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Ingiunzione di pagamento querelata in procura
Salve; il procedimento in questione è complesso, tenterò di spiegarvelo, vi chiedo qualche idea: Circa un anno fa mi veniva notificata un'ingiunzione di pagamento tramite poste in copia non conforme. Non conoscevo il richiedente. Suddetto documento portava correzioni a penna, quindi mi sono insospettito subito. L'ingiunzione era immediatamente esecutiva. Immediatamente ho dovuto "querelare in procura" per falso, non querela di falso al tribunale civile, (relativo al contratto che si vantava e la raccomandata spedita) e per aver ricevuto una notifica non conforme all'originale. Vista l'urgenza della faccenda decidevo di non affidarmi alla polizia giudiziaria e procedevo ad indagini private: Riscontravo falsità materiali multiple nella documentazione, falsità di tipo grossolano ( scrivevano un codice fiscale errato, che omettevano volutamente dall'ingiunzione; una residenza senza numero civico, dove nel d.i. generavano il numero civico; numeri di telefono errati; non presentavano alcun documento di identificazione nonostante obbligatorio da contratto). Come ho spiegato in querela, si rifacevano unicamente a nome e cognome. Falso ideologico in atto pubblico: il "contratto" portava datazione 6/2009 in ogni sua pagina, mentre nel d.i. si faceva riferimento a data 14/6/2009. (ora qui non ancora ben capito se la datazione certa sia indispensabile per ottenere D.I. , considerato che il d.i. cade in prescrizione e chissà come mai è stato emesso già prescritto). Si dichiarava che ero stato avvisato con raccomandata del giorno x/2010 quando la raccomandata portava una data di spedizione diversa, nominativo di spedizione diversa, in firma un nome leggibile diverso dal mio e con datazione 2009 (ovviamente priva di timbro postale). Quindi rilevavo anche impossibilità del giudice ad emettere un D.I. a quelle condizioni: (la prescrizione dei 3 anni l'ho già nominata. Qui si ha anche un evidenza di falso che non poteva non vedere o sanare.) Collocandolo in una possibile associazione a delinquere, o nel secondo ed ultimo caso: ha dichiarato anche lui il falso in atto pubblico, perchè lo stesso giudice dichiarava di aver visionato gli allegati. Premetto che in questo caso in procura dovrebbero scattare anche le indagini per riciclaggio, vista la mancanza della documentazione di riconoscimento obbligatoria e da tenere sempre aggiornata. Spero di aver descritto sufficientemente i fatti, e premetto di essere competente sia in diritto che nelle materie tecniche riguardo le indagini documentali: 1) Cosa si potrebbe fare in più per essere tutelati in questa situazione? 2) Ho fiutato una possibile corruzione per insabbiare tutto, cosa mi consigliate di fare se i tempi si allungano? (la denuncia è rivolta ad un pesce Molto Grosso, oggi siamo quasi ad 1 anno, il pm si è dato alla macchia, dai documenti presi in procura non si è ancora identificato nel procedimento) 3) Mi confermate che la questione descritta è in violazione dei diritti umani della proprietà (d.i. immediatamente esecutivo è un titolo di credito esigibile), e del giusto processo, nel primo caso perchè mi obbliga a pagare immediatamente, e nel secondo si vedrà se ci sarà mai? 4) l'eventuale prescrizione del reato (truffa giudiziaria ed estorsione) visto che si tratta di reato continuato sino a scadenza del d.i. , la prescrizione è a 17 anni, mentre gli altri si prescrivono come di norma? 5) qualsiasi consiglio è utile; Grazie