ha certificato una canna difettosa, bisogna andare a pigliare lui e il costruttore per l'eventuale ricostruzione a regola d'arte ed in garanzia.

    Non vorrei che il conduttore avesse canalizzato i fumi dentro una canna di sfiato cappa vapori, quindi non idonea....


  • User Attivo

    conviene risolverla 50% e 50% ... giusto per ripristinare la canna e stare al caldo. Adendo le vie legali si spenderebbe molto di più, e non si risolverebbe nell'immediato.

    Io resto dell'idea che se la canna era nuova, solo un grave vizio di costruzione può farla incendiare... perché se non c'è fuliggine o creosoto (che si forma dopo ALMENO 20qli di legna bruciata) cosa brucia? Cemento? Acciaio?

    Aggiornaci, più che altro per evitare anch'io che mi pigli fuoco i camino!


  • User Newbie

    La canna fumaria (parliamo di un classico camino a legna) non era nuova ma è altrettanto vero che non è mai stata utilizzata dai vecchi inquilini che hanno abitato l'immobile per 9 anni. Di questo ne sono certo. Forse riesco anche ad ottenere una dichiarazione scritta dal precedente affittuario. L'attuale inquilino dice che la canna fumaria si è incendiata all'accensione del primo fuoco ma io come faccio ad esserne certo? E se l'avesse accesa altre volte? Va anche detto che all'arrivo dei vigili del fuoco c'era una quantità smisurata di brace sul piatto in ghisa.
    Pumino io voglio evitare l'avvocato e dividere le spese ma l'inquilino pretende di avere una fattura che io non posso fare. La ricevuta fiscale avrebbe dovuto chiederla alla ditta che ha eseguito i lavori ma lui all'inizio non voleva pagare niente ed è normale che la ditta abbia intestato la fattura per intero a me visto che sono stato io a pagare l'intero importo dei lavori.

    @Lokken said:

    quindi serve la sentenza, che potrebbe facilmente dar ragione all'inquilino
    Scusa ma non capisco. nel precedente messaggio hai scritto il contrario, cioè che in un eventuale processo le spese si compenseranno al 99%.

    @Lokken said:

    bisogna valutare la scrittura privata che potrebbe non valere nulla dal punto di vista legale
    Nell'accordo firmato da entrambi c'è scritto che esso costituisce parte integrante del contratto di locazione e che l'inquilino si impegna a corrispondere a titolo di risarcimento il 50% delle spese sostenute per la ricostruzione della canna furmaria e che il mancato pagamento di una o più rate dell’importo comporterà il recupero giudiziale dello stesso impregiudicato ogni ulteriore diritto.

    Una postilla. All'interno della canna fumaria che si è incendiata non c'era alcuna traccia di creosoto e fuliggine. Ovviamente alcuni punti erano neri per via dell'usura ma niente di riconducibile ad una cattiva manutenzione.


  • Super User

    Credo di essere stato chiaro, invece.

    Le spese di compensano, significa che nella ipotesi più plausibile sarete entrambi soccombenti.
    Non si vince una causa soccombendo al giudizio.
    Diciamo che è probabile che la ctu non abbia elementi per dare una certezza, in tal caso è facile che le spese siano compensate ed il proprietario paghi per intero il lavoro che spetta a lui.

    Poi bisogna vedere bene la documentazione, ma sulle parti fisse dell'abitazione l'inquilino non ha molto a cui vedere, soltanto in caso fortuito potrebbe perdere il processo.


  • User Newbie

    Ok, non avevo capito. E in che modo soccombe l'inquilino se io non avrò neanche un rimborso parziale?

    P.S. nel precedente messaggio ho riportato cosa è scritto nel documento firmato da entrambi.


  • Super User

    Per venir risarcito delle spese di giudizio bisogna vincere il procedimento al 100%, non avere elementi sufficienti, per dare una valutazione oggettiva, comporta una situazione di stallo che solitamente porta a non condannare nessuno.

    Si giudica con la compensazione e si cerca di sistemare le cose.


  • User Attivo

    Dai racconti fatti l'onere di sistemare sembrerebbe decisamente a carico del proprietario, infatti come ha giustamente detto criceto "I*l padrone dei locali però deve provvedere, quando affitta ad un nuovo inquilino a fornire gli impianti in ordine, quindi ad accertarsi che la canna sia pulita e pronta all'uso".
    *Se non ricordo male,poi, riguardo alle canne fumarie oggi esiste anche un obbligo di verifca biennale o cmq qualcosa del genere..Dal punto di vista processuale lo strumento idoneo al caso è l'Accertamento Tecnico Preventivo, che però è sempre consigliabile avviare dopo aver già fatto fare una perizia da un proprio consulente di parte per verificare l'opportunità di intrapenderla o meno.

    Sulle condanne alle spese processuali, invece, esclusi i casi di liti temerarie, restano sempra una roulette nei giudizi complessi..


  • User Newbie

    Far fare una perizia ora è impossibile perché la vecchia canna fumaria (ormai pericolante) è stata demolita qualche ora dopo che si è incendiata. Non poteva restare un buco nel tetto e per questo è stato tutto ricostruito.


  • User Attivo

    Ma quando si è incendiato il comignolo c'è stato l'intervento dei vigili del fuoco? In caso affermativo, potresti chiedere alla direzione provinciale una copia del verbale di accertamento delle cause, in modo da farlo analizzare da un perito e valutare se è possibile estrappolare elementi utili ai tuoi fini.