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Grossi problemi fiscali residenza estero
Vorrei qualche consiglio su come muovermi per un problema intricato che non mi lascia ormai piu' dormire di notte.
Abito all'estero a Londra dal 1997 e svolto sempre un lavoro da dipendente presso una societa' locale di manutenzione macchine per ufficio, lavoro continuativo da allora fino ad oggi, stipendio normale per il lavoro svolto, sulla media di quelli italiani forse un po' piu' alto. Non ho nessun altro introito a parte lo stipendio e un conto di cui parlero' piu' avanti. Purtoppo non son un esperto di tassazione e fino a Maggio 2010 non mi sono mai iscritto all' AIRE (come tanti connazionali che sono ignari dell'obbligatorieta'), non mi sono mai posto il problema della tassazione, per mia ignoranza, ma ho appena letto i vari trattati sulle doppie imposizioni e scoperto che fino al 2009 avrei dovuto dichiarare i miei stipendi al fisco italiano anche se tassati alla fonte qui siccome non ero iscritto all'AIRE, ed usufruire poi della ritenuta d'imposta, cosa che non ho mai fatto, per ignoranza siccome pensavo che il solo fatto di lavorare a Londra da dipendente per una societa' inglese e abitando piu di 183 giorni all'anno qui mi avrebbe sollevato da tutti i doveri fiscali in italia anche se in Italia ho una piccola casa (non affittata e un piccolo terreno). Nel 2010 a Maggio poi ho portato la residenza in ambasciata. Mia moglie e' Inglese, lavora a Londra ach'essa e abbiamo una casa a circa 60Km fuori Londra (con mutuo acquistata nel 2011) per cui per confermare la residenza non fittizia dal 2010 in poi penso non ci siano problemi. Quello che mi preoccupa e' che prima del 2010, per ignoranza non ho mai fatto neanche la dichiarazione della mia casa intestata in italia e del terreno che ho, poi al CAAF mi hanno detto che avrei dovuto farla per la casa e i terreni, e l'ho fatta da allora iniziando dall'anno 2010 per il 2009, ma non includendo gli stipendi inglesi, per cui nessuna dichiarazione per gli anni 2008, 2007, 2006.....
Il fatto e' ancora di piu' aggravato dal motivo che ho anche un conto Online trading con una banca locale intestato a me e mio fratello (residente in Italia) a nome comune con azioni e fondi e mai dichiarato in Italia da mio fratello siccome lo gestivo tutto io da qui, e mio fratello sa a mala pena di questo conto, non ha mai fatto nessun bonifico o ritirato niente in 14 anni. Un conto non altissimo (equivalente a circa 50.000 ? in totale intestato a me e lui) dove posso provare tutti i trasferimenti (fatti tramite bonifico dalla mia banca) negli ultimi 14 anni che sia io che lui avremmo dovuto denunciare in Italia (io per lo meno fino al 2009). Tutta questa situazione e' nata dal fatto che volevo riportare questo conto in Italia sul conto di mio fratello, dopo aver letto per caso un articolo su un giornale che parlava del rientro di somme detenute all'estero da residenti fiscali in italia e non dicharate, e con cui si rischia di finire in carcere per riciclaggio e volevo avvalermi della nuova voluntary disclosure per mio fratello, ho scoperto la mia condizione e mi e' venuto quasi un collasso.
Non avendo mai presentato la dichiarazione per gli anni 1997 - 2008 compreso cosa potrei fare ? Andare da un avvocato fiscale in Italia e lasciare in mano tutto a lui ? La mia paura e' che se il fisco italiano viene a conoscenza di questo conto intestato a me e mio fratello mi farebbe pagare tutte le tasse arretrate sui miei stipendi anche se gia' pagate qui alla fonte, prenderebbe tutti i 50.000? piu' tasse sanzioni interessi che andrebbero magari a centinaia di migliaia di euro e sarebbe per me la rovina.
Potete dirmi cosa fare per favore ? A fine Agosto ritornero' in italia e vorrei iniziare a mettere a posto questa situazione tragica.
Grazie per le risposte
SalutiMauro
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Mi pare di capire che se già cosapevole di quello che devi fare. Si tratta di regolarizzare la situazione aderendo alla cd "voluntary disclosure" in corso di approvazione. Detto questo se vuoi continuare a stare all'estero sistema la tua posizione sposta la residenza all'estero e iscriviti all'AIRE.