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    SERVITU' DI PASSAGGIO: esiste una regolamentazione?

    Buongiorno,
    vorrei sottoporvi la seguente questione:
    L?accesso alla casa dei miei genitori (e di loro proprietà) costituisce servitù di passaggio per i vicini in quanto un tempo entrambe le abitazioni facevano parte di un?unica proprietà.
    Tutta la proprietà apparteneva al mio bisnonno che divise il tutto tra i miei genitori e altri parenti (appunto gli attuali vicini).
    Con questa suddivisione i miei ottennero la proprietà dell?accesso e gli altri ottennero ovviamente la servitù di passaggio in quanto non avevano altro modo per accedere alla proprietà. (il tutto fu istituito a titolo gratuito in quanto i miei non percepiscono nessun indennizzo..)
    Questo però risale a molti anni fa, quando i vicini non avevano altri accessi e quando la loro abitazione includeva una sola famiglia.
    Con il tempo hanno aperto un accesso diretto sulla loro proprietà e le famiglie dell'unità abitativa avente diritto di passaggio sono diventate 2.
    Nonostante da anni abbiano questo accesso esclusivo, continuano ad usufruire della servitù di passaggio nella proprietà dei miei genitori.
    Il fatto è che, d?accordo con i vicini, per rendere più sicure entrambe le proprietà, i miei genitori hanno appena installato un cancello automatico.
    Hanno fornito ai vicini chiavi e telecomandi quindi non gli hanno certo impedito il transito.
    I miei genitori hanno peccato di ingenuità e confidando nella buona fede dei vicini, hanno commesso l?errore di non discutere preventivamente di utilizzo, costi ecc.
    I vicini utilizzano la servitù di passaggio continuamente. Questo significa che in una giornata, l?automazione del cancello viene attivata per innumerevoli volte e tutto l?impianto elettrico e il relativo consumo di elettricità è ovviamente a carico dei miei genitori.
    Così come a carico dei miei genitori sono costruzione cancello, manutenzione e non meno onerosa anzi, la tassa del passo carraio (in quanto l?accesso è su una strada provinciale).
    In pratica i miei pagano per un servizio di cui i vicini godono più di loro stessi, visto il continuo viavai di mezzi.
    Concludendo:

    •  questa servitù di passaggio risale a tempi in cui i vicini *non avevano accesso in altro modo alla loro proprietà*, se non passando dalla proprietà dei miei genitori.
      
    •  quando venne concessa era destinata ad una sola famiglia, ora le famiglie sono due e le persone automunite che ne usufruiscono sono ovviamente aumentate.
      

    Questo non cambia nulla o in qualche modo il modificarsi della situazione nel corso del tempo, potrebbe mettere i presupposti per regolamentare questa servitù?
    Può essere richiesta una sorta di indennizzo? o almeno si può contare sulla condivisione di alcune spese?
    Hanno iniziato a parlare della questione e i miei genitori hanno fatto presente che, avendo i vicini un accesso esclusivo, si aspettavano che l?utilizzo della servitù diminuisse soprattutto ora che le spese del passaggio (legate a costruzione cancello, mantenimento ed elettricità) sono ovviamente aumentate e tutte a carico loro. I vicini sostengono di non voler rinunciare in alcun modo alla servitù anche perché, qualora un giorno decidessero di vendere, il fatto di non avere servitù di passaggio potrebbe svalutare la casa. Per i miei genitori il fatto in sé di concedere la servitù non costituisce un problema ma vorrebbero in qualche modo regolamentarla o almeno avere diritto a un qualche indennizzo.
    Credo che chiarire le cose sarebbe opportuno anche in vista di un futuro in cui una delle due proprietà potesse essere venduta.
    Grazie per una Vs consulenza.
    Clarice