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Pagamento avvocato in contanti
Un avvocato di cui mi sto servendo per una causa, mi ha chiesto di versargli 111 euro di contributo unificato per l'avvio della stessa, ma vuole la somma in contanti e non con bonifico.
Dice che le spese che deve sostenere non devono passare sul suo conto per evitare eventuali discrepanze a seguito di verifiche fiscali che potrebbero essere fatte (del tipo somme non dichiarate).
Gia in passato ho versato somme in contanti senza ricevere alcuna ricevuta.
Visto che l'operato di questo professionista ha suscitato qualche perplessità in passato, vorrei sapere se la sua pretesa è fondata, oppure, come credo, non abbia alcun senso, visto che può giustificare il versamento con la ricevuta che riceverà in tribunale e con la causale del mio bonifico stesso.
Spero mi possiate dare un vostro parere.
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Il pagamento in contanti può essere eseguito fino a 1000 euro. Al di sopra di tale limite è consentito solo con mezzi di pagamento tracciabili.
Quale che sia la forma scelta di pagamento ciò non esime il professionista dall'emettere fattura nella quale indicare le somme imponibili e cioè quelle soggette ad IVA (es. L'onorario) e quelle escluse dall'iva come ad esempio il contributo unificato. Per queste nella fattura si inserisce l'apposita dicitura "spese escluse IVA ex art. 15 DPR 633/72".
dunque non è vero che possono sorgere eventuali discrepanze a livello fiscale. Per quanto mi riguarda come avvocato non ho mai avuto problemi ad emettere fatture di questo tipo.
se vuoi evitare questi problemi ti consiglio di acquistare tu direttamente il contributo unificato che, nel tuo caso, sicuramente si compone di un contributo unificato da 103 euro e di una marca da 8 euro che si trovano presso qualsiasi tabaccaio munito di apparecchio lottomatica con cui ti stampa le marche adesive e di consegnarle all'avvocato.
Naturalmente l'importo del contributo unificato è proporzionale al valore della tua causa.
spero di essere stato utile saluti
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Ciao gl.
C'è qualcosa che non quadra: non esiste una causa con contributo unificato di 103 Euro o 111 euro...
Ti consiglio di comperarlo tu il contributo unificato e la marca.
Il pagamento contanti è ammesso sino a 1000 euro come ha ben detto il collega. Ma prima di pagare fatti dare la fattura pro forma a cui seguirà fattura regolare.
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Trattasi di contributo unificato di 103+8=111 per causa del lavoro, e da quello che ho visto su internet, dovrebbe essere ridotto del 50% rispetto al normale.
In ogni caso: lui vuole i contanti perché sono spese vive di causa che non fanno parte dei suoi onorari, ha quindi senso che rifiuti il bonifico ?
Già in passato ho pagato le spese per un consulente di questo avvocato in contanti senza avere alcuna fattura...
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Se ti dimostra la spesa non vedo perchè dovresti rifiutare il bonifico.
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@giurista said:
Se ti dimostra la spesa non vedo perchè dovresti rifiutare il bonifico.
Non sono io che gli rifiuto il bonifico, è lui che non vuole il bonifico ma un pagamento in contanti...
Chiedevo se avesse senso la sua richiesta.
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Dunque gl... ti porto il mio esempio.
Se il cliente non provvede egli stesso a comperare il contributo unificato e marca per l'iscrizione a ruolo (cosa che generalmente chiedo di fare per evitare che si creda che è denaro per le mie prestazioni) anch'io, per quella somma, chiedo che mi si versi il contante.
Quindi, sì...ha senso. Purtroppo per questa spesa viva molti hanno dovuto optare per questa soluzione atteso che, sempre più di frequente, si tende a comprendere nella parcella dell'avvocato anche questa voce.
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Ribadisco la soluzione più comoda è che acquisti tu il contributo unificato e la marca da 8 euro, ovvero puoi anche consegnare i contanti all'avvocato e farti fare una copia della marca del contributo che lui avrà acquistato