• User Attivo

    Dubbi regime minimi attivita ecommerce

    Mi scuso anticipatamente per la lunghezza del post ma chiedo se perfavore potete intervenire in quanto ritengo siano sollevati dubbi su tematiche importanti in quanto molto comuni a chi intraprende attività di ecommerce.Grazie anticipatamente.
    Salve a tutti mi chiamo Alessandro e ho 40 anni,ho aperto p.iva in gestione separata nel 2011 e poi nel 2012 sono passato in gestione ordinaria e avrei bisogno di alcune delucidazioni riguardo al regime dei minimi.
    Avendo 40 anni posso rientrare nel regime minimi?
    Svolgoattività di editoria digitale, vendo libri elettronici (ebook) il regimeiva è ordinario al 21 %.
    Il mio commercialista mi ha inquadrato nel regime dei minimi perché rispetto i vari criteri.
    Pongo alcune domande per farmi ulteriore chiarezza.

    1)Nel regime dei minimi quando emetto fatture uguali o maggiori di 77,47 euro devo apporre marca da bollo, avendo un sistema elettronico che gestisce le vendite le fatture vengono inviate via email, come faccio per mettere le marche da bollo? Ho sentito con l' agenzia entrate che ci sono le marche digitali ma si possono richiedere per un minimo di 2500 euro, numero molto superiore a quello che emetto in quanto al costo di 2 euro a marca sono 2500 fatture mi sembra qualcosa di spropositato.. ho capito forse male io, potete spiegarmi ed eventualmente indicarmi alternative?

    2)Il mio commercialista mi ha fatto fare il "Vies" io vendo direttamente i miei
    libri solo in italia ma li distribuisco anche in una catena di librerie online nelle quali possono essere acquistati da chiunque, nel caso i miei prodotti siano acquistati da clienti al di fuori della comunità europea per me è un problema ai fini di rimanere nei minimi?
    Faccio presente che comunque io poi fatturo a questi distributori che hanno sede o in italia o comunque nella comunità europea.
    Per quanto riguarda invece gli acquisti posso acquistare fuori anche fuori dalla comunità europea senza perdere il diritto del regime dei minimi?

    3)Comerequisito per stare nei minimi c'è il divieto alla cessione all'esportazione, cosa significa?
    Per cessione all'esportazione si intende vendita fuori dall'unione europea? o cessioneall'esportazione è considerata anche ad esempio la vendita ad un cliente francese?
    Che differenza c'è tra cessione all'esportazione e transazione intracomunitaria?
    Posso vendere nella maniera descritta nel punto 2 ossia comunque io fatturo sempre ad aziende italiane o comunitarie, sono loro che poi vendono i prodotti e teoricamente può acquistarli anche qualcuno che non è nella comunità europea senza perdere diritto ai minimi?

    4)Come criterio per il regime dei minimi non devo avere collaboratori.
    Cosa si intende per collaboratori?
    Io sono una ditta individuale e ci sono solo io a lavorare, senza di me impossibile che la ditta funzioni, lavorando in rete chiaramente pubblicizzo i mie prodotti in altri siti che espongono dei banner che portano ai miei prodotti, internet funziona così, pago ogni tanto chi mi porta clienti che poi acquistano nel mio sito, è il sistema dell'affiliazione online, a volte ho bisogno di farmi spiegare come si usa un software da qualcuno che ne è esperto e lo pago per spiegarmi come si usa, questi sono considerati collaboratori?
    Facendo l'editore pubblico libri dei quali ho i diritti perché mi sono stati ceduti dagli autori, pago gli autori in base alle copie vendute, gli autori sono collaboratori?
    La catena di distribuzione tramite la quale i miei libri vengono distribuiti li mette in vendita su tantissime librerie online e io emetto fattura a questa ditta in base a quanto venduto, è una collaborazione?
    Io non ho capito cosa significa collaboratore, anche il commercialista che mi tiene la contabilità è un collaboratore, è continuativo,senza il suo servizio non potrei tenere aperta l'attività.
    Potete chiarirmi?

    5)Nel regime dei minimi si parla di autonoma organizzazione, alla luce di quanto descritto sopra io non sono riuscito a capire cosa significhi e ho interpellato diversi commercialisti, nessuno sa dare risposte precise ai dubbi che ho sollevato e che sto descrivendo.

    6)Che dicitura esattamente devo mettere nelle fatture di vendita
    essendo nel regime dei minimi?

    7)Come criterio per essere nei minimi facendo ricerche online ho letto che non bisogna aver svolto nei 3 anni precedenti attività d'impresa, e anche attività "artistica" che significa?
    Io ho fatto il musicista ma non ero titolare di partita iva, ero dipendente con busta paga o avevo contratto tipo cococo quando c'era.

    8)Per pubblicizzarmi in rete uso i sistemi Google adwords e facebook pagando la pubblicità nella forma payperclick , anche questi sistemi possono essere considerati collaborazioni?

    9)Dalla mia visura camerale della mia vecchia attività che avevo qualche anno fa la data di cessazione dell'attività è il 23-11-2007 ed era un'attività artigianale, io ho aperto la nuova partita iva di editoria il 01/01/2011,
    sono passati 3 anni, è tutto ok o la data di cessazione va rilevata da qualche altro documento che non è la visura e che quindi può essere leggermente diversa per tempi burocratici?

    Chiedo scusa anticipatamente per le numerose domande ma come ripeto ho sentito il parere di diversi professionisti commercialisti e non ho capito molto, tutto viene molto interpretato.
    L’agenzia delle entrate da qualche informazione telefonicamente ma dice poi di consultare un commercialista.

    Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
    In attesa di vostro riscontro saluto tutti cordialmente, se qualche commercialista esperto di fisco online ed ecommerce volesse aiutarmi lo ringrazio anticipatamente.


  • User Attivo

    Buongiorno newwebmaster e benvenuto nel forum. Posto che se hai un commercialista deve essere lui a rispondere a tutti i tuoi dubbi e domande (visto che lo paghi) e che un forum non può essere un luogo dove sostituirlo, e che il professionista deve essere un soggetto di tua assoluta fiducia (quindi ricercare altre informazioni e confrontarle mi sembra pratica inutile, il tuo commercialista conosce meglio di me la tua situazione personale, in un forum andiamo praticamente al buio), cerco di rispondere alle tue domande sotto

    @newwebmaster said:

    Mi scuso anticipatamente per la lunghezza del post ma chiedo se perfavore potete intervenire in quanto ritengo siano sollevati dubbi su tematiche importanti in quanto molto comuni a chi intraprende attività di ecommerce.Grazie anticipatamente.
    Salve a tutti mi chiamo Alessandro e ho 40 anni,ho aperto p.iva in gestione separata nel 2011 e poi nel 2012 sono passato in gestione ordinaria e avrei bisogno di alcune delucidazioni riguardo al regime dei minimi.
    Avendo 40 anni posso rientrare nel regime minimi?
    Svolgoattività di editoria digitale, vendo libri elettronici (ebook) il regimeiva è ordinario al 21 %.** ci sono qui diverse contraddizioni e cose che non capisco: regime ordinario (forse intendi iscrizione al Registro Imprese), regime dei minimi e iva ordinaria al 21%**
    Il mio commercialista mi ha inquadrato nel regime dei minimi perché rispetto i vari criteri.
    Pongo alcune domande per farmi ulteriore chiarezza.

    1)Nel regime dei minimi quando emetto fatture uguali o maggiori di 77,47 euro devo apporre marca da bollo, avendo un sistema elettronico che gestisce le vendite le fatture vengono inviate via email, come faccio per mettere le marche da bollo? Ho sentito con l' agenzia entrate che ci sono le marche digitali ma si possono richiedere per un minimo di 2500 euro, numero molto superiore a quello che emetto in quanto al costo di 2 euro a marca sono 2500 fatture mi sembra qualcosa di spropositato.. ho capito forse male io, potete spiegarmi ed eventualmente indicarmi alternative?** non ci sono alternative: sconsiglio il bollo virtuale perchè è una grossa perdita di tempo ed un calcolo ulteriore da fare con varie rate, di solito lo usano le banche e istituti di una certa grandezza. l'unica soluzione è mettere la marca sulle proprie copie e inserire una dicitura "Assolta sull'originale" o simile**,** anche se non esattamente corretto**

    2)Il mio commercialista mi ha fatto fare il "Vies" io vendo direttamente i miei
    libri solo in italia ma li distribuisco anche in una catena di librerie online nelle quali possono essere acquistati da chiunque, nel caso i miei prodotti siano acquistati da clienti al di fuori della comunità europea per me è un problema ai fini di rimanere nei minimi? no perchè la vendita di prodotti digitali è equiparata alla prestazione di servizi
    Faccio presente che comunque io poi fatturo a questi distributori che hanno sede o in italia o comunque nella comunità europea.
    Per quanto riguarda invece gli acquisti posso acquistare fuori anche fuori dalla comunità europea senza perdere il diritto del regime dei minimi? ** si**

    3)Comerequisito per stare nei minimi c'è il divieto alla cessione all'esportazione, cosa significa?** vendere beni fisici fuori dai paesi cee**
    Per cessione all'esportazione si intende vendita fuori dall'unione europea? o cessioneall'esportazione è considerata anche ad esempio la vendita ad un cliente francese? no, la francia è nella cee
    Che differenza c'è tra cessione all'esportazione e transazione intracomunitaria? una cessione è di bene, la transazione è un "passaggio" che non presuppone un bene fisico sottostante, ovviamente si tratta di una descrizione sommaria perchè il discorso è più complesso. comunque non vedo a cosa serva conoscere tale differenza
    Posso vendere nella maniera descritta nel punto 2 ossia comunque io fatturo sempre ad aziende italiane o comunitarie, sono loro che poi vendono i prodotti e teoricamente può acquistarli anche qualcuno che non è nella comunità europea senza perdere diritto ai minimi? si

    4)Come criterio per il regime dei minimi non devo avere collaboratori.
    Cosa si intende per collaboratori?
    Io sono una ditta individuale e ci sono solo io a lavorare, senza di me impossibile che la ditta funzioni, lavorando in rete chiaramente pubblicizzo i mie prodotti in altri siti che espongono dei banner che portano ai miei prodotti, internet funziona così, pago ogni tanto chi mi porta clienti che poi acquistano nel mio sito, è il sistema dell'affiliazione online, a volte ho bisogno di farmi spiegare come si usa un software da qualcuno che ne è esperto e lo pago per spiegarmi come si usa, questi sono considerati collaboratori? i collaboratori sono dipendenti, quindi subordinati, soggetti a disposizioni del titolare e ad orari di lavoro precisi
    Facendo l'editore pubblico libri dei quali ho i diritti perché mi sono stati ceduti dagli autori, pago gli autori in base alle copie vendute, gli autori sono collaboratori? no
    La catena di distribuzione tramite la quale i miei libri vengono distribuiti li mette in vendita su tantissime librerie online e io emetto fattura a questa ditta in base a quanto venduto, è una collaborazione? no
    Io non ho capito cosa significa collaboratore, anche il commercialista che mi tiene la contabilità è un collaboratore, è continuativo,senza il suo servizio non potrei tenere aperta l'attività.
    Potete chiarirmi?** tutte queste persone indicate sono autonome**

    5)Nel regime dei minimi si parla di autonoma organizzazione, alla luce di quanto descritto sopra io non sono riuscito a capire cosa significhi e ho interpellato diversi commercialisti, nessuno sa dare risposte precise ai dubbi che ho sollevato e che sto descrivendo. non vedo quale risultato potrebbe dare conoscere il significato di questo termine, si tratta di una definizione quindi ognuno potrebbe dare una interpretazione diversa.

    6)Che dicitura esattamente devo mettere nelle fatture di vendita
    essendo nel regime dei minimi?** “Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 27 commi 1 e 2 D.L. 6 luglio 2011 n.98” Prestazione non soggetta a ritenuta d’acconto ai sensi del comma 5.2 del Provvedimento Agenzia delle entrate del 22.12.2011 n. 185820”, comunque basta fare una ricerca sul forum o su Google

    7)Come criterio per essere nei minimi facendo ricerche online ho letto che non bisogna aver svolto nei 3 anni precedenti attività d'impresa, e anche attività "artistica" che significa?
    Io ho fatto il musicista ma non ero titolare di partita iva, ero dipendente con busta paga o avevo contratto tipo cococo quando c'era.** significa non aver svolto attività di impresa o professionista/artista (lavoratore autonomo) in proprio o come dipendente. comunque non è il tuo caso, essendo con contratto di collaborazione (quindi a termine) ed essendo in settore totalmente differente non vedo problemi**

    8)Per pubblicizzarmi in rete uso i sistemi Google adwords e facebook pagando la pubblicità nella forma payperclick , anche questi sistemi possono essere considerati collaborazioni? no

    9)Dalla mia visura camerale della mia vecchia attività che avevo qualche anno fa la data di cessazione dell'attività è il 23-11-2007 ed era un'attività artigianale, io ho aperto la nuova partita iva di editoria il 01/01/2011,
    sono passati 3 anni, è tutto ok o la data di cessazione va rilevata da qualche altro documento che non è la visura e che quindi può essere leggermente diversa per tempi burocratici? no

    Chiedo scusa anticipatamente per le numerose domande ma come ripeto ho sentito il parere di diversi professionisti commercialisti e non ho capito molto, tutto viene molto interpretato.
    L’agenzia delle entrate da qualche informazione telefonicamente ma dice poi di consultare un commercialista. **Il consiglio che posso darti è di trovare un commercialista di cui tu abbia fiducia e a cui domandare in caso di dubbi (perchè dici di avere un commercialista, ma poi leggo che hai consultato tanti commercialisti e l'Agenzia delle Entrate, quindi mi chiedo a cosa serve avere 30 pareri, mi sembra ovvio che molti potranno differire visto che molte domande sono mere definizioni), serve a poco domandare a destra e manca perchè non si tratta di un settore (quello fiscale e burocratico) dove le risposte possono essere univoche e precise, in quanto vale molto l'interpretazione in diversi casi.

    **
    Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
    In attesa di vostro riscontro saluto tutti cordialmente, se qualche commercialista esperto di fisco online ed ecommerce volesse aiutarmi lo ringrazio anticipatamente.


  • User Attivo

    Innanzitutto grazie per l'intervento, comprendo le sue considerazioni ma tramite agenzia entrate e commercialista molti aspetti come quello delle collaborazioni, banner, affiliazioni, mi sono rimasti davvero poco chiari e la stessa agenzia delle entrate sembra non conoscere minimamente il problema..
    Cercherò di darle più informazioni, mi occupo di editoria digitale quindi ha aliquota al 21, ora 22 e non al 4 % come nell'editoria cartacea.
    Nel 2011 ho aperto in gestione separata poi nel 2012 sono passato alla gestione inps ordinaria.
    Come inquadramento fiscale il commercialista mi ha assegnato il regime dei minimi.
    Quindi per le marche dovrei mettere una marca soltanto sulla copia che stampo io e che consegno al commercialista inserendo la dicitura che mi ha riportato? Da quello che ne sapevo io il problema era proprio che la marca andrebbe sulla copia che va al cliente, ma non ne sono sicuro..
    Esiste qualche documento dell'agenzia entrate che dichiara che i libri elettronici sono equiparati a servizi?
    La differenza tra cessione all'esportazione e transazione intracomunitaria diventava importante nel caso in cui vendere ad esempio in spagna o francia fosse considerata cessione all'esportazione, da qui sorgeva il mio dubbio.
    Per quanto riguarda l'aver fatto il musicista prima avevo il cococo ma negli ultimi 2 tre anni ricevevo una busta paga, non ricordo se era un contratto a chiamata o se ero dipendente vero e proprio, è meglio che verifico questa cosa?
    Comunque il settore era completamente diverso.
    La ringrazio infinitamente perchè mi è stato molto utile, le risposte sono chiare e convincenti, un grazie di cuore !


  • User Attivo

    In regime dei minimi non c'è IVA, forse sono gli ex-minimi?
    Per le marche invece mi sembra la soluzione più logica, eventualmente si può stampare la copia cliente e spedirla anche via posta, ma mi sembra una pratica poco conveniente e inutile, tenendo conto che la sanzione per omesso assoggettamento a bollo dovrebbe essere del 100% (quindi ulteriori 2 euro) nel caso peggiore, che non è sicuramente questo. Io la applicherei sulla mia copia.
    La normativa relativa all'equiparazione del commercio diretto ad attività servizi dovrebbe essere questa: d. Lgs. 1° agosto 2003, n. 273, in ogni caso ci sono altre circolari dell'Agenzia delle Entrate che riprendono questo concetto. In ogni caso se ho scritto che il commercio di prodotti digitali (commercio diretto), quindi "scaricabili", è equiparato ad attività di servizi e non a cessione di beni ritengo di esserne certo, quindi conoscere la normativa sottostante che oltretutto è un'accozzaglia di altri codici e linguaggi cifrati (oltretutto riprende una normativa comunitaria) mi sembra inutile.
    Per il resto rinnovo quanto scritto prima, un forum è solo un luogo dove si danno pareri senza conoscere le situazioni personali (oltretutto la tua mi sembra ingarbugliata, non ho nemmeno capito in quale regime ti trovi), le risposte alle tue domande deve darle il professionista di fiducia che è pagato per fare questo.
    Saluti


  • User Attivo

    Si fatturo senza iva, ho specificato che l'iva nell'editoria digitale è al 4 e non al 21/22 solo perchè pensavo potesse servire.
    Ho aperto attivita nel 2011 in gestione separata come professionista poi sono passato nel 2012 alla gestione ordinaria.
    Quindi per le marche ora dovrei metterle anche in tutte le fatture vecchie? Sono circa 40, però così gliele metto con data successiva alla fattura quindi non va bene ugualmente, forse l'unica è metterle da ora in avanti.
    Per quanto riguarda la spedizione, come giustamente lei dice, è impossibile, non è compatibile col lavoro online..
    Cessione diretta significa che vendo dai miei siti direttamente? Perchè come le dicevo vendo anche in una vasta rete di distribuzione come le accennavo nei post precedenti.
    Tra i prodotti che ho ho anche un dvd ma questo non è vendibile da solo ma solo come allegato ad un ebook con suo codice isbn, il prodotto è l'ebook (servizio) il dvd che è un bene fisico allegato fa si che non sia più vendita di servizi ma di beni fisici?
    Comprendo ciò che dice ma ritengo che siano tutti dubbi leciti perchè l'agenzia delle entrate non dice nulla ma poi se fanno un accertamento c'è caso che vedi la tua fatica e i tuoi progetti trasformarsi in un debito nei confronti del fisco, questa è l'italia...
    Sono consapevole che molti vendono e se ne fregano un pò di tutto... ma a mio avviso non è un gioco...
    Ammetto di esserne intimorito.
    Ho preso comunque un appuntamento con l'agenzia delle entrate a breve per porgli queste domande e poi posterò cosa mi diranno!
    Grazie !