• User Newbie

    Alcune valutazioni sull'Omega Speedmaster

    L'Omega Speedmaster non nacque nel 1957 come un orologio tipicamente spaziale, ma furono soltanto alcune sue caratteristiche di base che nei lontani anni '60 lo fecero giudicare idoneo a questo tipo di impiego.
    Tra i tanti cronografi comperati a Houston 45 anni fa da un semplice commesso
    della NASA e sottoposti per due lunghi anni ad ogni tipo di test, fu proprio
    il modello di cui parliamo a risultare il più adatto, dimostrando addirittura
    di non aver bisogno di alcuna miglioria. Tanto è il tempo passato infatti da quel fatidico e caldo 21 luglio del 1969, giorno in cui l'astronauta americano Neil Armstrong, dopo essere sceso goffamente dalla scaletta del LEM atterrato in una zona chiamata Mare della Tranquillità, mise per la prima volta piede sul nostro satellite naturale.
    Con poche e semplici parole, pronunciate prima di imprimere la storica orma
    sul suolo lunare, il comandante di quella missione Apollo cercò poi di rendere
    il meno solenne possibile un gesto che in realtà significava la realizzazione
    di un sogno: «È un piccolo passo per un uomo, disse, ma un grande salto per
    l'umanità». Era assolutamente perfetto e rispondeva appieno alle caratteristiche richieste: a carica manuale, resistente e preciso.
    "Manuale" perché l'assenza di gravità avrebbe impedito al rotore di caricare
    un movimento meccanico automatico, o perché il freddo intenso (doveva essere
    indossato sopra la tuta) avrebbe scaricato la pila di un modello al quarzo;
    "resistente", per sopportare le impressionanti accelerazioni di gravità e
    "preciso", appunto, per permettere le correzioni di rotta nei tempi dovuti nel
    caso ci fosse stato bisogno.
    E alla base di questa eccezionale idoneità, soprattutto un movimento, di cui
    ancora oggi è equipaggiato 1'orologio: un Lemania meccanico a carica manuale
    del 1942. Un movimento che ha subito chiaramente vari miglioramenti nel corso
    del tempo; quello di base è ora un calibro 861, (eseguito sempre per Omega
    dalla Lemania), ma che ancora serve adeguatamente la "causa" del Moonwatch.
    Per celebrare quindi con i dovuti riguardi questo orologio ed i suoi successi,
    ma soprattutto per festeggiare i cinquant'anni dell'uscita del famoso
    movimento ed i trentacinque della nascita del modello stesso, l'Omega ha
    creato un'edizione speciale dello Speedmaster Professional: non più in
    acciaio, come quella usata dagli astronauti, ma interamente in oro massiccio
    su cinturino o bracciale, realizzata in soli 999 esemplari numerati immessi
    sul mercato a metà degli anni ?90. Sottoponiamo l'attenzione ad alcuni modelli:

    Omega Speedmaster Professional Mark 2 - Ref. ST 145.014
    Cassa in acciaio 42mm con vetro minerale
    Quadrante nero
    Bracciale in acciaio chiusura deployant Omega
    Movimento cronografo a carica manuale cal. 861
    Anno di produzione: Anni '70

    Omega Speedmaster Moonwatch - Ref. 145.0022
    Cassa in acciaio 42 mm con vetro plexiglass
    Quadrante nero
    Bracciale in acciaio con chiusura deployante Omega
    Movimento cronografo a carica manuale, Cal. 861
    Anno di produzione: 1996/1997

    Omega Speedmaster Professional Chocolate Dial- Ref. ST 145.022
    Quadrante speciale denominato "Chocolate"
    Cassa in acciaio 42mm con vetro plexiglass (vetroplastica)
    Movimento cronografo a carica manuale cal. 861
    Anno di produzione: 1968

    Omega Speedmaster Moonwatch - Ref. 35705000
    Cassa in acciaio 42 mm con vetro plexiglass
    Bracciale in acciaio chiusura Omega
    Movimento cronografo a carica manuale cal. 1861

    In questo sito sono disponibili foto e prezzi di diversi modelli Omega Speedmaster.