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    la mastoplastica additiva

    È l?intervento di chirurgia al seno , diventato oggi di routine, che consiste nel posizionare all?interno del seno una protesi specifica, adatta per materiale e volume, con lo scopo di eliminare le varie anomalie per difetto di volume, di posizione, di forma. Storicamente si ritiene che la prima mastoplastica additiva venne realizzata in Germania nel 1895, utilizzando però come protesi del grasso autologo , invece di quello di silicone, mentre il primo intervento con l?uso del silicone è del 1947. Da allora gli studiosi hanno individuato materiali compatibili sempre più sofisticati e sicuri in grado di soddisfare al meglio le esigenze delle donne. Le protesi mammarie non sono standard, ma sono disponibili in una vasta gamma differenziandosi in misura, diametro e proiezione. La loro peculiare differenziazione sta nella caratteristica del loro profilo che può essere basso o alto. Le protesi a basso profilo sono più piatte, mentre quelle ad alto profilo, particolarmente indicate nei casi di insufficiente sviluppo della ghiandola mammaria, sviluppano la loro caratteristica rotondità verso l?alto. Anche la forma , come la loro grandezza , piò essere estremamente variabile. Il ricorso ad un tipo di protesi piuttosto che ad un altro dipende dalla conformazione del seno della paziente, dalle sue future aspettative e dalla finalità stessa dell?intervento. Le suddette protesi vengono inserite attraverso interventi di chirurgia secondo tre diverse tipologie: periareolare ( incisione semilunare situata nella metà inferiore dell?areola ); sottomammaria ( incisione posta esattamente nel solco sottomammario per rendere meno visibile l?esito cicatriziale); ascellare (prevede un?incisione cutanea sotto l?ascella in una posizione in cui la piega naturale tende a nascondere le tracce dell?intervento. ) visita il sito paololucciolichirurgiaplastica.it mastoplastica additiva arezzo pisa prato lucca