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    la storia di Grado

    Gradus,ovvero scalino o passo verso il mare, fu avamposto costiero di Aquileia, alla quale rimase legato per secoli. Quando nel 452 Attila distrusse Aquileia, la popolazione trovò rifugio a Grado, dando vita alla cittadella fortificata, il castrum gradense, che divenne l?estremo baluardo della sede dei vescovi cristiani. La presenza dei vescovi fu dapprima saltuaria, alternata a rientri ad Aquileia, poi diventò stabile nel 568, con la calata in Friuli dei Longobardi. La città visse così un periodo di splendore, durante il quale furono edificate la basilica, il duomo e il battistero. Ben presto , però, il patriarcato venne diviso: così a partire dal 606 , Aquileia rimase nell?orbita dei Longobardi , i patriarchi spostarono la loro sede a Cormons e Cividale, mentre Grado passò in quella bizantina, iniziando interminabili controversie sulla legittimità patriarcale. Altra importante svolta storica fu il progressivo affermarsi della potenza marittima della Serenissima, che avviò la fine del potere di Grado. Nell?828 venne traslato a Venezia il presunto corpo di san Marco , primo vescovo di Alessandria, che sarebbe divenuto il patrono della nascente città lagunare. Intanto, lo scontro con Aquileia , passata sotto l?influenza del sacro Romano Impero, si faceva sempre più aspro: il patriarca Poppone scendeva in armi su Grado espugnandola. Più tardi, nel 1372, quando ormai era priva di potere, la città cedette a Venezia anche il titolo patriarcale. Grado italien