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Se capisci qualcosa di numeri puoi anche svolgere la tua attività senza commercialista. Fai la fila all'AdE e richiedi la partita IVA, contestualmente ti attivano la posizione INPS e se c'è bisogno ti iscrivono alla Camera di Commercio. Se è un'attività soggetta devi fare la DIA al Comune, etc etc chiedi informazioni negli uffici e saprai districarti. Poi, durante l'anno fai le tue fatture (troverai tantissimi esempi online, come su regimedeiminimi . com), conservi le fatture d'acquisto e vai tranquilla. Poi, quando dovrai fare l'UNICO, prendi un appuntamento all'AdE e te lo fai preparare, ti stamperanno gli F24 da pagare. Tutte le spese aggiuntive previste dal tuo commercialista sono attività accessorie, che non sono previste nel normale andamento dell'attività. I contratti capirai che se devi stipulare contratti importanti dovrai rivolgerti ad un commercialista o ad un avvocato, a seconda del tipo di contratto. Contenzioso Tributi significa che se ti arriva un accertamento dall'AdE e vuoi fare ricorso occorre svolgere delle attività che porteranno ad un patteggiamento o ad un processo tributario. Consulenza per investimento o analisi significa che se vuoi delle consulenze da un esperto che ti dia delle dritte su come aumentare il tuo giro d'affari o migliorare la tua attività le devi pagare. Non continuo perchè mi dilungherei troppo.
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Grazie mille Alex e grazie a tutti per le vostre risposte che Dio vi benedica :).No, non capisco niente di numeri ho sempre fatto la dipendente. L'attività che vorrei svolgere è Consulente per Wedding Planner e Consulente Arredamento(ho un diploma) e nei tempi morti vorrei fare anche il Massaggiatore Estetico (ho un diploma)visto che dalle mie parti ci sono tanti alberghi , quindi lavoriamo parecchio con il turismo.Poi ho notato che facendo delle domande di lavoro come dipendente ,qualche datore di lavoro mi aveva chiesto se ho la partita iva .Lo so, loro non hanno spesse e la probabilità di trovare dei lavori anche parte-time è più alta .Da questi tempi non è semplice lo so, bisogna adeguarsi e svolgere più attività .Perciò dovrò "spaccarmi in quattro" come fanno in tanti ...
Al mattino svolgo un piccolo parte time come dipendente e sono in regola (quindi ho una piccola base per poter pagare le tasse allo stato :–)
E il pomeriggio dovrei trovare questi impegni di lavoro:Altrimenti dovrei pagare sui' 3000 al anno se non di più anche 5000 mi sembra per fare artigiano.Faccio design oggetto ,design arredamento eco-design ,scultura ,ceramica e pittura quindi tutto ciò rientra nel Artigianato lo so.Invece con questa partita iva ART1 COMMI 96-117,LEGGE N244/2007 posso fare solo consulenza e svolgere l'attività di Massaggiatore presso strutture abilitate .
Andrò al Agenzia di Entrate a informarmi meglio ,sono già stata qualche tempo fa e mi hanno mandata ad inscrivermi alla Camera di Commercio come se uno avesse sempre tanti soldi da spendere ,invece di spronare un po' il cervello e trovare una soluzione a tutto ,anche per questo servono i commercialisti . Riproverò!ps.Regime dei minimi quello di 5% posso farlo solo per 5 anni giusto ? Io ho 42 di anni .
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Ciao a tutti ,ecco io ho seguito i vostri consigli e sono andata al Agenzia di Entrate e mi hanno detto che posso aprire una partita iva ,senza avere un commercialista .Mi parlavano di questo REGIME DI VANTAGGI (solo per 5 anni) fino a 30.000 euro .In pratica io faccio le fatture a 5% per ogni prestazione e ho da pagare un 18 % per i contributi previdenziali a fine anno .La mia domanda è :Ma è di obbligo avere un commercialista perchè ho sentito delle voci in giro ? p.s Siccome faccio un part time al mattino come dipendente ,mi è stato detto dal A DI E che basta fare il modello Unico ma non avrò più tasse da pagare in questo modo,sommare i due part time ?.Grazie per l'attenzione
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sono veramente confusa e non so più di chi fidarmi ,che due palle (se potessi risparmiare 700 euro ,per me sono tanti ) e magari con questi soldi mi pago un assicurazione (riguarda servizi alla persona ) e la pubblicità perchè parto da zero.uff
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Buongiorno scusatemi se mi inserisco nella discussione che mi sembra più pertinente ma ho una serie di dubbi sul mio caso: potreste schiarimi un pò le idee in merito?
La situazione è questa: Siamo due liberi professionisti (psicologo e grafico pubblicitario) con partita IVA in regime dei contribuenti minimi.
Vorremmo affittare un appartamento del costo di 700+120 di spese condominiali. Siamo interessati a comprendere qual'è il modo migliore per riuscire a detrarre parte dei costi dell'affitto e delle spese.
Essendo entrambi nel regime dei contribuenti minimi possiamo effettivamente detrarre questi costi?
Conviene cointestare il contratto d'affitto considerando l'appartamento ad uso promiscuo? Conviene intestare l'appartamento ad uno soltanto di noi, sempre ad uso promiscuo?
È necessario dichiarare nel contratto d'affitto che l'appartamento avrà un uso promiscuo o lo si può fare in sede di dichiarazione dei redditi?
Se è possibile detrarre costi e spese in che misura?
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Buongiorno Andrea e benvenuto nel forum,
puoi registrare il contratto di locazione inserendo entrambi i conduttori. In questo modo potrete scaricare entrambi le spese del canone di locazione.
Per quanto riguarda il fatto di dichiarare nel contratto che l’appartamento sarà utilizzato anche come studio, non è obbligatorio.
In genere, per il regime dei minimi, la percentuale di deduzione per un bene ad uso promiscuo è il 50%. Nel vostro caso specifico, in particolare, ognuno di voi potrà dedurre la sua quota di costo. Quindi la metà del 50%.
N.B. il canone di locazione rientra nel limite dei 15.000 euro per l’acquisto di beni strumentali.
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Grazie Mille!
Preciso ed esaustivo. Ci rimane solo un dubbio: Per quanto riguarda le spese : luce gas, acqua, connessione adsl si può fare il medesimo ragionamento? Presumo vadano intestate ad uno solo dei due coinquilini (oppure..), in tal caso l'altro può scaricare tali spese?
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Il riaddebito delle spese comuni (nel tuo caso, le utenze) si perfezionano con l'emissione di una fattura, da parte del professionista intestatario delle utenze, per l'importo della quota che non è di sua competenza.
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@info_tributi said:
Il riaddebito delle spese comuni (nel tuo caso, le utenze) si perfezionano con l'emissione di una fattura, da parte del professionista intestatario delle utenze, per l'importo della quota che non è di sua competenza.
Chiarissimo, grazie.
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Prego!