• User

    Reverse charge su acquisti UE

    Ciao ragazzi,
    avrei un dubbio per quanto riguarda gli acquisti intracomunitari. Da quanto ho capito, comunicando al fornitore la propria partita IVA (in regime ordinario) riceverei la merce senza l'IVA del paese da cui acquisto e dovrei poi fare integrazione ed inversione contabile.

    Quello che non mi è chiaro è se questa operazione, in pratica, rende neutra l'imposta oppure dovrò versare l'IVA al 22% sui prodotti acquistati.
    Potreste darmi qualche delucidazione e (magari!) un riferimento normativo?

    Grazie in anticipo!
    L.


  • Bannato Super User

    Buongiorno

    Il reverse exchange fa si che iva si paga nel paese destinario della merce e non nel paese da cui proviene, dunque lei deve essere iscirtto al VIES (elenco aziende abilitate ad effettuare operazioni in Europa), dopo comunichera la sua partita iva al suo fornire che verifichera online se è abilitata ad operazioni di reverse exchange e le inviera la fattura senza iva.

    Sara poi lei a pagare entro il 16 del mese successivo iva allo stato italiano tramite f24 dunque iva la paga direttamente in italia e non nel paese dove ha acquistato la merce).

    Dovra presentare gli elenchi intrastat per le operazioni in reverse exchange.

    Ovviamente sia l'imponibile della fattura e sia iva pagata tramite f24 saranno dei costi deducibili.

    Un Cordiale Saluto


  • User

    Quello che avevo capito è che la fattura ricevuta dal fornitore intracomunitario sia da integrare con l'IVA all 22% e fare registrazione IVA sia in "vendita" che in "acquisto", rendendo neutra l'operazione... mi sembrerebbe strano se fosse diverso, in quanto invece di avere un credito IVA per la merce acquistata, avrei un debito IVA nei confronti dello Stato.. e da quel che ricordi, in Europa, vige il principio di neutralità dell'IVA.


  • Bannato Super User

    Buongiorno

    Ecco articolo che parla della neutralita dell'iva

    giorgiotave.it/forum/partita-iva-ditte-individuali-e-liberi-professionisti/215234-dubbio-su-autofattura-e-versamento-iva.html

    Ci sono differenze a secondo i regimi fiscali adottati.

    Le mando un Cordiale Saluto


  • User

    Grazie ancora 🙂 Si, che io ricordi nel regime dei minimi non puoi fare integrazione in quanto non si è soggetti IVA. In regime ordinario dovrebbe valere il principio di neutralità, per cui si dovrebbe fare integrazione e doppia registrazione. A conferma della mia interpretazione, attendo un intervento di un Dott. Commercialista.

    Grazie nuovamente,
    L.


  • Bannato Super User

    Buongiorno

    Le ho indicato la risposta di un Dottore Commercialista presente nel forum, a secondo i regimi fiscali si adotta una procedura differente (i minimi integrano il regime ordinario neutralizza con doppia reigstrazione), guardi il post che le ho indicato chiarisce il tutto.

    Un Cordiale Saluto


  • User

    La ringrazio. Questo thread conferma la mia ipotesi. In regime ordinario, vige neutralità e si effettua integrazione 🙂