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    Impossibilità temporanea - locazione commerciale.

    A causa di procedimento di sequestro di prevenzione patrimoniale con indagine in cosro da parte del tribunale in capo ad una persona facente parte della mia famiglia, le quote a me spettanti di un altra società di cui sono amministratore sono state poste sotto sequestro così come il c/c e ed è stato preposto un amministratore da parte del tribunale lasciando pieni poteri di amministrazione ai soci di questa società me incluso.

    Vengo e mi spiego (sul civilistico), la società di cui sono amministratore ha un contratto di affitto per un locale commerciale dove ha pagato per 13 mesi l'affitto senza alcun problema eseguendo al contempo i lavori di rifacimento locali.
    la sua precedente fattura èstata pagata tramite disposizione del tribunale con i soldi giacenti sul c/c, ad oggi risulata scaduta una fattura e siamo per tanto nella situazione di mora.

    La mia domanda è:
    posso avvalermi della condizione "dell'impossibilità della prestazione temporanea sopravvenuta per causa non imputabile al debitore"?
    Ho letto che L?impossibilità temporanea di per sé non risolve il contratto e lascia vive le obbligazioni delle parti: ma la parte impossibilitata ad adempiere non è responsabile del ritardo nell?adempimento,** in questo caso io**. Questo in quanto la situazione si è abbattuta di specchio su di me e non per cause a me riconducibili da come si legge sui verbali del tribunale.
    Visto che il sequestro dei beni nella misura di prevenzione patrimoniale non è a mio carico e ne da me scaturente, potrei avvalermi di questo con la proprietà visto che impedisce temporaneamente al debitore di eseguire una prestazione?

    Aggiungo:
    la società è in trattativa con 2 persone giuridiche per subentrare al contratto in questione, concedendo una buonuscita X spettanti per le opere ad oggi eseguite.

    Grazie per le risposte.