• Super User

    Ho letto le prime righe e quindi ti fermo subito:

    1 Il contratto deve obbligatoriamente essere firmato, l'assenza di firma olografa e non la sigla che potrebbe essere disconosciuta senza problema, comporta l'inesistenza del contratto.

    2 Un contratto privato non deve essere necessariamente bollato con l'approvazione dei lavori da parte del comune, bisogna vedere dove si è andato ad operare. Quindi servirà la consulenza di un legale competente, se il vostro avvocato non ha detto niente, è da sostituire al più presto.

    3 Se la persona è ultra ottantenne e oltretutto se ne esce con certe affermazioni, corri in procura e fai la denuncia per circoncisione di incapace.


  • User

    @Lokken said:

    Ho letto le prime righe e quindi ti fermo subito:

    1 Il contratto deve obbligatoriamente essere firmato, l'assenza di firma olografa e non la sigla che potrebbe essere disconosciuta senza problema, comporta l'inesistenza del contratto.

    2 Un contratto privato non deve essere necessariamente bollato con l'approvazione dei lavori da parte del comune, bisogna vedere dove si è andato ad operare. Quindi servirà la consulenza di un legale competente, se il vostro avvocato non ha detto niente, è da sostituire al più presto.

    3 Se la persona è ultra ottantenne e oltretutto se ne esce con certe affermazioni, corri in procura e fai la denuncia per circoncisione di incapace.

    Se dipendesse da me non avrei mai scelto questo avvocato, in quanto già in passato ci sono stati problemi...purtroppo c'è chi si fida solo di questo avvocato!


  • User Attivo

    La ditta che ha eseguito i lavori, per procedere legalmente deve dimostrare che il credito sia fondato su prova scritta (ad esempio fatture, cambiali, assegni, buste paga, scrittura privata validamente stipulata ecc). In ogni caso qui si sta parlando di prestazioni d'opera eseguite (e male!) 10 anni fa. Se non ci sono state altre precedenti diffide scritte a mezzo raccomandata, il termine potrebbe essersi prescritto.
    A mio avviso, questa lettera vuole solo "intimorirvi". Dubito che il loro avvocato procederà con un decreto ingiuntivo e men che meno con un'azione ordinaria. Ad ogni modo, potreste far visionare tutta la documentazione in vostro possesso da un vostro legale di fiducia per avere un parere più preciso (è necessario verificare il contratto, le date, le eventuali fatture ecc. ecc.)


  • User

    Grazie elisa, il problema è che l'avvocato c'è...ma non ha fatto nulla! Comunque la fine dei lavori c'è stata nel 2005...quindi sono 9 anni...non credo si possa parlare di prescrizione...o sbaglio? Inoltre non so se già in precedenza c'erano state richieste di pagamento...io non ne sono a conoscenza


  • User Attivo

    Sono terminati nel 2005, ma vi è prova? Potrebbero essee stati ultimati (e male!) dopo poco tempo dalla sottoscrizione del contratto ed essersi pertanto prescitti. Si, la prescrizione dei diritti rinvenienti da contratto è di 10 anni (prescrizione ordinaria).
    P.s. da quanto tempo avete ricevuto la raccomandata? Se l'avvocato non ha ancora espresso un parere, cambiate avvocato. Anche solo per contestare quella diffida ad adempiere che ha ricevuto tua zia.


  • Super User

    Qui si sta parlando per congetture!

    1 Dov'è il contratto?

    2 Dove sono le fatture?

    Il contratto che hai descritto non ha alcun valore, quindi non sappiamo quando vi sia l'inizio dei lavori e la fine. Figuriamoci se è stata registrata la relazione dell'ingegnere.

    La fattura viene emessa a seguito del pagamento dei lavori e l'ultima fattura finisce con la chiusura, dove sono?

    Qui si parla di tentata estorsione. L'avvocato anche nel torto assoluto potrebbe provare l'ingiunzione, a me è successo, e cliente ed avvocato sono andati a fare i conti in procura, tra qualche anno andranno in carcere.

    Quindi qui i giochi sono presto fatti: dove sono i documenti? Non ci sono. Aspetto l'ingiunzione (che tanto per la cronaca è bella che scaduta, il termine massimo per ingiungere un credito è 3 anni, senza lettera A/R di messa in mora VALIDA, non il pezzo di carta che potrebbero presentare, l'ingiunzione non può essere richiesta e se dovesse essere accettata il giudice sarebbe responsabile come coimputato, a brave con la nuova riforma pagherebbe caro.)

    Inoltre un procedimento per citazione, in questo caso, sarebbe ridicolo, senza la ben che minima fattura (quando manca 1 anno all'estinzione del presunto credito, sempre se tua zia dichiara che in quella data si siano fatti i lavori), sarebbe un alto-denuncia al fisco senza alcuna conseguenza reale.


  • User

    Buonasera a tutti. Vorrei fare una domanda a Lokken. Sei un avvocato? Immaginando già la risposta Ti chiederei di evitare di lanciarti in risposte che denotano una conoscenza superficiale della materia.
    L'ingiunzione di pagamento può essere richiesto per crediti certi, liquidi ed esigibili, ergo mancando le fatture, non potrà essere richiesto.
    Il termine di tre anni si riferisce alla prescrizione breve per azionare un diritto e nulla ha a che fare con il caso in esame.
    Eljsa è stata più che esauriente.
    E.


  • User Attivo

    Magari bastasse un qualsiasi pezzo di carta. A norma dell'art. 633 c.p.c. (come dice giustamente evaze), il credito deve essere certo, liquido (ovvero determinato nel suo ammontare) ed esigibile. Il giudice non emette un'ingiunzione di pagamento, inaudita altera parte (ovvero senza contraddittorio) se del credito vantato non si dà prova scritta, ma non una qualsiasi prova documentale.
    Ad ogni modo, credete che il ricorso per decreto ingiuntivo sia esente da spese? Per recuperare la somma indicata da f87, il creditore deve anticipare il costo del contributo unificato (circa 300 euro), più marca da bollo, piu' anticipo spese all'avvocato. Ergo, il creditore sa di rischiare un'opposizione. Ecco perchè suggerivo ad f87 di far visionare la documentazione in suo possesso da un suo avvocato di fiducia per le valutazioni del caso.
    Io, visti gli anni trascorsi ed i lavori eseguiti male (purtroppo pero' avrebbe dovuto contestarli anche con una semplice raccomandata), prenderei subito posizione, contestando per iscritto le richieste avanzate dal creditore, negando l'esistenza del debito e quant'altro dovesse emergere dalla documentazione.


  • User Attivo

    @Lokken said:

    L'avvocato anche nel torto assoluto potrebbe provare l'ingiunzione, a me è successo, e cliente ed avvocato sono andati a fare i conti in procura, tra qualche anno andranno in carcere."

    Inoltre un procedimento per citazione, in questo caso, sarebbe ridicolo, senza la ben che minima fattura (quando manca 1 anno all'estinzione del presunto credito, sempre se tua zia dichiara che in quella data si siano fatti i lavori), sarebbe un alto-denuncia al fisco senza alcuna conseguenza reale.

    *L'avvocato potrebbe provare l'ingiunzione? *
    E cosa significa?
    Lokken: si dà prova di un credito, ed è il giudice che emette l'ingiunzione di pagamento, non l'avvocato.

    Lokken scrive: "Inoltre un procedimento per citazione"....
    Ma che procedimento è? I procedimenti previsti dal c.p.c. sono : 1) procedimento ordinario di cognizione, 2) processo del lavoro; 3) procedimenti speciali (tra cui quelli sommari, in cui rientra il proced. di ingiunzione).
    Quindi di cosa parli? Forse vorrai dire "atto di citazione"? E cosa c'entra?

    E mi fermo qui.


  • Super User

    Lasciamo perdere, non siete competenti in materia.

    Se foste competenti, con un minimo di esperienza in tribunale, non dareste queste risposte, che risultano ridicole.

    Sono stato chiaro a riguardo, voi parlate per documentazione facilmente riscontrabile in rete e sui testi. La realtà è tutt'altra cosa.

    L'avvocato può intentare in qualunque caso un ricorso per ingiunzione, come succede nel 100% dei casi, il giudice legge il ricorso alla buona, quindi succede spesso che vengano emessi decreti basati sul niente.
    Un ingiunzione ha una data di scadenza,** qui si denota la totale incompetenza**. Scaduto tale termine, in assenza di messa in mora entro il periodo di validità del credito, non potrà essere accettata dal giudice, anche se potrebbe accattarla e poi a seguito del richiamo ufficiale, annullarla successivamente.

    In un caso del genere i casi che sono stati elencati sono intangibili, qui potrebbero unicamente fare un procedimento per citazione, non altro.


  • User

    Caro Lokken, si da il caso che io faccia l'avvocato già da qualche anno, e pertanto frequenti con assiduità i tribunali.
    Ciò che scrivi denota assoluta ignoranza in materia e soprattutto il mancato rispetto delle regole deontologiche degli avvocati, ovvero il dovere di competenza!!!! Il decreto ingiuntivo non ha una data di scadenza come il latte, ma, deve essere notificato entro 60 gg dalla data di deposito in cancelleria a pena di inefficacia. In ogni caso Ti pregherei per il futuro di non fornire indicazioni strampalate a chi confidando erroneamente sul tuo essere un esperto in materia chieda qualche consiglio sul forum, perchè potresti fare danni seri.
    Inoltre mi corre l'obbligo di sottolineare che la circonvenzione di incapace è un reato, sulla circoncisione avrei qualche dubbio!


  • User

    Allora ragazzi innanzitutto grazie dell'interesse...allora vediamo un po'...io come ho detto qualche giorno fa ho ricevuto qualche fotocopia, ma sono un po' impegnato e non riesco a leggerli con attenzione però:

    @eljsa said:

    Sono terminati nel 2005, ma vi è prova?
    Potrebbero essee stati ultimati (e male!) dopo poco tempo dalla sottoscrizione del contratto ed essersi pertanto prescitti.
    C'è una lettera dell'impresa a mia zia e p.c. al geometra datata 23-2-08 con oggetto "In riferimento alla DIA 19/02/2004 prot.1238" in cui la ditta afferma di aver eseguito i lavori nei termini previsti da contratto e in cui affermava di non aver intenzione di fare ulteriori lavori altrimenti si tratterebbe di abuso edilizio. A tale lettera fa seguito una lettera di mia zia in cui si chiedeva alla ditta perchè non erano state effettuate delle opere e cioè:1. Mettere i finestrini agli infissi esterni;

    1. Rifinire i gradini di una scala;
    2. svolegere le altre opere rimaste in parola
      (non so il punto 3 a cosa si riferisce).
      Per quanto riguarda rifinire la scala e mettere i finestrini mi sembra impossibile parlare di abuso edilizio...le "opere rimaste in parola" non so quali siano (ma credo sempre qualcosa del contratto).
      Altri fogli di dichiarazione fine dei lavori non so se esistono, o se è stata solo un'annuncio orale ...ma quella di inizio lavori c'è stata.

    @eljsa said:

    P.s. da quanto tempo avete ricevuto la raccomandata?
    Io l'ho saputo poco tempo fa (10-15 giorni)...ma la lettera so che è arrivata a fine agosto....l'avvocato in 3 mesi ha solo saputo dire di pagare!

    @eljsa said:

    Se l'avvocato non ha ancora espresso un parere, cambiate avvocato. Anche solo per contestare quella diffida ad adempiere che ha ricevuto tua zia.
    Se fosse dipeso da me...questo avvocato non avrebbe proprio avuto il lavoro...purtroppo non sono io a decidere!

    @Lokken said:

    Qui si sta parlando per congetture!
    1 Dov'è il contratto?
    Dalle fotocopie che ho ricevuto pochi giorni fa come ho detto c'è un contratto firmato da mia zia e dall'impresa, ma non so se sia stato depositato perchè manca di marca da bollo, ecc. (però ripeto...io ho visto la fotocopia...nell'originale non so se ci sia. Poi c'è un secondo contratto dove addirittura mancano le firme (anche in questo caso io ho visto la fotocopia...l'originale non saprei).

    @Lokken said:

    2 Dove sono le fatture?
    La fattura viene emessa a seguito del pagamento dei lavori e l'ultima fattura finisce con la chiusura, dove sono?
    Queste so per certo che mancano!

    @Lokken said:

    Il contratto che hai descritto non ha alcun valore, quindi non sappiamo quando vi sia l'inizio dei lavori e la fine. Figuriamoci se è stata registrata la relazione dell'ingegnere.
    L'inizio dei lavori è stato dichiarato, ho la fotocopia della dichiarazione di inizio lavori del geometra indirizzata all'ufficio tecnico del comune con la marca da bollo e firme di impresa, geometra e mia zia.

    @Lokken said:

    Aspetto l'ingiunzione (che tanto per la cronaca è bella che scaduta, il termine massimo per ingiungere un credito è 3 anni, senza lettera A/R di messa in mora VALIDA,
    Quindi senza aver emesso fatture, dopo 3 anni scadeva il termine?

    @Lokken said:

    sarebbe un alto-denuncia al fisco senza alcuna conseguenza reale.
    @evaze said:

    Il termine di tre anni si riferisce alla prescrizione breve per azionare un diritto e nulla ha a che fare con il caso in esame.
    Quello che ho detto all'avvocato di mia zia...e lei ha detto che io l'ho stressata di email e telefonate (Email e telefonate a cui lei NON ha risposto).

    @eljsa said:

    Ecco perchè suggerivo ad f87 di far visionare la documentazione in suo possesso da un suo avvocato di fiducia per le valutazioni del caso.
    Io, visti gli anni trascorsi ed i lavori eseguiti male (purtroppo pero' avrebbe dovuto contestarli anche con una semplice raccomandata), prenderei subito posizione, contestando per iscritto le richieste avanzate dal creditore, negando l'esistenza del debito e quant'altro dovesse emergere dalla documentazione.

    Ma quando l'avvocato è incapace...


  • User

    Ciao Fc, allora premesso, se non ho capito male, che è l'impresa edile che sta richiedendo queste somme, mi sembra improbabile che richiedano un'ingiunzione di pagamento. Tuttavia ciò è ancora possibile, se i lavori fossero terminati nel 2005, o anche anteriormente, se fosse stato inviato un atto interruttivo della prescrizione. Mi sembrerebbe però più plausibile che procedano con un ordinario giudizio di cognizione.
    In ogni caso, legittimata passiva della richiesta è Tua zia che evidentemente nutre piena fiducia nel suo avvocato, perciò non ti resta che aspettare e verificare quali siano gli ulteriori sviluppi.
    Ti segnalo poi che senza vedere tutta la documentazione, è sempre difficile poter dare consigli in maniera approfondita.
    E.


  • User

    Ciao evaze, innanzitutto grazie.

    @evaze said:

    Ciao Fc, allora premesso, se non ho capito male, che è l'impresa edile che sta richiedendo queste somme,
    Hai capito perfettamente, l'impresa ha inviato una lettera in cui chiede 5600€, invece da come mi è stato raccontato alla cifra prevista dai contratti mancava solo il saldo di 1640€ che non era stato pagato perchè l'impresa non aveva effettuato correttamente (alcune opere)...purtroppo mia zia ha sbagliato perchè anzichè procedere per via legale, le opere sono state sistemate personalmente...quindi ormai non c'è da fare per questo...però non si capisce questi ulteriori 5600-1640=3960€ da dove escono fuori...l'avvocato di mia zia ha detto che nella lettera si fa riferimento a ulteriori opere senza contratto...ma...non è riuscito a farsi dare una documentazione che provasse tali opere! Il nostro intento era quello di saldare il debito di 1640€, ma l'impresa non vuole!
    @evaze said:

    mi sembra improbabile che richiedano un'ingiunzione di pagamento. Tuttavia ciò è ancora possibile, se i lavori fossero terminati nel 2005, o anche anteriormente, se fosse stato inviato un atto interruttivo della prescrizione. Mi sembrerebbe però più plausibile che procedano con un ordinario giudizio di cognizione.
    Purtroppo io di tutta questa storia ne so ben poco...ho visto la lettera del 2008 (leggi post precedente) in cui l'impresa affermava di aver concluso i lavori nei tempi prestabiliti, poi non so se ci sono state altre richieste di pagamento
    @evaze said:

    In ogni caso, legittimata passiva della richiesta è Tua zia che evidentemente nutre piena fiducia nel suo avvocato, perciò non ti resta che aspettare e verificare quali siano gli ulteriori sviluppi.
    La zia in questione è sorella di mia nonna...l'avvocato è conosciuto da anni da mio zio (fratello di mia madre e quindi nipote della zia a cui è arrivata la lettera) e quindi ha dato l'incarico a quest'avvocato che però a me non piace per niente...che avvocato è uno che non risponde mai a email e telefonate di un cliente e che poi telefona a mio zio per dirgli che IO L'HO STRESSATA? prima che io sapevo della situazione l'unica cosa che aveva saputo dire era che era meglio pagare che spedere soldi per una causa, dopo le mie email ha detto che lei già aveva verificato esistenza della p. iva, non emissione delle fatture ecc. allora perchè non l'aveva detto? perchè quando io (convinto dell'esistenza di fatture) ho fatto i calcoli della mora non mi ha detto GUARDA CHE LA FATTURA NON C'E' QUINDI NON SI POSSONO ACCUMULARE INTERESSI DI MORA?
    @evaze said:

    Ti segnalo poi che senza vedere tutta la documentazione, è sempre difficile poter dare consigli in maniera approfondita.
    E.
    Questo purtroppo lo so...ma non ce l'ho neanche io! anche la lettera di richiesta pagamento, più volte richiesta all'avvocato...non mi è MAI stata inviata!


  • Super User

    Ho già detto che si parla per congetture, qui si danno informazioni non corrette affermando falsità che poi potrebbero essere persino vagliate.

    Il contratto di opera necessita determinate formalità, quindi servirà una consulenza dettagliata.

    Per grandi linee non posso aggiungere altro. Ovviamente la mancanza di fatture che l'avvocatuccio fresco di laurea, considera una normalità, sono una situazione gravissima se il contratto fosse regolare.

    I documenti sono fondamentali per dare un giudizio e saperli leggere nel modo corretto vale altrettanto.

    Stai certo che un avvocato non competente, si metterebbe d'accordo.
    Di tuo non puoi fare nulla, unico modo per mettere bocca è dimostrare l'incapacità di tua zia di agire a livello legale.


  • User Attivo

    Per Fc87: se tua zia vuole attendere, che attenda. Ciò che ha ricevuto, per ora, è solo una diffida ad adempiere, non è detto che ad essa segua necessariamente un atto giudiziario. L'azienda creditrice vaglierà col proprio difensore di fiducia le possibilità di buone riuscita prima di attivarsi.Tu puoi fare ben poco, non essendo per legge legittima ad agire (altra cosa è se tu risulti comproprietaria dell'immobile). Da quanto hai riferito qui sul forum non hai alcun titolo, se non quello di consigliare a tua zia di attivarsi in modo più deciso (ad esempio spingendo l'avvocato, se non vuole cambiarlo, a contestare almeno formalmente. Ad ogni modo non è obbligatorio rispondere a mezzo racc, nè la mancata risposta pregiudica il buon esito di una eventuale controversia. Infine, tua zia non è incapace, men che meno potrebbe essere dichiarata tale per una sciocchezza simile: molto probabilmente, da persona adulta qual è ha compreso che una semplice raccomandata non merita per ora più di tanta attenzione.
    Sii serena. Eventualmente, se ci saranno sviluppi concreti, aggiornaci.


  • User

    @eljsa said:

    Per Fc87: se tua zia vuole attendere, che attenda. Ciò che ha ricevuto, per ora, è solo una diffida ad adempiere, non è detto che ad essa segua necessariamente un atto giudiziario. L'azienda creditrice vaglierà col proprio difensore di fiducia le possibilità di buone riuscita prima di attivarsi.

    Mia zia è ultra ottantenne...non è lei che decide...mio zio (fratello di mia madre e nipote di questa zia) conosce questo avvocato e quindi ci tiene che sia lei a difendere mia zia...comunque l'avvocato siccome dice che io l'avevo "stressata" (solo perchè volevo sapere cosa ne pensava delle mie ipotesi) aveva detto che dava le dimissioni, poi mio zio l'ha convinta a continuare e allora io ho detto che non avrei fatto più nulla...ieri mio zio a scritto a mamma dicendo che l'avvocato ha dato di nuovo le dimissioni perchè io ho continuato a chiamare lei e l'avvocato della controparte (cosa assolutamente NON vera!!!) e gli ha detto che l'avvocato della controparte per colpa mia ora ha chiesto oltre il pagamento dei 5600? richiesti nella lettera anche le spese...allora ...mi chiedo...ma quando fanno le richieste pensano a cosa fanno? spese di cosa? mica c'è stato un processo che si chiedono le varie spese per aver affrontato il processo!

    @eljsa said:

    Tu puoi fare ben poco, non essendo per legge legittima ad agire (altra cosa è se tu risulti comproprietaria dell'immobile). Da quanto hai riferito qui sul forum non hai alcun titolo, se non quello di consigliare a tua zia di attivarsi in modo più deciso (ad esempio spingendo l'avvocato, se non vuole cambiarlo, a contestare almeno formalmente.
    Lo so che posso fare ben poco non essendo titolare dell'immobile (l'unica proprietaria è la zia!)

    @eljsa said:

    Ad ogni modo non è obbligatorio rispondere a mezzo racc, nè la mancata risposta pregiudica il buon esito di una eventuale controversia.
    Forse hai frainteso le mie parole...intendevo dire che l'avvocato di mia zia non rispondeva alle MIE email e telefonate che le facevo per chiederle pareri!


    Ciò premesso...io non sono d'accordo nel pagare perchè secondo me non è giusto che mia zia paghi questa cifra solo perchè il muratore una mattina si è svegliato è andato dall'avvocato (trovando un avvocato che contrariamente a quello di mia zia ASCOLTA I SUOI CLIENTI) e gli ha detto di scrivergli una lettera di richiesta pagamento senza però dimostrare che realmente gli spettano quei soldi...!
    Ora se mio zio ha scritto che "al punto in cui siamo arrivati e visto che bisogna pagare" di telefonare all'avvocato della controparte per chiedere quanto vuole e modalità di pagamento...io non essendo d'accordo a pagare non mi abbasso a telefonare all'avvocato a farlo godere chiedendogli quanto vuole...quindi se vuole pagare dirò a mio zio di chiamare lui.
    Io invece proporrei a mia zia di mettere un nuovo avvocato...ma un VERO Avvocato che ci tenga a tutelare il proprio assistito!!!! a tal proposito...volevo sapere...qualcuno sa consigliarmi un BUON AVVOCATO nella zona di Locri (RC)?