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    Parcella aggiuntiva nonostante patto di quota lite?

    Buongiorno a tutti.
    Lo scorso anno, a settembre, ho subito un grave incidente stradale a alla guida della mia moto in cui riportavo subamputazione della gamba destra.
    Ho dato in mano la pratica ad un avvocato che mi è stato consigliato da parenti durante il mese passato in ospedale, e a gennaio al primo brevissimo incontro con lui ho firmato una lettera di determinazione del compenso con patto di quota lite, purtroppo in buona fede e senza leggere attentamente.

    Solo arrivato il primo rimborso di danni materiali (moto e vestiti) mi son reso conto al momento di pagare gli onorari dell'avvocato di aver firmato altro rispetto a quello che avevamo concordato verbalmente, e ho quindi deciso di revocare il mandato all'avvocato per questa motivazione.
    Ovviamente se l'è presa e mi ha mandato una raccomandata in cui afferma che il patto di quota lite viene a decadere con la revoca dell'incarico e mi allega una notula per l'attività precedentemente svolta (indicata come assistenza stragiudiziale, senza dettagli di alcun tipo) in cui mi chiede una cifra esorbitante, superiore a tutto il rimborso ricevuto ad oggi dall'assicurazione e a mio avviso completamente ingiustificata, in quanto dall'incidente ad oggi ha solo mandato 1 (una) raccomandata alle assicurazioni di richiesta risarcimento a fine ottobre e mi ha brevemente assistito per la situazione inail in quanto l'incidente è avvenuto in pausa pranzo.
    A mia richiesta di documentazione in suo possesso infatti non ha potuto produrre nulla se non la prima raccomandata inviata da lui.

    Tutto il resto è stato fatto da me, compresa richiesta di rimborso danni materiali all'assicurazione, invio pratiche all'Inail ecc. In pratica oltre alla raccomandata iniziale si è limitato a darmi qualche consulenza su dubbi che avevo nel compilare i documenti e un paio di conversazioni telefoniche da non più di 2 minuti.

    È corretto questo ultimo comportamento, il chiedermi un pagamento per assistenza stragiudiziale nonostante sia stato firmato un patto di quota lite? E soprattutto, legale?
    Per quanto mi riguarda ritengo sia giusto e corretto pagare il dovuto (vivo secondo il pensiero di "non fare agli altri quello che non vorresti venisse fatto a te", e di conseguenza se è stato fatto del lavoro per me ritengo più che giusto pagarlo adeguatamente), ma questa mi sembra più un'estorsione per vendetta.
    Se questa parcella fosse legale, di certo non è dimensionata al suo operato, in quanto non ha mai avuto bisogno di far nulla. la colpa è completamente della controparte, ho il rapporto dei vigili che lo attesta e una lettera firmata dal conducente in cui riconosce la sua responsabilità, quindi non ha avuto neanche problemi di alcun tipo con l'assicurazione in quanto era chiara fin da subito la situazione.

    Come potrei muovermi nel caso in cui fosse legittimato a chiedermi questa somma? Ho letto che si può fare ricorso all'ordine degli avvocati, ma mi pare di aver capito che una volta esaminato il ricorso viene liquidato il compenso dall'orgine e subito emanato il decreto ingiuntivo nei miei confronti, e mi tocca pagare le spese anche di quello. È proprio possibile che solo per il fatto di essere avvocato ha tutto il ceppo di coltelli dalla parte del manico?
    Grazie in anticipo a chi mi volesse rispondere 🙂