• User Newbie

    Prestazioni occasionali e Partita IVA

    Buon giorno,
    nonostante varie ricerche in Internet, non sono riuscito a venire a capo della questione.
    Ho una P.IVA con vari codici di attività, di cui eseguo continuativamente SOLO UNA.
    Ho eseguito una prestazione a favore di un committente consistente in una attività DIVERSA da quelle a cui fanno riferimento tutti i miei codici di attività.
    L'importo del corrispettivo è (relativamente) modesto, ? 600,00
    Il Committente (Azienda) ha detto "che sono fatti miei" se devo o no pagare l'IVA, più di tanto non mi riconosce. (quindi NIENTE 600 + IVA):gtsad:
    A questo punto ho pensato di rilasciargli una ricevuta per lavoro occasionale ex art. 67 §1 lettera l) TUIR, anche perché la prestazione è stata erogata in più giornate e le spese di trasporto e vitto, nonché il tempo impiegato, incidono notevolmente ed assorbono buona parte del guadagno; se l'IVA resta a mio carico, non ci ho guadagnato praticamente nulla.
    Quello che non mi convince è l'art.5 del DPR 26 ottobre 1972, n. 633; sembra che le eccezioni all'attività professionale previste dal §2 siano solo 4: 1) COCOPRO a patto di NON esercitare abitualmente nessuna altra professione, 2) Associati, 3) Levata di protesti e 4) Vigilanza privata. In sostanza non c'è l'eccezione riportata invece dal TUIR.
    Quindi non ne vengo fuori.
    Chi, invece, vede queste cose giornalmente, come si comporta? E' possibile o no considerare quel compenso come lavoro occasionale e NON assoggettarlo ad IVA?
    Grazie mille! :gthi:
    rOBYeL


  • Super User

    Se l'attività non rientra tra quelle svolte con partita iva ed è effettivamente configurabile come occasionale (svolta per meno di 30 giorni in un anno con tale committente, etc) non vedo particolari problemi ad inquadrarla come occasionale.
    La ricevuta, però, se il committente è un titolare di partita iva, dovrà necessariamente riportare la ritenuta d'acconto (20%).


  • User Newbie

    Grazie, faccio subito la ricevuta!
    rOBYeL