• Super User

    Sarebbe illecito: Questo non impedisce al fornitore di farlo salvo poi pagare i danni.
    Vi consiglio di farvi tutelare da un avvocato che provvederà a bloccare l'azione.


  • Super User

    @giurista said:

    Sarebbe illecito: Questo non impedisce al fornitore di farlo salvo poi pagare i danni.
    Vi consiglio di farvi tutelare da un avvocato che provvederà a bloccare l'azione.

    Perdona la domanda : perchè se il soggetto fornitore sospende la fornitura sarebbe un illecito e sarebbe costretto a rifondere i danni ? :mmm:

    Io so per esperienza ( ho fatto l'amministratore per 10 anni soooob ! ) che il vero problema quando hai un condominio complesso con un unico contatore da fornitore e da tanti contatori privati alle singole utenze, è quello dell'approvazione dei riparti/consumi .
    Non a caso io facevo leggere i contatori privati a una società esterna che certificava i consumi e poi li facevo comunque approvare per eventuali decreti ingiuntivi.

    Tornando al problema di cui prima nella mia zona la società che gestisce l'acqua potabile , quando un utenza ( privata o condominiale ) è morosa e supera un certo limite avviano le procedure tecniche per il blocco del contatore e quindi dell'erogazione.
    E l'hanno fatto tantissime volte senza avere nemmeno una causa : ero amico del direttore proprio dell'ufficio morosità che era quello che firmava i bollettini di chiusura delle utenze e ti assicuro che mi diceva che in nove anni di onorato lavoro mai nessuno aveva fatto causa all'acquedotto !

    Possibile che una popolazione di circa 1,5 mln di abitanti fossero tutti sprovveduti ?
    Mi potresti delucidare ?


  • Super User

    La società di tua conoscenza cui alludi non aveva il credito prescritto bluwebmaster...


  • Super User

    Ah ok. Se il credito è prescritto non puoi chiudere l'utenza . Sono d'accordo.


  • User

    Salve, chiedo info in questa discussione per non aprirne un'altra.
    Il mio compagno è proprietario di un appartamento che è stato locato fino a maggio 2006. A quanto pare il vecchio inquilino non si è curato di cessare le utenze quando ha lasciato l'appartamento, lasciando che sia Enel che società dell'acqua continuassero a mandare bollette.
    Di questo ne veniamo a conoscenza solo adesso, poichè l'appartamento è rimasto vuoto fino ad oggi, ma adesso dovremmo avviare dei lavori di ristrutturazione per poter andare a stare noi.

    Mentre Enel ci ha attivato l'utenza dicendo che le vecchie bollette vengono sempre riscosse in capo al vecchio intestatario, la società dell'acqua non vuole attivarci l'utenza (per cui è stato ritirato anche il contatore) fino a quando non si pagano le bollette dal 2006 fino al 2008, per un totale di circa 280€.

    Posto che mi sembra illecito chiedere il pagamento di bollette ad un terzo estraneo al rapporto, anche se trattasi di un inquilino che aveva cessato il rapporto di locazione, è possibile insistere sul fatto che il proprietario è estraneo e chiedere non il subentro (come pare vogliano fare) ma l'attivazione di un nuovo contratto?
    In questo caso possiamo anche appigliarci al termine di prescrizione di 5 anni?
    In sostanza, non vogliamo pagare per una utenza che non abbiamo usato, intestata ad una persona che si è resa irreperibile (per cui abbiamo anche problemi relativi a quote di condominio non pagate).
    Grazie mille


  • User

    Lo so, ma per allungare ulteriormente il brodo ci hanno detto che vogliono una lettera con le nostre motivazioni da inoltrare all'Ufficio legale.
    Non sono avvocato ma la lettera l'ho scritta, magari qualcuno, una volta quasi pronta, potrebbe darci un'occhiata?


  • User Newbie

    salve,vorrei se possibile un informazione riguardo il mio problema.Sono emigrato al nord nel 2006.Prima di lasciare l'abitazione ho provveduto alla cancellazione dei vari enti acqua gas luce tel.Ora dopo 8 anni mi arriva una raccomandata dal vecchio comune con un ingiunzione fiscale che riporta la data di emissione del 31/05/2010 e riguarda un carico acqua del 2005.Tra le righe riporta anche: In riferimento alla lista carico acqua, approvata con determina n 162del 16/12/2008.Ora io mi chiedo sono passati 8 anni e 2 traslochi trovare tutte le cartelle e quasi impossibile.E possibile opporsi.Grazie ps:la raccomanda lo ritirata in data 07/01/2014 però in giacenza nell'ufficio postale dal 27/12/2013


  • User Newbie

    Salve a tutti,
    sento la necessità di chiedere aiuto riguardo ciò che mi è capitato.
    Abbanoa, gestore utente idrico sardo, mi ha inviato una raccomandata dove mi chiede di pagare due fatture scadute rispettivamente: 20/09/2007 e 17/01/2008.
    Da sapere che:
    1- non ho mai ricevuto nessun avviso dal 2007 ad oggi.
    2- le fatture sono intestate al precedente proprietario dell'immobile, deceduto nel 2007.
    3- sono figlio, ma non unico, del precedente proprietario.
    4- ero già nudo proprietario dell'immobile quando mio padre è deceduto.
    5- non ho aperto nessuna successione, e non mi risulta che nessun altro l'abbia fatto.
    6- nel settembre del 2007 ho inviato tramite Fax i nominativi di tutti gli eredi del defunto.

    Ora, dopo 7 anni passati senza alcuna comunicazione da parte del gestore, mi pare di capire che siamo di fronte ad una abbondante prescrizione, senza dimenticare che io, destinatario della A/R, non sono neppure intestatario delle fatture.

    Quindi chiedo, dovrei far finta di niente, oppure dovrei inoltrare una A/R diffidando Abbanoa poichè le fatture sono prescritte e soprattutto non ero titolare dell'utenza?

    Grazie.


  • Super User

    Ciao, Je, considerando che non vedo moderatori che diano risposte, ti do una mano: La bolletta di utenze è prescritta in 5 anni quindi se per 7 anni non hanno inoltrato nulla (e nulla verso nessuno) la bolletta è prescritta, ad ogni modo non dovevano chiederti i soldi e tanto meno alla tua persona. La legge civile precisa che il contratto di utenza è NOMINALE. Le vie che puoi seguire sono 3: 1 intimarli con diffida a non "osare e permettersi" più circa la spedizione di raccomandate per la riscossione di crediti inesistenti; 2 ignorare tutto; 3 [se la raccomandata contiene una messa in mora, ora bisogna vedere esattamente cosa hanno scritto], querelare per tentata estorsione, con il relativo risarcimento.


  • User Newbie

    Grazie Lokken,
    infatti da quando sono subentrato nell'utenza non ci sono state bollette insolute. La negligenza è da imputare ad Abbanoa, in quanto non ha saputo, nei termini previsti, trovare i presunti eredi, inoltrando, sempre nei termini di legge, le rispettive quote da riscuottere, ecc ecc...

    Comunque, visto che ho ricevuto una A/R, è preferibile inoltrare, sempre con la tracciabilità, una risposta con diffida, in quanto non titolare dell'utenza di cui si richiede la riscossione, peraltro prescritta. E per risparmiare i circa 3 euro + il tempo perso all'ufficio postale per la A/R, posso tranquillamente inoltrarla tramite PEC. ( protocollo @ pec.abbanoa.it )

    Credo sia la soluzione giusta, poichè per errata che possa essere, non si può ignorare una notifica.


  • Super User

    Ti consiglio vivamente di inoltrare via PEC, non per via dei 3 ?, la PEC certifica oltre la spedizione: il contenuto "word". La raccomandata vecchio stampo si può negare sia nel contenuto che per la spedizione, in base alla competenza tecnica dell'ufficio postale. Le PEC che non contengono allegati, una volta ricevuto il messaggio il ritorno fanno fede e non sono né soggette a querela di falso né a querela penale di falsificazione. Ad ogni modo preciso che: in caso di notifica di atti a persona errata, con oggetto illecito o impossibile non si è tenuti a "dover" rispondere. E' una formalità non necessaria.


  • User Newbie

    Scusa Lokken, mi pare di aver capito che è preferibile scrivere direttamente il messaggio anzichè allegare, per esempio, la lettera in pdf?


  • User Newbie

    Cioè, come nel caso della A/R, non si può negare di averla ricevuta, ma si può contestare il contenuto?


  • User Newbie

    Dal sito di Aruba:

    "La Posta Elettronica Certificata (PEC) è il sistema che consente di inviare e-mail con ** valore legale equiparato ad una raccomandata con ricevuta di ritorno.**

    Grazie ai protocolli di sicurezza utilizzati, la Pec è in grado di garantire la certezza del contenuto non rendendo possibili modifiche al messaggio, sia per quanto riguarda i contenuti che eventuali allegati."


  • Super User

    in PEC si manda il formato text senza allegati, ogni allegato non è garantito dal servizio, per ora. Quindi inviando una PEC con il contenuto "testo" come quello che si scrive sul forum è certificato. Mentre se mandi pdf non è così e non è certificato nulla, in passato ci sono state sentenze della cassazione per altri argomenti dove si precisava che la PEC non certifica gli allegati. (per le sentenze fai una ricerca)


  • User Newbie

    Ok, tagliamo la testa al toro.
    Spedisco la mail senza allegati.
    Grazie.


  • User Newbie

    Salve, vi scrivo per chiedervi di aiutarmi a capire la situazione che si sta verificando nel mio condominio.

    Ad Aprile 2013 il gestore che ci fornisce l'acqua ci ha mandato un sollecito di pagamento per una serie di fatture tra le quali 2 del 2013 e altre 7 dal 2004 al 2007.
    Era il primo sollecito e c'era allegata la lista degli importi dovuti fattura per fattura che in totale erano 6100 euro circa.

    Da quello che ho capito a parte le fatture del 2013 le altre erano ormai cadute in prescrizione, fatto sta che il nostro amministratore ha provveduto a pagarle tutte con un unico bonifico dopo pochi giorni.

    Nella successiva fattura di agosto 2013 ci venivano addebitati i consumi normali, più una mora di 2500 euro.

    Nella fattura non c'era alcun riferimento a cosa avesse generato questa mora, ma di certo ci è stata applicata sulle fatture che abbiamo pagato in ritardo.

    Quello che volevo capire è se il gestore poteva applicarci o meno questa mora visto che erano ormai passati 6 anni per quasi tutte le fatture, non era prescritta anche la mora e gli interessi legali?

    Grazie


  • Super User

    La domanda è sbagliata.

    Qui la domanda corretta è: chi ha dato autorizzazione all'amministratore di pagare bollette su esercizio di gestioni passate, di cui non ha più competenza!

    In qualsiasi caso l'amministratore DEVE rendere conto ed in questi casi necessita di una delibera condominiale per pagare.
    Quando andrete in assemblea, bocciate i preventivi e consuntivi ed intimate a questo amministratore la restituzione dei soldi indebitamente sottratti.

    Poi da questa scelta le strade da seguire sono tante.


  • User Newbie

    Ciao Lokken, scusa ti stai riferendo alla mia domanda?