- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Sportello Impresa: dalla Partita Iva alle PMI
- Tetto regime minimi
-
Tetto regime minimi
Buongiorno a tutti,
ho aperto p.iva il 1° gennaio 2012 con il regime dei minimi ma da Gennaio 2014 ad oggi ho già emesso fatture per 30200 euro quindi sforando il tetto previsto dei 30.000 euro.
Visto che ormai il danno è fatto a cosa vado incontro?Grazie
Pier
-
Buongiorno
IL regime dei minimi va per cassa, dunque conta quanto incassa (non quanto fattura), se nel 2014 ha incassato piu di 30.000 euro e meno di 45000 da prossimo anno uscira ed andrà in regime ordinario, se gia da quest'anno supera i 45000 euro di incasso uscira da quest'anno e dovra anche pagare iva su tutte le fatture emesse in quanto si considera che esce proprio da quest'anno.
Controlli attentamente quanto ha incassato in quanto il regime dei minimi funziona per cassa (quanto ha effettivamente ricevuto dalle fatture emesse).
Un Cordiale Saluto
-
Grazie della risposta intanto,ho incassato effettivamente quanto ho fatturato,non c'è alcuna differenza tra quanto fatturo e quanto mi viene pagato...sbaglio qualcosa io?
-
Non sbaglia, se le hanno gia pagato tutte le fatture avra importo fatturato = importo incassato dunque dal prossimo anno sara in regime ordinario con tutti gli adempimenti del regime ordinario (e sono tanti).
E' stato un vero peccato in ogni caso uscire dai minimi per cosi poco, doveva seguire meglio la contabilita perchè è assurdo per 200 euro uscire dal regime dei miimi e dover subire una tassazione circa doppia (dal regime dei minimi al regime ordinario ci sono almeno 25-30% in piu di imposte forse anche di piu).
Mediamente la pressione fiscale nel regime dei minimi è 30% (inps compresa), nel regime ordinario circa 55-60% (inps compresa).
A mio avviso (mi perdoni per la sincerità) è un errore gravissimo non aver controllato la contablita prima e uscire dai minimi per soli 200 euro, purtroppo la contabilita va seguire con attenzione.
Un Cordiale Saluto
-
Come darle torto,purtroppo mi sono fidato delle persone sbagliate e di certo non ho controllato come avrei dovuto.
In maniera retroattiva non è possibile fare nulla?Se avessi fatto una fattura sbagliata di qualche centinaia di euro,diciamo 200, e l'azienda debitrice avesse per sbaglio pagato l'eccesso?
Non esiste una possibilità di questo tipo?
-
Buongiorno
L'unico modo che io sappia (non sono commercialista) di ridurre importo di una fattura gia emessa è l'emissione di una nota di credito (che riduce l'importo di una fattura gia emessa) ma la legge stabilisce i casi precisi nei quali è possibile farlo e non so se il suo caso rienta in uno di questi.
Deve chiedere ad un commercialista se nel suo caso è possibile emettere la nota di credito e lei dovrà entro il 2014 dovra rimborsare la cifra al cliente in quanto come gia detto i minimi vanno per cassa dunque conta solo cio che effettivamente incassa o paga ai fini del conteggio.
In ogni caso non le so dire se nel suo caso è ammessa la nota di credito in quanto la legge stabilisce i casi nei quali è possibile emetterla per rettificare una fattura gia emessa.
Un Cordiale Saluto
-
Mi informerò con un nuovo,non certo con il mio attuale,commercialista.
Nel frattempo approfitto fino all'osso delle sue competenze e le chiedo,visto che in realtà dovrei ancora fatturare per gli ultimi 2 mesi del 2014 altri 4-5000 euro a questo punto non ha senso posticiparli al 2015 ma piuttosto mi conviene incassarli subito giusto?
Se dovessi,l'ipotesi già l'avevo prima di questo fattaccio,chiudere la p.iva a dicembre dovrei comunque pagare di più alla chiusura o,visto che il regime ordinario si applicherebbe solamente per il 2015, non cambierebbe nulla per il 2014?
Grazie ancora per la gentilezza e la solerzia.
-
Se incassa fino a 44999 uscira dai minimi dal 2015 (dall'anno dopo) e dovra applicare iva in fattura ai suoi clienti, dunque a mio avviso è meglio che li incassa subito (che riceve il pagamento entro il 2014) anche perche i suoi clienti potrebbero non gradire il fatto che all'improvviso (dal 2015) gli addebita iva cosa che prima (nel 2014) essendo nei minimi non addebitava.
Anche se chiude partita iva non potra riaprire nei minimi, se chiude nel 2014 presentera il modello unico a giugno 2015 per i minimi con la tassazione classica dei minimi.
Purtroppo sono aspetti complessi da valutare col proprio commercialista in ogni caso una attivita che le ha prodotto questi fatturati dovrebbe essere sana dunque penso che chiudere per la paura di passare al regime ordinario non sia un buon motivo, piuttosto sarebbe da valutare di poter incrementare il fatturato in modo tale dal 2015 di poter cotninuare a lavorare mantenendo un discreto utile.
Un Cordiale Saluto
-
Per quanto sana non ha grossi sbocchi o,più che altro,opportunità di crescita per cui passare ad un regime ordinario con un incasso di 32-33000 euro annui ad una tassazione del 55-60% vuol dire guadagnare 15000 euro all'anno,certo, i conti non saranno esatti al centesimo ma mi sembra che non ci sia comunque una gran prospettiva.
E' stato prezioso,e ci tengo a ringraziarla per il servizio che per quanto puntuale e preciso andrebbe pagato,molto più di quanto non abbia pagato altre persone...
Grazie ancora.
-
Buongiorno
Le ho scritto che sono aspetti complessi da valutare in quanto deve considerare il discorso spese deducibili, se ha familiari a carico, mutui, acquisto di elettrodometici con la deduzione, ristrutturazioni puo portarle in deduzione nel regime ordinario abbassando notevolmente imponibile sul quale pagare le imposte dunque vanno valutate anche le eventuali spese sostenibili e che impatto sul reddito avrebbero.
Molte aziende ad esempio acquistano ufficio dove esercitano portandolo in deduzione come spesa aziendale o hanno persino la possibilita di scaricare le utenze domeniche dunque ci sono molti aspetti da valutare e capire il risultato finale quale sara.
In poche righe di forum non si possono fare proiezioni che avrebbero troppo variabili ma col suo commercilista puo valutare portando le utente domenistiche in deduzione (luca, gas, telefono), deducendo i costi auto e deducendo cio che è possibile alla fine a quanto ammonta la pressione fiscale reale (io le ho solo indicato una pressione fiscale teorica che non considera le spese deducibili).
Un Cordiale Saluto
-
@guadagnaeuro said:
Buongiorno
Le ho scritto che sono aspetti complessi da valutare in quanto deve considerare il discorso spese deducibili, se ha familiari a carico, mutui, acquisto di elettrodometici con la deduzione, ristrutturazioni puo portarle in deduzione nel regime ordinario abbassando notevolmente imponibile sul quale pagare le imposte dunque vanno valutate anche le eventuali spese sostenibili e che impatto sul reddito avrebbero.
Salve a tutti, scusate se mi intrometto, ma leggendo la richiesta di ilpier mi e' subito venuto in mente proprio il discorso spese da portare in deduzione... ad esempio, per soli 200 potrebbe acquistare qualche bene da portare anche al 50%... ad esempio uno smartphone nuovo di fascia media le permetterebbe di tornare sotto i 30.000 euro e non uscire dal regime dei minimi.
Non sono un commercialista ma da quel che sapevo dovrebbe essere cosi... mi sbaglio?
-
Buonasersa
Purtroppo ai fini del massimale per la permanza nel regime dei minimi contano SOLTANTO gli incassi dell'anno (nulla hanno a che vedere le spese col massimale nel regime dei minimi), persino se l'attivita è in perdita (se ha piu spese degli incassi) ed incassa piu di 30.000 euro fuoriesce dal regime dei minimi.
Saluti
-
Come ha spiegato correttamente guadagnaeuro l'ammontare dei costi non incide sul limite dei 30.000.
Anche io consiglio di valutare se ci siano i presupposti per emettere una nota credito, se questo fosse possibile chiaramente non dovrebbero essere poi incassati i 4/5000 euro ancora da fatturare.