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Consigli sulla tipologia di società da costituire
Buongiorno a tutti,
ho un quesito da porre alla comunità che sino ad ora non ha avuto risposta nonostante i molti consulti avuti dai professionisti del settore (commercialisti).
Spero di postare la domanda nel posto giusto, se così non fosse chiedo scusa.Parto dalle basi "chi siamo":
siamo 4 amici e collaboratori che si conoscono e collaborano da diversi anni e operano nel settore informatico.
La compagine è composta dalle seguenti figure, di cui ometto i nomi per rispetto della privacy, e di cui riassumo schematicamente le caratteristiche:
Socio1
Qualifica: ingegnere iscritto all'albo
Posizione previdenziale: INARCASSA
Figura professionale: titolare di partita iva - libero professionista
Attività svolta/mansione: si occupa di sistemisticaSocio2 (situazione simile a "Socio1")
Qualifica: ingegnere iscritto all'albo
Posizione previdenziale: INARCASSA
Figura professionale: titolare di partita iva - libero professionista
Attività svolta/mansione: si occupa di programmazione e sviluppo softwareSocio3 (io)
Qualifica: nessuna iscrizione ad albo professionale o ordine
Posizione previdenziale: Gestione separata INPS
Figura professionale: titolare di partita iva - libero professionista
Attività svolta/mansione: mi occupo di programmazione e sviluppo softwareSocio4
Qualifica: nessuna iscrizione ad albo professionale o ordine
Posizione previdenziale: attualmente nessuna
Figura professionale: attualmente nessuna. Ex titolare di azienda che operava in un settore non inerente a quello informatico e si occupava della grafica per l'azienda di cui era titolare.
Attività svolta/mansione: si occuperà della graficaConoscendoci molto bene e avendo già collaborato per anni a vari progetti abbiamo pensato di "fonderci" in un'unica realtà.
L'idea è quella offrire ai clienti più servizi rispetto a quelli che possiamo offrire come singoli e fornire un'unico interlocutore.Capita spesso che i nuovi clienti, e a volte anche i clienti consolidati, chiedano di avere un unico referente e un unico interlocutore che si occupi di tutto quanto serve per portare a buon fine il progetto. Inoltre è difficile, se non impossibile in molti casi, poter proporre ad un cliente servizi di terzi.
Arrivo al quesito:
Considerando le figure professionali che ho citato all'inizio e considerando le seguenti necessità:
- Mantenere, per gli ingegneri, l'Inarcassa
- Convogliare tutti i clienti in un'unica realtà per offrire un maggior ventaglio di servizi
- Ogni socio mantiene (o apre nel caso di "Socio4") la propria partita iva fatturando quanto gli spetta alla "società". Ossia:
Se la "società" fattura al cliente finale 100 ? per un determinato progetto e
"Socio1" ha svolto il 10% del lavoro percepirà 10 ?, se "Socio2" ha fatto il 50% del lavoro percepirà 50 e così via.
Domanda:
Quale tipo di "società" è meglio costituire?
Ognuno di noi ha interpellato il proprio commercialista e, ovviamente, sono stati forniti pareri discordanti.
Sono state suggerite Associazioni Professionali, Società tra professionisti, cooperative a mutualità prevalente, srl e srls e "chi più ne ha più ne metta"
Ogni commercialista ovviamente ritiene che la propria risposta sia quella corretta ma a quanto pare ogni figura proposta ha dei pro e molti contro. Alcune sembrano anche irrealizzabili dato che si ha una situazione mista tra iscritti ad albo e non iscritti ad albo.A questo punto mi rivolgo a voi e vi chiedo un'opinione.
Quanto chiediamo è irrealizzabile o insensato? (se è così non siate troppo cattivi )
Se è fattibile cosa consigliate?Se servono maggiori dettagli o non sono stato chiaro ditemelo, rimedierò
Grazie a chi vorrà essere utile a noi e, allo stesso tempo, anche a coloro che si trovano nella nostra stessa situazione.
Luca