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No...problemi con l avvocato che vedendo il mio interesse ha iniziato a dire che io non mi fido di lei ecc! Allora vedremo cosa farà da sola! Anche perché ogni volta che scrivevo all'avvocato non rispondeva mai...tutto quello che ho pensato ho dovuto cercare di capirlo dalle parole di un altro zio visto che l'avvocato non mi ha fatto visionare i fogli come le avevo gentilmente richiesto!
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Quando una persona si permette di tentare l'estorsione in questo modo, non si risponde con richieste, ma si invia una messa in mora con diffida ad adempiere entro 15 giorni, riguardante l'invio dei documenti comprovanti il credito. Se tali documenti sono pezzi di carta o non vengo inviati o inviano dei pezzi di carta e fotto, scatta subito il reato di estorsione con minacce. (in questo caso si necessita di un regolare contratto)
Inoltre il solo chiedere dei soldi senza contratto equivale ad autodenunciarsi per aver prestato opera di lavoro in nero ed è un reato d'ufficio.Quindi Fate la diffida e se non rispondono o lasciate perdere, oppure cosa che consiglio, ma è un operazione onerosa a cui bisogna dare seguito, si fa una denuncia/querela con istanza di punizione.
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grazie lokken, comunque...mi sono arrivate le fotocopie di questi "contratti"...premetto che sono impegnato in questi giorni e che quindi non li ho letti attentamente, ma dai questi fogli che mi sono arrivati, ho visto che:
- c'è un progetto fatto da un geometra del luogo.
- c'è un primo contratto firmato da mia zia e dall'impresa...ora per capire se è regolare o è solo un foglio senza valore ...dovrebbero esserci marche da bollo, ecc e dovrebbero questi fogli essere stati consegnati al comune, giusto? perchè nelle fotocopie non c'è nessuna marca da bollo, timbri di protocollo del comune ecc. (ora non so se negli originali ci sono)
- c'è poi il secondo contratto che inizia con una dicitura del genere "in riferimento al contratto ecc. ecc." fa un riassunto dei lavori previsti dal primo contratto, e poi prosegue con gli altri lavori e il costo di questi ulteriori lavori....alla fine di questo "contratto" c'è la parte che avrebbero dovuto firmare mia zia e la ditta...ma...almeno nelle fotocopie che mi sono state inviate NON c'è nessuna firma nè di mia zia...purtroppo anche in questo caso non so se le fotocopie sono state fatte prima delle firme, protocollo in comune ecc.
Un'altra cosa che ho notato è che nel primo contratto, la ditta aveva scritto la cifra dei lavori e poi ha scritto che IVA e ulteriori spese non previste nel contratto sarebbero state a carico di mia zia e c'erano poi scritti i tempi di pagamento. Nel secondo contratto invece non c'è questa dicitura...ma comunque rifacendosi al primo credo che anche in questo caso significhi al netto dell'iva. Quindi a questo punto vuol dire che l'iva era a parte (ma comunque, da quanto ne so per lavori di ristrutturazione l'iva è al 10% quindi anche considerando l'iva sull'intero importo non si raggiunge la cifra richiesta dalla ditta) e comunque...lui ogni volta che prendeva i soldi non emetteva le varie fatture di acconto.
Ultimo problema...come avevo detto, mia zia mi disse che aveva un foglio in cui la ditta firmava l'avvenuto pagamento degli acconti...e invece ieri per telefono le ho detto di prendere il foglio e indovinate un po'??? x:x non c'era nessuna firma...l'impresa scriveva solo a fianco a una tabella con le date dei pagamenti la scritta " PAGATO"..x la situazione quindi si complica!e quando le ho detto che ha sbagliato a non farlo neanche firmare...la sua risposta è stata EH A COSCIENZA SUA!...insomma...ragazzi qui parliamo di una persona ultra ottantenne, che tante cose non poteva saperle...che si è affidata al geometra e alla ditta del luogo...e che oggi purtroppo si è ritrovata quella lettera!
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Ho letto le prime righe e quindi ti fermo subito:
1 Il contratto deve obbligatoriamente essere firmato, l'assenza di firma olografa e non la sigla che potrebbe essere disconosciuta senza problema, comporta l'inesistenza del contratto.
2 Un contratto privato non deve essere necessariamente bollato con l'approvazione dei lavori da parte del comune, bisogna vedere dove si è andato ad operare. Quindi servirà la consulenza di un legale competente, se il vostro avvocato non ha detto niente, è da sostituire al più presto.
3 Se la persona è ultra ottantenne e oltretutto se ne esce con certe affermazioni, corri in procura e fai la denuncia per circoncisione di incapace.
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@Lokken said:
Ho letto le prime righe e quindi ti fermo subito:
1 Il contratto deve obbligatoriamente essere firmato, l'assenza di firma olografa e non la sigla che potrebbe essere disconosciuta senza problema, comporta l'inesistenza del contratto.
2 Un contratto privato non deve essere necessariamente bollato con l'approvazione dei lavori da parte del comune, bisogna vedere dove si è andato ad operare. Quindi servirà la consulenza di un legale competente, se il vostro avvocato non ha detto niente, è da sostituire al più presto.
3 Se la persona è ultra ottantenne e oltretutto se ne esce con certe affermazioni, corri in procura e fai la denuncia per circoncisione di incapace.
Se dipendesse da me non avrei mai scelto questo avvocato, in quanto già in passato ci sono stati problemi...purtroppo c'è chi si fida solo di questo avvocato!
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La ditta che ha eseguito i lavori, per procedere legalmente deve dimostrare che il credito sia fondato su prova scritta (ad esempio fatture, cambiali, assegni, buste paga, scrittura privata validamente stipulata ecc). In ogni caso qui si sta parlando di prestazioni d'opera eseguite (e male!) 10 anni fa. Se non ci sono state altre precedenti diffide scritte a mezzo raccomandata, il termine potrebbe essersi prescritto.
A mio avviso, questa lettera vuole solo "intimorirvi". Dubito che il loro avvocato procederà con un decreto ingiuntivo e men che meno con un'azione ordinaria. Ad ogni modo, potreste far visionare tutta la documentazione in vostro possesso da un vostro legale di fiducia per avere un parere più preciso (è necessario verificare il contratto, le date, le eventuali fatture ecc. ecc.)
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Grazie elisa, il problema è che l'avvocato c'è...ma non ha fatto nulla! Comunque la fine dei lavori c'è stata nel 2005...quindi sono 9 anni...non credo si possa parlare di prescrizione...o sbaglio? Inoltre non so se già in precedenza c'erano state richieste di pagamento...io non ne sono a conoscenza
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Sono terminati nel 2005, ma vi è prova? Potrebbero essee stati ultimati (e male!) dopo poco tempo dalla sottoscrizione del contratto ed essersi pertanto prescitti. Si, la prescrizione dei diritti rinvenienti da contratto è di 10 anni (prescrizione ordinaria).
P.s. da quanto tempo avete ricevuto la raccomandata? Se l'avvocato non ha ancora espresso un parere, cambiate avvocato. Anche solo per contestare quella diffida ad adempiere che ha ricevuto tua zia.
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Qui si sta parlando per congetture!
1 Dov'è il contratto?
2 Dove sono le fatture?
Il contratto che hai descritto non ha alcun valore, quindi non sappiamo quando vi sia l'inizio dei lavori e la fine. Figuriamoci se è stata registrata la relazione dell'ingegnere.
La fattura viene emessa a seguito del pagamento dei lavori e l'ultima fattura finisce con la chiusura, dove sono?
Qui si parla di tentata estorsione. L'avvocato anche nel torto assoluto potrebbe provare l'ingiunzione, a me è successo, e cliente ed avvocato sono andati a fare i conti in procura, tra qualche anno andranno in carcere.
Quindi qui i giochi sono presto fatti: dove sono i documenti? Non ci sono. Aspetto l'ingiunzione (che tanto per la cronaca è bella che scaduta, il termine massimo per ingiungere un credito è 3 anni, senza lettera A/R di messa in mora VALIDA, non il pezzo di carta che potrebbero presentare, l'ingiunzione non può essere richiesta e se dovesse essere accettata il giudice sarebbe responsabile come coimputato, a brave con la nuova riforma pagherebbe caro.)
Inoltre un procedimento per citazione, in questo caso, sarebbe ridicolo, senza la ben che minima fattura (quando manca 1 anno all'estinzione del presunto credito, sempre se tua zia dichiara che in quella data si siano fatti i lavori), sarebbe un alto-denuncia al fisco senza alcuna conseguenza reale.
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Buonasera a tutti. Vorrei fare una domanda a Lokken. Sei un avvocato? Immaginando già la risposta Ti chiederei di evitare di lanciarti in risposte che denotano una conoscenza superficiale della materia.
L'ingiunzione di pagamento può essere richiesto per crediti certi, liquidi ed esigibili, ergo mancando le fatture, non potrà essere richiesto.
Il termine di tre anni si riferisce alla prescrizione breve per azionare un diritto e nulla ha a che fare con il caso in esame.
Eljsa è stata più che esauriente.
E.
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Magari bastasse un qualsiasi pezzo di carta. A norma dell'art. 633 c.p.c. (come dice giustamente evaze), il credito deve essere certo, liquido (ovvero determinato nel suo ammontare) ed esigibile. Il giudice non emette un'ingiunzione di pagamento, inaudita altera parte (ovvero senza contraddittorio) se del credito vantato non si dà prova scritta, ma non una qualsiasi prova documentale.
Ad ogni modo, credete che il ricorso per decreto ingiuntivo sia esente da spese? Per recuperare la somma indicata da f87, il creditore deve anticipare il costo del contributo unificato (circa 300 euro), più marca da bollo, piu' anticipo spese all'avvocato. Ergo, il creditore sa di rischiare un'opposizione. Ecco perchè suggerivo ad f87 di far visionare la documentazione in suo possesso da un suo avvocato di fiducia per le valutazioni del caso.
Io, visti gli anni trascorsi ed i lavori eseguiti male (purtroppo pero' avrebbe dovuto contestarli anche con una semplice raccomandata), prenderei subito posizione, contestando per iscritto le richieste avanzate dal creditore, negando l'esistenza del debito e quant'altro dovesse emergere dalla documentazione.
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@Lokken said:
L'avvocato anche nel torto assoluto potrebbe provare l'ingiunzione, a me è successo, e cliente ed avvocato sono andati a fare i conti in procura, tra qualche anno andranno in carcere."
Inoltre un procedimento per citazione, in questo caso, sarebbe ridicolo, senza la ben che minima fattura (quando manca 1 anno all'estinzione del presunto credito, sempre se tua zia dichiara che in quella data si siano fatti i lavori), sarebbe un alto-denuncia al fisco senza alcuna conseguenza reale.
*L'avvocato potrebbe provare l'ingiunzione? *
E cosa significa?
Lokken: si dà prova di un credito, ed è il giudice che emette l'ingiunzione di pagamento, non l'avvocato.Lokken scrive: "Inoltre un procedimento per citazione"....
Ma che procedimento è? I procedimenti previsti dal c.p.c. sono : 1) procedimento ordinario di cognizione, 2) processo del lavoro; 3) procedimenti speciali (tra cui quelli sommari, in cui rientra il proced. di ingiunzione).
Quindi di cosa parli? Forse vorrai dire "atto di citazione"? E cosa c'entra?E mi fermo qui.
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Lasciamo perdere, non siete competenti in materia.
Se foste competenti, con un minimo di esperienza in tribunale, non dareste queste risposte, che risultano ridicole.
Sono stato chiaro a riguardo, voi parlate per documentazione facilmente riscontrabile in rete e sui testi. La realtà è tutt'altra cosa.
L'avvocato può intentare in qualunque caso un ricorso per ingiunzione, come succede nel 100% dei casi, il giudice legge il ricorso alla buona, quindi succede spesso che vengano emessi decreti basati sul niente.
Un ingiunzione ha una data di scadenza,** qui si denota la totale incompetenza**. Scaduto tale termine, in assenza di messa in mora entro il periodo di validità del credito, non potrà essere accettata dal giudice, anche se potrebbe accattarla e poi a seguito del richiamo ufficiale, annullarla successivamente.In un caso del genere i casi che sono stati elencati sono intangibili, qui potrebbero unicamente fare un procedimento per citazione, non altro.
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Caro Lokken, si da il caso che io faccia l'avvocato già da qualche anno, e pertanto frequenti con assiduità i tribunali.
Ciò che scrivi denota assoluta ignoranza in materia e soprattutto il mancato rispetto delle regole deontologiche degli avvocati, ovvero il dovere di competenza!!!! Il decreto ingiuntivo non ha una data di scadenza come il latte, ma, deve essere notificato entro 60 gg dalla data di deposito in cancelleria a pena di inefficacia. In ogni caso Ti pregherei per il futuro di non fornire indicazioni strampalate a chi confidando erroneamente sul tuo essere un esperto in materia chieda qualche consiglio sul forum, perchè potresti fare danni seri.
Inoltre mi corre l'obbligo di sottolineare che la circonvenzione di incapace è un reato, sulla circoncisione avrei qualche dubbio!
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Allora ragazzi innanzitutto grazie dell'interesse...allora vediamo un po'...io come ho detto qualche giorno fa ho ricevuto qualche fotocopia, ma sono un po' impegnato e non riesco a leggerli con attenzione però:
@eljsa said:
Sono terminati nel 2005, ma vi è prova?
Potrebbero essee stati ultimati (e male!) dopo poco tempo dalla sottoscrizione del contratto ed essersi pertanto prescitti.
C'è una lettera dell'impresa a mia zia e p.c. al geometra datata 23-2-08 con oggetto "In riferimento alla DIA 19/02/2004 prot.1238" in cui la ditta afferma di aver eseguito i lavori nei termini previsti da contratto e in cui affermava di non aver intenzione di fare ulteriori lavori altrimenti si tratterebbe di abuso edilizio. A tale lettera fa seguito una lettera di mia zia in cui si chiedeva alla ditta perchè non erano state effettuate delle opere e cioè:1. Mettere i finestrini agli infissi esterni;- Rifinire i gradini di una scala;
- svolegere le altre opere rimaste in parola
(non so il punto 3 a cosa si riferisce).
Per quanto riguarda rifinire la scala e mettere i finestrini mi sembra impossibile parlare di abuso edilizio...le "opere rimaste in parola" non so quali siano (ma credo sempre qualcosa del contratto).
Altri fogli di dichiarazione fine dei lavori non so se esistono, o se è stata solo un'annuncio orale ...ma quella di inizio lavori c'è stata.
@eljsa said:
P.s. da quanto tempo avete ricevuto la raccomandata?
Io l'ho saputo poco tempo fa (10-15 giorni)...ma la lettera so che è arrivata a fine agosto....l'avvocato in 3 mesi ha solo saputo dire di pagare!@eljsa said:
Se l'avvocato non ha ancora espresso un parere, cambiate avvocato. Anche solo per contestare quella diffida ad adempiere che ha ricevuto tua zia.
Se fosse dipeso da me...questo avvocato non avrebbe proprio avuto il lavoro...purtroppo non sono io a decidere!@Lokken said:
Qui si sta parlando per congetture!
1 Dov'è il contratto?
Dalle fotocopie che ho ricevuto pochi giorni fa come ho detto c'è un contratto firmato da mia zia e dall'impresa, ma non so se sia stato depositato perchè manca di marca da bollo, ecc. (però ripeto...io ho visto la fotocopia...nell'originale non so se ci sia. Poi c'è un secondo contratto dove addirittura mancano le firme (anche in questo caso io ho visto la fotocopia...l'originale non saprei).@Lokken said:
2 Dove sono le fatture?
La fattura viene emessa a seguito del pagamento dei lavori e l'ultima fattura finisce con la chiusura, dove sono?
Queste so per certo che mancano!@Lokken said:
Il contratto che hai descritto non ha alcun valore, quindi non sappiamo quando vi sia l'inizio dei lavori e la fine. Figuriamoci se è stata registrata la relazione dell'ingegnere.
L'inizio dei lavori è stato dichiarato, ho la fotocopia della dichiarazione di inizio lavori del geometra indirizzata all'ufficio tecnico del comune con la marca da bollo e firme di impresa, geometra e mia zia.@Lokken said:
Aspetto l'ingiunzione (che tanto per la cronaca è bella che scaduta, il termine massimo per ingiungere un credito è 3 anni, senza lettera A/R di messa in mora VALIDA,
Quindi senza aver emesso fatture, dopo 3 anni scadeva il termine?@Lokken said:
sarebbe un alto-denuncia al fisco senza alcuna conseguenza reale.
@evaze said:Il termine di tre anni si riferisce alla prescrizione breve per azionare un diritto e nulla ha a che fare con il caso in esame.
Quello che ho detto all'avvocato di mia zia...e lei ha detto che io l'ho stressata di email e telefonate (Email e telefonate a cui lei NON ha risposto).@eljsa said:
Ecco perchè suggerivo ad f87 di far visionare la documentazione in suo possesso da un suo avvocato di fiducia per le valutazioni del caso.
Io, visti gli anni trascorsi ed i lavori eseguiti male (purtroppo pero' avrebbe dovuto contestarli anche con una semplice raccomandata), prenderei subito posizione, contestando per iscritto le richieste avanzate dal creditore, negando l'esistenza del debito e quant'altro dovesse emergere dalla documentazione.Ma quando l'avvocato è incapace...
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Ciao Fc, allora premesso, se non ho capito male, che è l'impresa edile che sta richiedendo queste somme, mi sembra improbabile che richiedano un'ingiunzione di pagamento. Tuttavia ciò è ancora possibile, se i lavori fossero terminati nel 2005, o anche anteriormente, se fosse stato inviato un atto interruttivo della prescrizione. Mi sembrerebbe però più plausibile che procedano con un ordinario giudizio di cognizione.
In ogni caso, legittimata passiva della richiesta è Tua zia che evidentemente nutre piena fiducia nel suo avvocato, perciò non ti resta che aspettare e verificare quali siano gli ulteriori sviluppi.
Ti segnalo poi che senza vedere tutta la documentazione, è sempre difficile poter dare consigli in maniera approfondita.
E.
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Ciao evaze, innanzitutto grazie.
@evaze said:
Ciao Fc, allora premesso, se non ho capito male, che è l'impresa edile che sta richiedendo queste somme,
Hai capito perfettamente, l'impresa ha inviato una lettera in cui chiede 5600€, invece da come mi è stato raccontato alla cifra prevista dai contratti mancava solo il saldo di 1640€ che non era stato pagato perchè l'impresa non aveva effettuato correttamente (alcune opere)...purtroppo mia zia ha sbagliato perchè anzichè procedere per via legale, le opere sono state sistemate personalmente...quindi ormai non c'è da fare per questo...però non si capisce questi ulteriori 5600-1640=3960€ da dove escono fuori...l'avvocato di mia zia ha detto che nella lettera si fa riferimento a ulteriori opere senza contratto...ma...non è riuscito a farsi dare una documentazione che provasse tali opere! Il nostro intento era quello di saldare il debito di 1640€, ma l'impresa non vuole!
@evaze said:mi sembra improbabile che richiedano un'ingiunzione di pagamento. Tuttavia ciò è ancora possibile, se i lavori fossero terminati nel 2005, o anche anteriormente, se fosse stato inviato un atto interruttivo della prescrizione. Mi sembrerebbe però più plausibile che procedano con un ordinario giudizio di cognizione.
Purtroppo io di tutta questa storia ne so ben poco...ho visto la lettera del 2008 (leggi post precedente) in cui l'impresa affermava di aver concluso i lavori nei tempi prestabiliti, poi non so se ci sono state altre richieste di pagamento
@evaze said:In ogni caso, legittimata passiva della richiesta è Tua zia che evidentemente nutre piena fiducia nel suo avvocato, perciò non ti resta che aspettare e verificare quali siano gli ulteriori sviluppi.
La zia in questione è sorella di mia nonna...l'avvocato è conosciuto da anni da mio zio (fratello di mia madre e quindi nipote della zia a cui è arrivata la lettera) e quindi ha dato l'incarico a quest'avvocato che però a me non piace per niente...che avvocato è uno che non risponde mai a email e telefonate di un cliente e che poi telefona a mio zio per dirgli che IO L'HO STRESSATA? prima che io sapevo della situazione l'unica cosa che aveva saputo dire era che era meglio pagare che spedere soldi per una causa, dopo le mie email ha detto che lei già aveva verificato esistenza della p. iva, non emissione delle fatture ecc. allora perchè non l'aveva detto? perchè quando io (convinto dell'esistenza di fatture) ho fatto i calcoli della mora non mi ha detto GUARDA CHE LA FATTURA NON C'E' QUINDI NON SI POSSONO ACCUMULARE INTERESSI DI MORA?
@evaze said:Ti segnalo poi che senza vedere tutta la documentazione, è sempre difficile poter dare consigli in maniera approfondita.
E.
Questo purtroppo lo so...ma non ce l'ho neanche io! anche la lettera di richiesta pagamento, più volte richiesta all'avvocato...non mi è MAI stata inviata!
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Ho già detto che si parla per congetture, qui si danno informazioni non corrette affermando falsità che poi potrebbero essere persino vagliate.
Il contratto di opera necessita determinate formalità, quindi servirà una consulenza dettagliata.
Per grandi linee non posso aggiungere altro. Ovviamente la mancanza di fatture che l'avvocatuccio fresco di laurea, considera una normalità, sono una situazione gravissima se il contratto fosse regolare.
I documenti sono fondamentali per dare un giudizio e saperli leggere nel modo corretto vale altrettanto.
Stai certo che un avvocato non competente, si metterebbe d'accordo.
Di tuo non puoi fare nulla, unico modo per mettere bocca è dimostrare l'incapacità di tua zia di agire a livello legale.
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Per Fc87: se tua zia vuole attendere, che attenda. Ciò che ha ricevuto, per ora, è solo una diffida ad adempiere, non è detto che ad essa segua necessariamente un atto giudiziario. L'azienda creditrice vaglierà col proprio difensore di fiducia le possibilità di buone riuscita prima di attivarsi.Tu puoi fare ben poco, non essendo per legge legittima ad agire (altra cosa è se tu risulti comproprietaria dell'immobile). Da quanto hai riferito qui sul forum non hai alcun titolo, se non quello di consigliare a tua zia di attivarsi in modo più deciso (ad esempio spingendo l'avvocato, se non vuole cambiarlo, a contestare almeno formalmente. Ad ogni modo non è obbligatorio rispondere a mezzo racc, nè la mancata risposta pregiudica il buon esito di una eventuale controversia. Infine, tua zia non è incapace, men che meno potrebbe essere dichiarata tale per una sciocchezza simile: molto probabilmente, da persona adulta qual è ha compreso che una semplice raccomandata non merita per ora più di tanta attenzione.
Sii serena. Eventualmente, se ci saranno sviluppi concreti, aggiornaci.