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Presunta diffamazione su Facebook e conseguente querela di massa.
Buonasera a tutti.
Un paio di settimane fa ho commentato sulla pagina facebook che gestivo l'operato di un personaggio pubblico, con un post sarcastico che ne metteva in luce l'inadeguatezza - in quella occasione - alla carica che ricopre. In un commento successivo ho avuto un'uscita un po' troppo colorita con la quale dicevo che sostanzialmente una persona che agisce in quel modo (oggettivamente discutibile, basandosi su fatti che tutti i giornali hanno raccontato ben diversamente) non la impiegherei nemmeno in un lavoro molto sporco e umile. Pensavo fosse un commento forte ma comunque una mia opinione legata alla notizia, più che alla persona che effettivamente non avevo mai sentito nominare prima. Eppure su internet si leggono cose ben peggiori ovunque e io stesso sono passato sopra ben altro senza mai curarmene troppo.
Qualche altro utente è intervenuto con commenti blandamente ironici ed è finita lì, ce ne siamo dimenticati tutti.
Senonché ieri il personaggio succitato ha scoperto la discussione ed ha annunciato la querela civile e penale per me e per tutti quelli che hanno in qualunque modo espresso apprezzamento ("mi piace") per post e commenti sgraditi, specificando che avrebbe chiesto a tutti molti soldi. Io sono stato accusato sia per quel commento, sia per avergli attribuito una particolare affermazione pur non avendolo in realtà fatto. Al che ho subito tentato di dialogarci sia in pubblico che in privato allo scopo sia di scusarmi per la mia espressione troppo colorita, sia per dire che avevo comunque già rimosso tutto il post.
A nulla è valso. La discussione proseguita in un altro post è stato un altro fioccar di querele a carico di altri utenti che avevano solamente espresso solidarietà a me e agli altri già colpiti, arrivando forse a un totale di decine, ribadendo senza vergogna il concetto dei "tanti soldi facili" e in un paio di occasioni offendendo alcuni utenti intervenuti con epiteti non proprio gradevoli. A questo punto, mentre il signore si vantava sul proprio profilo di poter arrivare alle cento querele in un giorno, ho deciso di porre termine alla follia cancellando sia la pagina sia che il mio account, per quel che vale.
Sempre lui nel pomeriggio ha twittato di stare meditando una querela per diffamazione per un giornalista reo di aver scritto un articolo che non gli era andato a genio.
Immagino che se lo facesse davvero bloccherebbe i palazzi della giustizia romani per anni e sembra una cosa assurda... e se lo facesse davvero lo stesso?
Di fronte a tale numero di persone coinvolte, che magari non tutte quelle che lui ha elencato ma magari anche solo 8-10, e data la leggerezza delle affermazioni che costerebbero loro un procedimento anche penale (!!!)
Il guaio è che non è proprio uno qualunque ma un personaggio abbastanza influente nel suo piccolo, e magari qualche occhio di riguardo negli incasinatissimi palazzi romani potrebbe pure averlo. O no?
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Purtroppo, i crismi per la querela e per la procedibilità ci sono; io stesso ho postato una simile vicenda, qui. Munisciti di un penalista.
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@James D said:
ribadendo senza vergogna il concetto dei "tanti soldi facili"
Potresti controquerelarlo per tentata estorsione!
Non è lo scopo della querela "farsi i soldi"!!
Io penso che in questi casi il detto "can che abbaia non morde", sia più realistico che mai!!!
In bocca al lupo per la vicenda (per rimanere in tema di can!!!!)
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Una storia del genere non l'avevo mai sentita da nessuna parte.
A pensarci, io stesso in una vita tra forum, blog e social avrei potuto querelare centinaia di persone all'anno se avessi adottato lo stesso criterio.
Per fare un'analogia calzante, è come se avessi commentato l'esibizione stonata di un cantante con un "fosse per me lo manderei a spalare letame in una fattoria, altro che Sanremo", e quella frase fosse stata letta più o meno da una cinquantina di persone (molti dei querelati sono arrivati quando l'avevo ormai cancellata da un pezzo, e non han fatto altro che ridere della pagliacciata in corso o solidarizzare dicendo appunto che tanto "can che abbaia non morde").
Per carità, uno può prendersela pure, ma da lì a querelare decine di persone ce ne passa eccome.
Gli avessi(mo) dato del ladro o del pedofilo già sarebbe qualcosa di più grave e ci sta che uno si senta diffamato...
Ma la legge è quella che è, e con quella faremo i conti.L'idea della controquerela per tentata estorsione è interessante, va ad aggiungersi ad eventuali azioni che potrebbero muovere altri utenti che sono stati da lui ingiuriati o forse anche diffamati per risposta. Sembrava in effetti che gli importasse più del portafogli che della reputazione. Se potessi dire chi è e cosa fa questa persona nella vita si capirebbe come mai ha così tanto tempo e danaro da spendere in bagatelle da social network, e parecchia gente si incavolerebbe non poco (il caso mediatico è dietro l'angolo); certamente la sua nomea ne gioverebbe se non montasse davvero tutto questo casino.
Per ora però pensavo di attendere gli sviluppi mantenendo un basso profilo, e sperando che qualcuno nella trafila avvocato-postale-procura gli rida in faccia o lo faccia ragionare.
Oggi ha comunicato sulle sue pagine social che ha sporto querela nei confronti del giornale dal quale si è sentito diffamato proprio l'altro ieri, ma non ha più fatto cenno alla follia di massa di quella mattina.
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Parla solo per farvi paura ma in realtà non farò niente,lui sà che non è così facile fare querela,pagare avvocati,testimoni,provare il tutto,e gli altri non staranno a guardare.
E un quarquaraquà !
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Ora, non voglio spaventare l'utente, ma se giri online trovi moltissime denunce, anche di massa, relative a Facebook, insulti, diffamazioni, falsi profili, calunnie ecc...
La PG ha obbligo di dare seguito.
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Ciao James D. Benvenuto nel Forum GT.
Nella vicenda narrata si deve distinguere il diritto di critica dalla diffamazione.
Il diritto di critica ad un personaggio pubblico è tollerato sinchè la critica attiene alla sua veste pubblica (quindi si potrà dire del cantante che canta male e che dovrebbe fare altro).
Non è tollerata l'offesa personale che non attiene alla veste pubblica ma alla sfera privata o caratteristiche personali.E' più che possibile fare una querela di questo genere e di massa e non costa nulla o quasi.
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La critica era espressa in modo colorito (quello sopra è un esempio attinente) ma scaturita da un atto pubblico ed ufficiale, e solo da quello. Del privato del signore in questione non sapevo davvero nulla e non c'è stato altro, se non un tentativo da parte mia di ricomporre la situazione e il suo imperterrito proseguire annunciando querele per chiunque e facendo continuo riferimento ai tanti soldi che ne guadagnerebbe.
Che sia possibile querelare anche centinaia di persone non lo metto in dubbio, non ci vuole nulla a mettere un bell'elenco di nomi su un foglio. Quello che mi interessa capire è quali possibilità ci sono, realisticamente, che la giustizia si occupi effettivamente di casi così grotteschi (ricordo che il signore ha ignorato le scuse e ha iniziato a insultare a sua volta oltre che a parlare insistentemente di soldi).
Da quanto avevo sentito dire in precedenza la maggior parte dei casi di scaramucce internettiane finiscono ad appesantire le pile di scartoffie che nessuno legge, specialmente nei grossi centri, o si decide per la non procedibilità. Voi ne sapete certamente più di me, comunque.
Per la cronaca, oggi ha scritto di essersi sentito diffamato da un altro giornalista. In questo caso si tratta di uno che ha scritto dello stesso atto pubblico di cui sopra: non ha usato espressioni come quella di sopra ma il messaggio era nella sostanza identico al mio (meglio che si trovi un lavoro a lui più consono). Sta litigando con parecchia altra gente ma sembra che abbia messo da parte il cavallo di battaglia della querela a tappeto.
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Non rileva quello che fa con altri. Nel mucchio delle querele akcune saranno fondate, altre no. Neppure rileva la circostanza che ha ignorato le scuse.
Quello che rileva è il tenore dell'offesa ed a cosa attiene.
Più sopra ho elencato in termini generali i casi in cui si ravvisa la diffamazione; nel caso particolare si dovrebbe saperne di più.E' assolutamente falso dire che si dichiari improcedibile (perchè improcedibile???) una querela che abbia i requisiti di legge.
Allo stesso modo il pm non chiederà l'archiviazione di una querela fondata (commetterebbe un reato).Per rinviare a processo qualcuno la procura ha a disposizione anni...
Il mio (ripetutissimo) consiglio è di non vedere il web come terra di nessuno dove ognuno può dedicarsi alle attività che vuole senza subire conseguenze...il web è un luogo come un altro sottoposto alle leggi in vigore e ci si deve comportare come se si fosse in presenza dell'interlocutore de visu ossia senza toni diffamatori o ingiuriosi.
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Confermo ciò scritto da giurista anche se, obiettivamente, sarebbe bello che tutte le denunce/querele avessero un seguito.