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    Chiusura P.IVA e mancata fatturazione e varie

    Buongiorno a tutti,
    mando questo messaggio perchè sto vivendo una situazione un po' incasinata con la P.IVA e dopo un paio di consulenze sbagliate da commercialisti ahimè poco professionali, cerco mio malgrado di provare almeno in parte a evitare ulteriori pasticci.:o
    Spiegarvi non sarà la cosa più semplice, ma ci provo, se non altro perchè vorrei davvero riuscire grazie al vostro aiuto a trovare una soluzione.
    Andiamo con ordine.
    Ho aperto P.IVA a febbraio 2008 con il regime dei minimi Art. 1, comma 100, 344/2007 leggendo sempre questo forum e appoggiandomi a consigli/ indicazioni che venivano date sul nuovo regime di cui anche in AdE non sapevano dare troppe info.
    Ho lavorato come consulente per diverse aziende clienti abbastanza tranquillamente fino al 2011, quando ho avuto la bella pensata di affidarmi ad un commercialista perchè avevo dei problemi con la gestione del rimborso spese da parte di un cliente.
    Questo rimborso spese anticipate mi è costato parecchio, perchè a parte i diversi pasticci, ho scoperto tardi di avere sforato anche la soglia prevista dal regime dei minimi. Il problema è che nel 2012 ho emesso due fatture (in totale 3000 euro) come se fossi stata ancora nei minimi, mentre a quanto pare erano già da emettere nel regime ordinario.
    Questo il primo problema, cui non ho trovato soluzione neppure affidandomi ad altro commercialista per cui mi aspetto forti sanzioni ecc ecc.
    La domanda che invece io pongo a voi è riferita alla chiusura dell'attività.
    Dopo le vicissitudini di cui vi ho detto non ho più lavorato, nè emesso fatture.
    Al nuovo commercialista ho chiesto se fosse stato il caso chiudere l'attività o meno.
    La sua risposta: se non movimenti la P.IVA emettendo fatture puoi anche lasciarla aperta, non comporta alcun costo nè problema.
    Oggi di fronte al fatto che continuo a non lavorare e che non mi occorre lasciarla aperta, mi sento dire dall'AdE che non è vero che non comporta nulla tenerla aperta, ma che non solo devo chiuderla, ma che anche avrei dovuto compiere una serie di adempimenti (acconti e versamenti vari) come se l'attività fosse attiva.
    Io l'unica cosa che ho fatto è stato trasmettere la dichiarazione dei redditi. :arrabbiato:
    Il commercialista al mio chiedere se dovessi fare degli F24 a 0 euro mi ha risposto che non occorreva. Quindi altri pensieri.... insomma, ne riuscirò ad uscire?

    Ad oggi devo ancora

    • trasmettere l'UNICO 2014, pur non avendo fatturato
    • devo chiudere P.IVA e mi dicono in AdE che posso farlo solo telematicamente,
    • devo chiudere la posizione in INPS (Gestione separata)
    • devo rendere meno peggio possibile la situazione... Insomma, mi rivolgo a voi... che mi consigliate di fare?

    Non so se sono stata abbastanza chiara, ma se occorre vi fornisco ulteriori dettagli.

    Grazie mille in anticipo e confido davvero in un vostro suggerimento, a parte ovviamente quello che mi son detta già da sola (fatti furba la prossima volta :crying: ).... Il fatto è che pagare un professionista (o meglio più di uno) per essere in questa situazione fa stare ancora peggio.

    Ciao e buona giornata
    Lori


  • Super User

    Se si è iscritti alla gestione separata confermo che non vi sono versamenti inps minimali da effettuare in caso di assenza di reddito. In sostanza, non vi sono obbligatori versamenti di contributi come per la gestione commercianti / artigiani (anche in caso di redditi zero).
    A livello informativo, aggiungo inoltre che quando si chiude partita iva non occorre effettuare comunicazioni all'inps per chiudere la posizione alla gestione separata.
    Sicuramente anche se non ha fatturato occorre presentare il mod. Unico (anche se non ha altri redditi) e se non è più nel regime dei minimi occorrerà anche presentare gli studi di settore.
    Consiglio comunque di chiudere / far chiudere la partita iva se non la si utilizzerà proprio per evitare questi adempimenti che comunque sono obbligatori.