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    Contenzioso con INPS

    Salve, Vi racconto una vicenda che nasce nel 2017 tra l'Inps e un iscritto dal 2014 categoria commerciante sub agente assicurativo. L'Istituto notifica ad aprile 2017, con avviso bonario, un debito per omissione contributiva di un importo di 300 euro circa. A tale richiesta si oppone la dichiarazione in autotutela che il debito non sussiste in quanto tutti i contributi dovuti sono stati regolarmente versati. L'inps procede con addebito disconoscendo le motivazioni dell'iscritto. A questo punto ad ottobre 2017 si effettua ricorso in tribunale motivando le ragioni dell'errato addebito di differenza contributiva producendo idonea documentazione dei versamenti effettuati tramite F24 : L'Inps non si costituisce in giudizio venendo dichiarato contumace.
    Ad Agosto 2018 esce la Sentenza del Tribunale che annulla l'avviso di addebito dell'Inps condannandolo allo sgravio
    del debito e alla refusione delle spese di lite al ricorrente.
    A questo punto si ritiene conclusa la controversia e non ci si pensa più.
    Eh, no! il 3 luglio 2019 si riceve una PEC dell'Inps che si esprime esattamente :

    lo scrivente istituto ha effettuato lo sgravio della cartella n. ............. in ottemperanza alla sentenza del Tribunale di Roma n. ............, ma ci tenevamo a sottolinearle che il contributo richiesto resta dovuto e non prescritto. (ma legittima questa affermazione?)
    E così L'Inps di nuovo inizia la richiesta del pagamento del debito inesistente fregandosene altamente della sentenza del Tribunale.
    A questo punto verrebbe la voglia di arrendersi e cedere ai soprusi, ma non sarebbe giusto e si combatte!
    Si accettano consigli su come agire.