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    Breve storia del lago di Garda dall'antichità ad oggi

    Sin dall'antichità il Garda è stato luogo di insediamenti umani grazie al clima particolarmente mite e alla sua posizione strategica, insediamenti concentrati sia sulle sponde del lago sia nelle colline dell'entroterra. Le colline della Valtenesi ospitano le testimonianze di maggior rilievo, ovvero numerose tracce di insediamenti palafitticoli.
    Nel 2011 sono stati inseriti nel Patrimonio Mondiale Unesco i siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino distribuiti in sei nazioni e databili tra il 5000 e il 555 a.C., a cavallo cioè tra il Neolitico e l'Età del Bronzo. Alcuni di questi insediamenti si trovano sulle sponde e tra le colline del Garda: si tratta di abitati palafitticoli che hanno restituito informazioni utili alla comprensione della vita quotidiana, delle pratiche agricole e delle innovazioni tecnologiche espresse dalle prime comunità stanziali in Europa. I più importanti sono quelli di Lucone a Polpenazze, del Lavagnone a Desenzano, del Gabbiano a Manerba e della Vecchia Lugana a Sirmione. Molti reperti ritrovati durante gli scavi sono conservati nei principali musei del territorio (a Desenzano e a Gavardo), mentre si spera che il riconoscimento possa stimolare la progettazione di percorsi di visita delle aree.
    La fama turistica internazionale del lago di Garda prende avvio a partire dal Settecento, quando il lago diventa una classica tappa dei Grand Tour di giovani intellettuali e artisti europei che soggiornano tra le sue sponde sulle tracce di Goethe. Il suo fascino rimane immutato nel corso del Novecento, quando Mann, Kafka, Gide e D'Annunzio vengono sul Garda a rigenerare il corpo e lo spirito, e si conserva intatto fino ad oggi. Italien Gardasse Hotel