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    interdire il proprio padre

    Buona sera a tutti, vi scrivo per chiedervi una consulenza in merito ad una questione di famiglia che finirà col farci impazzire.. vi espongo la situazione:
    ....mi padre, vedovo da 20 anni, nel 2000 circa si è risposato, solo in chiesa e non in comune, questo per non perdere la pensione di reversibilità della nuova moglie, e da subito i rapporti tra la nuova moglie e tra me e mia sorella non sono mai stati buoni.
    Da circa un anno a nostro padre è stato diagnosticato l'alzaimer, e ultimamente sta degenerando (praticamente non ricorda quasi nulla), e a questo punto la situazione con la moglie è alle strette in pratica, la moglie ha fatto sparire i documenti (c.i.) di nostro padre, oltre che il libretto dei risparmi (postali) e abbiamo scoperto che è in possesso di delega per ritirare la sue pensione. A seguito di ripetute richieste alla Sig.ra, per poter visionare le documentazioni sanitarie di nostro padre oltre che le documentazioni relative ai risparmi le risposte sono state beffarde, del tipo "non ti faro aver nulla, questa casa è mia" (tra l'altro mio padre gli ha dato i 4/6 di usufrutto, mentre i rimanenti 2/6 sono miei e di mia sorella).
    Mio padre purtroppo a questo punto è facilmente condizionabile, basti pensare che ieri sera si è recato presso i C.C., su pressioni della moglie per sporgere denuncia nei miei confronti per maltrattamenti (cosa fortunatamente poi smentita da una visita al pronto soccorso.)

    A questo punto vorrei capire quali sono le mie possibilità di tutelarmi dal fatto che la sig.ra sta letteralmente divorando tutto il patrimonio, nonchè tutte le pensioni mensili, e oltre al fatto del maltrattamento di mio padre.
    Chiedo quindi se ci siano modi per poter interdire le facoltà di mio padre e soprattutto della "moglie".
    spero di aver espresso la situazione e vi ringrazio per i consigli


  • Super User

    Ciao sim 75. Benvenuto nel Forum Gt.
    Viste le condizioni di salute di tuo padre l'interdizione non è problematica. Il problema consiste nel non far diventare la moglie tutrice.
    La situazione è delicatissima e va vagliata con molta attenzione, esaminando ogni documento o prova a disposizione. Mi unisco quindi a criceto nel suggerirti di recarti da un buon avvocato che, vagliato ogni documento, potrà agire a tua tutela.