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Sito web di divulgazione e promozione corsi offline senza P.IVA (ritenuta d'acconto)
Buongiorno a tutti,
grazie innanzitutto a chi mi risponderà.
Sto realizzando un sito web per un'amica che si occupa di formazione per bambini.
Il sito avrà contenuti prevalentemente divulgativi, ma conterrà anche una sezione in cui promuovere i corsi che la mia amica tiene saltuariamente offline. Lei non ha P.IVA quindi emette solo ritenuta d'acconto.
La mia domanda è: in questo caso potrebbe incorrere in sanzioni? Mi chiedevo inoltre se fosse sufficiente pubblicare il suo codice fiscale o se è necessario aprire la P.IVA.
Grazie.
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Ciao Priscilla82,
il nodo della questione ruota intorno ai requisiti dell'"abitualità" e della "rilevanza" delle operazioni effettuate,
mi spiego meglio: Ai sensi del D.P.R. 633/1972 l'iva si applica, tra l'altro, sulle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nell'esercizio di un'impresa...
Quindi, in tal caso, sarà obbligatorio richiedere l'apertura di una Partita IVA.Cosa s'intende per esercizio di un'impresa?
Per esercizio di un' impresa s'intende sostanzialmente l'esercizio di un'attività economica abituale, sebbene non esclusiva.Pertanto, nel caso in cui un soggetto svolga un'attività economica abituale dovrà procedere all'apertura di una partita IVA e, in mancanza di tale adempimento, sarà esposto al rischio di essere assoggettato a sanzioni per omessa dichiarazione e versamento IVA.
QUANDO NON SI E’ OBBLIGATI AD APRIRE LA PARTITA IVA? Quando il soggetto svolge unicamente lavoro occasionale.
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Quindi, per rispondere con precisione alla tua domanda occorre sapere cosa intendi per "saltuariamente".**Per quanto riguarda gli obblighi contribuitivi, tale argomento merita un discorso a parte:
la Circolare INPS 6 luglio 2004, n. 103 ha chiarito che si è in presenza di lavoro occasionale (ai fini contributivi e non anche ai fini IVA) nel caso in cui l’attività sia limitata nel tempo (non superiore a 30 giorni nel corso dell’anno solare) e non venga superato il limite di reddito annuale di Euro 5.000,00.
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Ciao vincpic,
grazie innanzituto per avermi risposto. Per "saltuariamente" intendo workshop/incontri di circa due ore che lei riesce ad attivare solo se si raggiunge un numero minimo di persone. Parliamo di pochissimi incontri. L'anno scorso ne ha tenuti 3... Diciamo che nella migliore delle ipotesi ne organizzerebbe 10 all'anno e di sicuro rientra entro il limite di 5.000,00 euro
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Buonasera
Aprire un sito internet con finalita commerciale richiede la partita iva, non si possono aprire siti internet che "vendono" o "producono" o "possono produrre" guadagni senza esporre la partita iva, è un'attivita commerciale a tutti gli effetti e dunque richiede un inquadramento commerciale.
A nulla vale il discorso "ho pochi clienti" oppure "riesco a trovare pochi clienti", in negozio sotto casa pure che non vende nulla ha aperto la partita iva e inoltre ci sono casi su internet di sanzioni per attività con redditi inferiori a 3000 euro annuali in quanto l'attivita è stata giudicata commerciale e NON occasionale e dunque con necessita di inquadramento commerciale.
Le consiglio di informarsi sul nuovo regime forfettario che prevede il pagamento di tutte le imposte a % sul reddito dunque è un regime ottimale per chi invia una nuova attivita e non ha costi fissi.
Un Cordiale Saluto
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Potrebbe essere corretto quello che lei sta dicendo ma, nel caso prospettato da Priscilla, mi è sembrato di capire che il sito non dovrebbe produrre né vendere alcunché, avendo esclusivamente finalità promozionali.
Consiglierei di evitare l`apertura di una ditta individuale per pochissimi corsi da tenere annualmente.