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Come funziona la prestazione occasionale? chi paga la ritenuta d'acconto?
Ciao,
mi stò trovando in difficoltà con un cliente per cui dovrei fare un lavoro web circa la modalità contrattuale.Si tratta di un cliente estero che opera da poco in Italia (non conoscono ancora bene le legislazioni Italiane quindi credo che dovrò essere io a spiegargli cosa fare)
Sostanzialmente devo sviluppargli un sito web quindi credo che la collaborazione occasionale sia la migliore soluzione per pagare meno tasse possibili e poter contenere il prezzo.
Ma esattamente come funziona? Ho letto qualcosa online e mi sembra fare al caso mio:
- Meno di 5000 ? annui
- Meno di 30 giorni lavorativi
- Lavoro non subordinato
e fin quì sembra andare tutto bene con il lavoro che dovrei andare a svolgere...
Ho anche capito che il mio netto sarebbe l'80% mentre le tasse sarebbero il restante 20 % (correggetemi se sbaglio)
Mi sembra di capire anche che tale 20 % debbano versarlo loro allo stato italiano tramite la ritenuta d'acconto, è corretto?
Se avessi capito bene l2 mia domande sono le seguenti:
1) Esattamente cosa devono fare loro per versare tale ritenuta d'acconto allo Stato Italiano e far si che il mio lavoro non sia considerabile al nero?
2) Quel 20% di tasse da pagare allo Stato Italiano esattamente a che tassa fanno riferimento? E' una tassa specifica o cosa?
3) Eventualmente in tale contratto dovessi includere anche l'assistenza (ad esempio una giornata al mese di assistenza per un anno), ciò può rientrare in una collaborazione occasionale?
Grazie mille
Andrea
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Buongiorno,
se il cliente è estero e dunque non ha partita iva italiana, la ricevuta per prestazione occasionale che emetterà, non riporterà la ritenuta d'acconto.
In sostanza, in questo caso, incasserà direttamente il lordo (100%) poichè chi non è titolare di partita iva non può fungere da sostituto d'imposta.
Se, invece, il cliente estero si avvale comunque di una societa (filiale) italiana, con partita iva dunque, la ricevuta per prestazione occasionale riporterà la ritenuta d'acconto pari al 20% del lordo.
Tale importo sarà trattenuto e versato all'erario da parte del cliente.
Presentando la dichiarazione dei redditi, poi, sotto particolari condizioni di reddito, è possibile recuperare questa ritenuta d'acconto chiedendone il rimborso allo Stato se non risulteranno imposte da versare.
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@studionicola said:
Buongiorno,
se il cliente è estero e dunque non ha partita iva italiana, la ricevuta per prestazione occasionale che emetterà, non riporterà la ritenuta d'acconto.
In sostanza, in questo caso, incasserà direttamente il lordo (100%) poichè chi non è titolare di partita iva non può fungere da sostituto d'imposta.
Se, invece, il cliente estero si avvale comunque di una societa (filiale) italiana, con partita iva dunque, la ricevuta per prestazione occasionale riporterà la ritenuta d'acconto pari al 20% del lordo.
Tale importo sarà trattenuto e versato all'erario da parte del cliente.
Presentando la dichiarazione dei redditi, poi, sotto particolari condizioni di reddito, è possibile recuperare questa ritenuta d'acconto chiedendone il rimborso allo Stato se non risulteranno imposte da versare.Intanto ringrazio per la risposta,
mi vengono altri dubbi però: altrove mi è stato detto che in caso di clienti esteri dovrò essere io, tramite modulo F24, a pagare il famoso 20% del lordo (rivolgendomi poi ad un commercialista per vedere se è possibile recuperare un rimborso)...non capisco se tale affermazione sia in contrasto con ciò che mi stai dicendo te o se sostanzialmente è la stessa cosa.
Per cercare di essere più preciso aggiungo qualche dettaglio: il cliente è estero ma opera in Italia, si tratta di un ambasciata di un paese extracomunitario quindi in teoria lavorare per loro dovrebbe significare lavorare per un paese extracomunitario, il fatto è che non essendo un'azienda\attività commerciale non credo siano titolari di una partita iva...pertanto non sò proprio come comportarmi.
E' possibile farmi pagare il 100% del lordo e poi versare allo stato il 20% di tale lordo tramite modulo F24?
Grazie mille
Andrea