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    La mostra ?arte satellitare? di maria d?orange dal 27 febbraio al 12 marzo

    La mostra "Arte Satellitare" che espone le originali creazioni di Maria D'Orange, è stata inaugurata, con positivi riscontri, Mercoledì 27 Febbraio, presso la "Milano Art Gallery Spazio Culturale](http://www.milanoartgallery.it/)" in Via Alessi 11, a Milano, con l'organizzazione di Salvo Nugnes, Direttore di Promoter Arte e durerà, fino al 12 Marzo 2013.

    Nella vasta produzione pittorica spicca la matericità. L'aspetto materico esalta le capacità espressive. La materia è arricchita e valorizzata, dal sapiente uso delle tonalità e delle sfumature cromatiche che, la rendono densa e pastosa e delineano giochi di luce e chiaro scuro, talvolta anche attraverso spessori e incrostazioni, volutamente impressi sulle tele. Ai colori, viene attribuito un ruolo determinante, nella loro consistenza, corposità e brillantezza.

    L'artista, nella sua ricerca e sperimentazione stilistica, ha individuato quarantasei tecniche peculiari, di lavorazione, eterogenee e innovative che, ha racchiuso all'interno del concetto di "Arte Satellitare" da lei ideato. La D'Orange spiega "Siamo ormai entrati nell'era satellitare, poiché i satelliti hanno acquisito il controllo globale e la piena gestione, dei sistemi tecnologici e comunicativi. Gli artisti, devono adattarsi a questa evoluzione, modificando il loro metodo tradizionale, di lavorazione che, prevede l'utilizzo della tecnica, dal basso verso l'alto e imparando a dipingere, come se proiettassero le immagini, fornite dai satelliti". E aggiunge, precisando "Alla base di questa teoria personalizzata, c'è un attento e scrupoloso studio della scienza satellitare. Le rappresentazioni delle carte geografiche, sono precise, dettagliate e assolutamente scientifiche. Non sono frutto, ne della fantasia, ne di raffigurazioni farsate".

    Nelle opere della D'Orange è racchiusa la sua anima che, parla attraverso esse, libera ed incondizionata. La sua Arte Satellitare, non vuole essere un modello dogmatico e schematico, per comprendere, non vuole inculcare delle notizie e delle informazioni codificate, ma vuole essere uno stimolo, un incipit simbolico, affinché la sua stessa energia vitale, trasferita nelle opere, possa ricongiungersi, con quella dei fruitori.

    Emerge, la prorompente spiritualità della sua concezione artistica e l'aspetto, connesso alla Fede e al suo percorso religioso che, ne eleva l'intensità e la percezione di sacralità, accostabile alle suggestioni, scaturite, dalle rappresentazioni, a tema sacro.