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    50 Anni di Autorità Portuale a Civitavecchia. Il porto festeggia

    Il Presidente Pasqualino Monti guarda al futuro senza dimenticare il passato, e organizza la “festa di compleanno” della sua autorità portuale

    Si è svolta ieri, presso la sala conferenze dell'Autorità Portuale a Molo Vespucci, la manifestazione "Dal Consorzio all'Autorità Portuale: 50 anni di storia", organizzata dall'Authority in occasione del cinquantesimo anniversario della costituzione del Consorzio Autonomo per il Porto di Civitavecchia, poi soppresso con la legge di riforma 84/94, che istituì le autorità portuali.

    L'iniziativa, dopo il saluto del Comune di Civitavecchia, è stata aperta da Raffaele Meloro, secondo e ultimo presidente del CAP dal 1974 al 1996. A seguire, il segretario generale di Molo Vespucci Maurizio Ievolella ha illustrato la situazione attuale dello scalo, mentre il presidente della Compagnia Portuale Enrico Luciani ha ripercorso gli ultimi decenni dal punto di vista dei lavoratori portuali. A conclusione dei lavori il presidente dell'Autorità Portuale Pasqualino Monti, ha parlato delle trasformazioni in essere e dei progetti futuri.

    Un'Autorità portuale che guarda al futuro, ma senza di dimenticare il proprio passato. Questa la linea guida del presidente Pasqualino Monti e del segretario generale Maurizio Ievolella, emersa dal convegno per i 50 anni dell'istituzione dell'ente.

    “Dal Consorzio all’Autorità Portuale’’. Cinquanta anni di storia, di crescita, di lavoro e di conquiste per un porto che ha vissuto i cambiamenti e ha saputo cogliere le opportunità, anche tra mille difficoltà. Il tutto alla presenza di moltissimi lavoratori, addetti ai lavori e studenti, e la mostra documentale visitabile fino 6 dicembre (10-12 e 15-17, prenotando ai numeri 0766/366272 oppure 329/8606746), sono stati promossi con quest’ottica: quella di ricostruire un percorso lungo 50 anni, guardando anche al futuro. Da qui la presenza, tra gli altri, l’ex direttore amministrativo ed ex segretario generale Luciano Mocci, l’ex presidente Francesco Nerli, Enrico Luciani, numero uno della Cpc (che oggi conta oltre 450 lavoratori fissi), il segretario generale Maurizio Ievolella e, ovviamente, il presidente Pasqualino Monti. È stato lui a sottolineare come Civitavecchia sia oggi la porta principale del secondo mercato di consumo d’Italia, ovvero Roma e del 5° mercato europeo. Uno scalo che può contare su fondali come nessun altro porto e su un’importante area retroportuale da 5000 metri quadrati. «L’obiettivo per i prossimi anni - ha spiegato - dopo essere diventati il porto numero uno per le crociere, è quello di aggredire il settore delle merci, per arrivare tra una decina di anni a movimentare quegli 800 mila teus che porteranno occupazione per la città».

    Fonte: Civonline