• User Attivo

    Web Design & C: Ateco e Legge libere Professioni NR

    Ciao a tutti,

    ho cercato nel forum e non trovo niente riguardo la legge sulle libere Professioni non Regolamentate (n.4 del 14/01/2013).

    Però vedo sempre più spesso siti web creati da chi riporta nel proprio sito la dicitura obbligatoria secondo la n.4 del 14/01/2013, cioè:
    *Attività professionale non regolamentata disciplinata ai sensi della Legge n. 4 del 14/01/13

    *Spesso si tratta di singoli professionisti, ma a volte anche di nuove associazioni professionali (previste dalla n.4) che fanno web design, web marketing e comunicazione.
    Inoltre è facile trovare online elenchi di professioni che possono entrare nella n.4 del 14/01/2013, che indichino anche il web design.

    **A questo punto mi chiedo: con quale codice Ateco? **
    Mi riferisco al classico web designer all in one, che deve fare anche del SEO e web marketing, e magari anche delle modifiche ai codici di programmazione.
    Ed ovviamente a chi non ha un reddito annuo tale da rendere conveniente un iscrizione a Cam Com & C.

    74.10.21 Attività dei disegnatori grafici di pagine web: il comm. mi dice che sarebbe impresa artigiana!

    62.01.00 Produzione di software non connesso all'edizione?

    Oppure bisogna nascondersi dietro una 62.02.00 Consulenza nel settore delle tecnologie dell?informatica...** con quali rischi?**

    Sperando che qno competente voglia fare chiarezza in merito, ringrazio e saluto.


  • User Attivo

    Buongiorno depi, non esiste una "categoria di rischio" o delle sanzioni precise per inquadramento errato (o almeno non mi risulta). Le uniche sanzioni che mi vengono in mente sono quelle per mancata iscrizione al Registro Imprese (dovrebbe essere di 50 euro circa se non erro, non so se poi aumenta per reiterazione) e sanzioni previdenziali (quindi potrebbe essere richiesta l'iscrizione pregressa alla gestione commercianti/artigiani).
    Mai viste comunque sanzioni per tali comportamenti.
    Saluti


  • User Attivo

    Grazie Emmi...quindi in modo implicito mi confermi la terza che ho detto, senza alternative?!


  • User Newbie

    Ciao depi,
    sono interessato anche io all'argomento (vedi il mio post aperto in questa sezione), oltretutto non sapevo nemmeno delle Libere Professioni non Regolamentate.
    Rimango sintonizzato in attesa di ulteriori delucidazioni sui corretti codici ATECO 😉


  • User Attivo

    Ciao Fabietto82, purtroppo come vedi di risposte si fa fatica ad ottenerne!

    Non solo qui...il mio comm. non solo manco si era posto il problema del mio caso vista la nuova legge...ma nemmeno sapeva delle regole che impongono la dicitura su sito/carta intestata/etc...ora sta avvisando i suoi clienti (di altri settori)!!

    Se hai appena aperto p.iva ti consiglio la terza che ho detto (**62.02.00)..**a meno che tu non sia certo di fatturare almeno 20.000/anno e allora forse potrebbe essere conveniente inquadrarti come artigiano.

    Certo che considerata la nuova legge sarebbe bello "mettersi a posto"...


  • User Attivo

    Non esiste una risposta univoca, bisogna capire di che genere di attività si tratta:

    1. il codice ateco è un codice statistico, avere un certo codice non equivale a individuare un'attività come di servizi, artigiana, professionale, o altro. Facciamo l'esempio di una società che offre consulenza informatica con dipendenti consulenti: si tratterà di attività di impresa (servizi), ma il codice ateco potrà essere il 62.02.00. La discriminante è l'attività che viene svolta. A tal proposito ricordo come spesso faccio la differenza tra impresa e lavoro autonomo/professione, che risiede prevalentemente nell'elemento "intellettuale" rispetto al capitale inteso come mezzi (di ogni genere) per lo svolgimento dell'attività e raggiungimento del risultato.
    2. è difficile distinguere tra attività professionale e di impresa in determinati casi;
    3. il fatto che una Camera di Commercio consideri una attività come artigianale o di servizi non implica che ciò avvenga in un'altra provincia, o anche nella stessa Camcom da funzionario a funzionario; sicuramente però i precedenti possono avere un peso.
    4. non esiste la "convenienza" ad inquadrarsi in un determinato modo: in caso di dubbi bisogna sempre informarsi prima presso la Camera di Commercio competente.

    Saluti


  • User Attivo

    Grazie emmi,

    non discuto assolutamente 1 e 2, anche se qui stavamo parlando di singoli, non di aziende.

    Confermo la 3, anche se il problema non è come Cam Com considerà un'attività...come minimo professionista, per quanto ne so Cam Com manco sà che esisto! Il problema è come INPS considerà un'attività (ad es. qui da noi la **74.10.21 **è considerata impresa artigiana, e non accetta altro).

    Sulla **4 **non concordo: un minimo professionista paga INPS in base al reddito effetivamente realizzato (quindi se fattura 10.000 paga per quelli); un minimo artigiano deve comunque pagare un minimo annuo di INPS (mi sembra 3600 euro?!). Inoltre se vai a Cam Com stai sicuro che ti consigliano l'iscrizione a Cam Com!!

    Ciao